Verrà il giorno in cui “...gli uomini getteranno ai topi e ai pipistrelli gl’idoli d’argento e gl’idoli d’oro, che s’eran fatti per adorarli; ed entreranno nelle fessure delle rocce e nei crepacci delle rupi per sottrarsi al terrore dell’Eterno e allo splendore della sua maestà quand’Ei si leverà per far tremare la terra”. Isaia 2:20, 21. Le ricchezze terrene saranno inutili nel giorno del giudizio, perché la vittoria sarà ottenuta grazie alla fede e all’ubbidienza. CEC 162.2
Dobbiamo manifestare tutta la nostra fede; dobbiamo abituarci a parlarne e prepararci in vista dell’eternità. Quali intensi sforzi fanno gli uomini per ottenere il diritto di proprietà del loro pezzo di terra! Il proprietario non è soddisfatto fino a quando non è in possesso di una documentazione legale e non ha la certezza che il suo diritto sia giuridicamente perfetto. L’apostolo Pietro esorta i seguaci di Cristo a rendere sicura la loro vocazione ed elezione. Non ci devono essere errori, né difetti nel titolo che attesta il vostro diritto all’immortalità. Il Salvatore dice: “Beati quelli che lavano i loro abiti nel sangue dell’Agnello: essi potranno cogliere i frutti dell’albero che dà la vita e potranno entrare nella città di Dio attraverso le sue porte”. Apocalisse 22:14 (Tilc). — The Review and Herald, 30 aprile 1889. CEC 162.3