La saggezza divina ha introdotto nel piano della salvezza la legge della causa e dell’effetto, che permette alla generosità, in tutte le sue manifestazioni, di esercitare un duplice influsso. Dio avrebbe potuto realizzare il suo progetto di salvare i peccatori senza l’aiuto degli uomini, ma sapeva che l’uomo non sarebbe stato felice se non avesse collaborato in questa parte della redenzione. Affinché l’uomo non perdesse i benefici risultati della generosità, il nostro Redentore concepì il piano di considerarlo suo collaboratore. — The Review and Herald, 23 marzo 1897. CEC 247.4