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Non produttori, ma consumatori SC 39

Quanti si dicono discepoli di Cristo sono messi alla prova di fronte a tutto l'universo celeste. La loro mancanza di zelo e i deboli sforzi intrapresi al servizio di Dio mettono a nudo la loro infedeltà. Se si impegnassero al massimo delle loro capacità non avrebbero da temere alcuna sentenza di condanna, e se partecipassero all'opera con anima e cuore potrebbero fare molto di più. Essi sanno benissimo, come del resto anche il mondo, di aver perduto in gran parte lo spirito di sacrificio e di rinuncia. Accanto al nome di molti di loro un giorno si troveranno scritte queste parole nei libri celesti: “Ha preso soltanto, non ha dato nulla”. Molti che si professano cristiani oscurano la bellezza, velano la gloria, disonorano il nome di Cristo! Molti sono iscritti nei registri di chiesa ma non si fanno guidare da Cristo, non seguono le sue norme né lo servono. In realtà, soggiacciono al dominio di Satana e, non facendo nulla di veramente buono, provocano danni incalcolabili: la loro influenza non conduce gli altri alla vita ma alla morte... — Christ's Object Lessons, 303, 304 (1900). SC 39.1