Il beneficio di una formazione nell’ambito del lavoro manuale è utile anche ai professionisti. Essi possono avere menti brillanti, pronte ad afferrare le idee; capacità tali da assicurare loro l’ingresso nella professione scelta; però possono essere ancora lontani dal possedere quella completezza necessaria per assolvere i loro doveri. Un’educazione derivata principalmente dai libri conduce alla superficialità del pensiero, mentre il lavoro pratico stimola osservazioni profonde e pensiero indipendente; se svolto correttamente, tende a sviluppare quella saggezza pratica che noi chiamiamo “buon senso”, a stimolare la capacità di elaborare dei piani e di attuarli, a rafforzare il coraggio e la perseveranza, e a suscitare delicatezza e abilità. PEC 125.3
I medici che hanno posto come base della loro conoscenza professionale la pratica presso gli ammalati, avranno una rapidità di percezione, una conoscenza completa e una capacità tali da riuscire sempre, specie in situazioni di emergenza. PEC 125.4
I ministri di culto, i missionari, e gli insegnanti sperimenteranno che il loro influsso sulle persone aumenterà se daranno prova di possedere la conoscenza e l’abilità richieste dai doveri pratici della vita quotidiana. PEC 125.5
Nell’insegnamento molti studenti acquisirebbero un’educazione ben più solida se imparassero a rendersi indipendenti piuttosto che far debiti o dipendere dai sacrifici dei genitori. Insegnate ai giovani a rendersi autosufficienti. In questo modo impareranno il valore del denaro, del tempo, dell’impegno e delle opportunità, sottraendosi così alla tentazione di cedere ad abitudini di ozio e di dissipazione. Le lezioni di risparmio, di operosità, di rinuncia, di abilità nel gestire gli affari, di costanza nei propositi, verrebbero così a costituire una parte importante del bagaglio necessario per affrontare la battaglia della vita. PEC 126.1
Fate in modo che i giovani si rendano conto che il compito dell’educazione non è quello di insegnare a sottrarsi ai compiti sgradevoli e alle gravi responsabilità, ma è quello di alleggerire il lavoro, ricercando metodi migliori e obiettivi più elevati. Dimostrate loro che il vero scopo della vita non è quello di assicurarsi il maggior guadagno possibile, ma quello di onorare il Maestro, compiendo la propria parte di lavoro nel mondo e prestando aiuto a chi è più debole e più ignorante. PEC 126.2
Una delle principali ragioni per cui il lavoro fisico è disprezzato è dovuta al modo sciatto e sbadato con cui spesso viene svolto. Si compie per necessità e non per scelta. Il lavoratore non vi mette cuore; e non avendo rispetto di sé, non ottiene neppure il rispetto altrui. La preparazione manuale dovrebbe correggere questo errore e favorire abitudini di accuratezza e di perfezione. Gli studenti dovrebbero acquisire tatto e metodo, imparare a risparmiare il tempo e a dare senso ad ogni azione. Non solo devono imparare i metodi migliori, ma coltivare anche l’ambizione di perfezionarli sempre più. PEC 126.3
Una simile formazione renderà i giovani padroni e non schiavi del lavoro; alleggerirà il compito di chi è chiamato a un duro impegno, e conferirà dignità anche alla più umile occupazione. Coloro che guardano al lavoro come a un compito ingrato e vi si applicano senza impegno, soddisfatti della loro scarsa conoscenza, lo avvertiranno davvero come un peso. Ma quelli che scorgeranno qualche scienza anche nel lavoro più umile, ne vedranno pure la nobiltà e la bellezza, e prenderanno piacere nello svolgerlo con scrupolo ed efficienza. PEC 126.4