Si potrebbero dire molte cose ai giovani sul privilegio di collaborare nell’opera di Dio grazie al risparmio e alla rinuncia. Molti pensano di poter soddisfare i loro desideri e si abituano a vivere utilizzando tutte le loro entrate. Dio si aspetta che facciamo dei progressi. Sbagliamo quando ci limitiamo a mangiare, bere e vestirci. Dio ha per noi progetti più importanti. Quando abbiamo la forza di respingere i nostri desideri egoistici e consacrare le possibilità del nostro cuore e del nostro spirito all’opera di Dio, gli agenti celesti sono pronti a collaborare con noi, trasformandoci in una fonte di benedizione per l’umanità. CEC 208.1
Anche se povero, il giovane che lavora e risparmia può mettere da parte qualcosa per l’opera di Dio. Quando avevo soltanto dodici anni sapevo già cosa significasse economizzare. Insieme a mia sorella imparai un mestiere e anche se guadagnavamo soltanto venticinque centesimi al giorno, riuscivamo a consacrare una parte di questa somma alle missioni. A poco a poco siamo riuscite a risparmiare trenta dollari. Quando venimmo a conoscenza del messaggio del prossimo ritorno di Gesù, in occasione di un appello per trovare predicatori e reperire fondi, siamo state felici di donare questi trenta dollari a nostro padre pregandolo di utilizzarli per la pubblicazione di opuscoli destinati a trasmettere questo messaggio a coloro che non ne avevano mai sentito parlare. CEC 208.2
Tutti coloro che sono in contatto con la Parola di Dio hanno il dovere di imparare a risparmiare il loro tempo e il loro denaro. Chi si culla nell’ozio mostra di non dare troppa importanza alle gloriose verità che ci sono state trasmesse. Ha bisogno di imparare a essere costante e a lavorare per raggiungere un unico obiettivo: la gloria di Dio. CEC 208.3
Chi non usa saggiamente il proprio tempo e il proprio denaro dovrebbe chiedere il parere di coloro che hanno maggiore esperienza. Con il denaro guadagnato tramite il nostro lavoro io e mia sorella ci compravamo i nostri abiti. Davamo il denaro a nostra madre dicendo: “Compra ciò che è necessario per il nostro vestiario in modo che rimanga ancora qualcosa da dare per le missioni”. Ed ella faceva così incoraggiando in noi questo spirito missionario. CEC 209.1
Un’offerta frutto della rinuncia ha effetti positivi su colui che la programma. Essa aiuta a comprendere meglio l’opera di colui che venne per fare il bene, guarendo i malati ed esaudendo le necessità dei bisognosi. Il Salvatore non viveva in funzione di se stesso. Nella sua vita non ci fu spazio per l’egoismo. — Youth’s instructor, 10 settembre 1907. CEC 209.2