Dio invita coloro che posseggono beni, terreni o case a venderli e a offrirne il ricavato per sopperire ai bisogni dei centri missionari. Quando avranno fatto questa esperienza continueranno a fare scelte simili e i beni che il Signore aveva dato loro garantiranno i fondi necessari per raggiungere tutti coloro che vorranno accettare il messaggio divino. Anch’essi, a loro volta, ispirati dallo stesso spirito di rinuncia, vivendo con semplicità e risparmiando per amore di Cristo, offriranno generosamente. Grazie a queste possibilità, saggiamente investite, altri si convertiranno e l’opera progredirà testimoniando quanto sono apprezzati i doni di Dio, che verrà glorificato tramite la fedeltà dei suoi amministratori. CEC 42.3
Quando presentiamo dei vibranti appelli in favore dell’opera di Dio, quando esponiamo le necessità economiche delle nostre missioni, uomini ricchi di sensibilità e di fede si commuovono profondamente. CEC 42.4
Come la povera vedova — elogiata da Cristo perché offrì due monete — essi offrono, nella loro povertà tutto ciò che hanno. Spesso si privano del necessario, mentre ci sono uomini e donne che possedendo terreni e immobili si aggrappano a queste cose con egoistica tenacia e non hanno sufficientemente fede nel Signore e nel messaggio per donare in favore della sua opera. È a loro che vengono rivolte queste parole: “Vendete quel che possedete e il denaro datelo ai poveri...” Luca 12:33 (Tilc). CEC 42.5
Alcuni fratelli e sorelle meno abbienti mi scrivono per chiedermi se devono vendere la loro casa e offrire il ricavato alla chiesa. Dichiarano di essere rimasti toccati dai nostri appelli e provano l’ardente desiderio di fare qualcosa per il Maestro che ha dato tutto per loro. Gli risponderei: “Forse non dovete vendere proprio ora le vostre modeste abitazioni, lasciate che sia Dio a consigliarvi per ottenere la saggezza e comprendere il vostro dovere. Egli certamente ascolterà le vostre fervide preghiere”. — Testimonies for the Church 5:733, 734. CEC 43.1