Dio chiede a coloro che conoscono la verità di impegnarsi personalmente. Invita le famiglie cristiane a recarsi in quelle comunità che ancora non conoscono il messaggio di Dio, a recarsi in paesi stranieri per conoscere culture diverse e lavorare con saggezza e perseveranza per la proclamazione del Vangelo. Per rispondere a questo appello è necessario rinunciare a se stessi. CEC 41.2
Mentre molti aspettano che ogni ostacolo venga rimosso, altri muoiono senza speranza e senza Dio. Molti, anzi moltissimi, per ricercare vantaggi materiali o per acquisire conoscenze scientifiche si avventurano in regioni malsane o si recano in paesi in cui sperano di ottenere il successo. Dove sono gli uomini e le donne disposti a trasferirsi o spostarsi temporaneamente con le loro famiglie in territori in cui c’è bisogno del messaggio della verità, affinché con il loro esempio possano testimoniare a coloro che li considereranno autentici rappresentanti di Cristo? (...) CEC 41.3
Migliaia di credenti dovrebbero sentirsi spinti dallo Spirito di Cristo a seguire l’esempio di colui che ha dato la sua vita per la salvezza del mondo. Perché non impegnarsi generosamente nell’istruire coloro che ignorano la verità per questo tempo? Il grande Missionario è venuto in questo mondo e ha camminato davanti a noi per indicarci la via da seguire. Nessuno può stabilire un’unica e distinta linea d’azione per coloro che intendono essere testimoni di Cristo. Chi dispone di mezzi economici è doppiamente coinvolto perché tali beni gli sono stati affidati da Dio e quindi deve rendersi conto della propria responsabilità di sviluppare l’opera di Dio nei suoi vari settori. Il fatto che la verità unisca fra loro le anime e poi le unisca al cielo, dovrebbe ispirare uomini e donne a utilizzare le capacità che ha messo a loro disposizione, diffondendo la conoscenza della verità nelle zone più remote della terra, facendo conoscere Cristo ai pagani. CEC 42.1
Molti di coloro ai quali Dio ha affidato delle ricchezze per il bene dell’umanità hanno permesso che si trasformassero in una maledizione piuttosto che in una benedizione. I beni che Dio vi ha affidato possono diventare una pietra d’inciampo? Permetterete che quanto Dio vi ha dato per sviluppare la sua opera vi distolga dal vostro compito? Lascerete che la fiducia che Dio ha riposto in voi come amministratori fedeli, contribuisca a indebolire il vostro influsso e la vostra utilità, impedendovi così di essere dei collaboratori efficienti? Rimarrete nel vostro paese per accumulare i beni che Dio vi aveva dato da investire nella banca del cielo? Non potete affermare che non c’è nulla da fare quando, al contrario, sono tante le attività da realizzare. Vi accontenterete di usufruire delle comodità della vostra casa invece di annunciare agli altri come potranno godere ciò che Gesù sta preparando per coloro che lo amano? Non sacrificherete ciò che possedete perché altri possano beneficiare di un’eredità eterna? — The Review and Herald, 21 luglio 1896. CEC 42.2