Go to full page →

La Fede Opera Mediante L’amore, 9 novembre NPC 335

Confida nell'Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento. Proverbi 3:5 NPC 335.1

Occorre fare una distinzione quando si parla di fede, perché credere nell’esistenza e nella potenza di Dio nella veridicità della Sua Parola, non significa avere fede. Satana stesso e i suoi angeli non possono fare a meno di credervi. La Bibbia, infatti, afferma che anche i demoni lo credono e temono. Vi è fede invece quando l’uomo non solo crede alla Parola di Dio, ma sottomette a Lui la propria volontà, tutto se stesso, e si sente attratto da Lui. Questa è la fede che per mezzo dell’amore purifica l’essere intero rendendolo simile a Dio. L’uomo naturalmente non si può sottomettere alla legge di Dio, ma in seguito a questo rinnovamento prova piacere nell’osservanza dei comandamenti, tanto da affermare insieme al salmista: Oh, quanto amo la Tua legge! Essa è la mia meditazione di tutti i giorni. (Salmo 119:97) Quando camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito (Romani 8:4), viviamo la giustizia di Dio. Alcuni di coloro che sperimentano l’amore e il perdono di Cristo e che desiderano sinceramente diventare figli di Dio, non credono di poter essere rinnovati dallo Spirito santo, liberati dai propri difetti di carattere e delle proprie colpe. A tali persone vorrei dire: Non lasciatevi prendere dalla disperazione! Anche se spesso dobbiamo umiliarci e piangere ai piedi di Gesù per i nostri difetti e i nostri errori, non dobbiamo scoraggiarci; Dio non ci abbandona e non ci dimentica neanche quando siamo sopraffatti dal nemico; anzi, Cristo è alla destra del Padre per intercedere in nostro favore. Giovanni, il discepolo prediletto, disse: Figlioletti mie, io vi scrivo queste cose affinché non pecchiate, e se alcuno ha peccato, noi abbiamo un Avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristi il giusto. (1 Giovanni 1:2) Non dimenticate queste parole di Gesù Il Padre stesso vi ama. (Giovanni 16:27) Egli desidera risollevarvi sino a Lui, vedere riflessa nel vostro animo la Sua purezza e santità. Se vi rimettete interamente a Lui, completerà sino al giorno di Cristo Gesù quella buona opera che ha cominciato in voi. Pregate con più fervore, credete con maggior fermezza, e mentre perdete fiducia nelle vostre possibilità, confidate nel Redentore e glorificate Colui che ci dona la salvezza. Chi non si rende conto del proprio stato di colpevolezza non può provare un profondo e duraturo amore per Gesù, perché solo l’anima che è stata trasformata dalla grazia di Cristo sarà attratta dal carattere divino del Maestro. Chi non nota le aberrazioni del proprio senso morale sicuramente non ha una chiara visione della bellezza e dell’eccellenza di Cristo. Meno stima avremo di noi stessi più apprezzeremo la purezza infinita e la benevolenza del nostro Salvatore. La consapevolezza di essere peccatori, di essere impotenti, ci spingerà a ricercare Colui che si rivela con potenza e a chiedergli perdono. Quanto più la consapevolezza di essere bisognosi, ci spronerà a rivolgerci a Lui e alla Sua Parola, tanto meglio conosceremo il Suo carattere, rifletteremo in maniera più nitida la Sua immagine. NPC 335.2