La parola “dunque” implica una conclusione, un legame con qualcosa di precedente. Gesù dopo aver descritto ai suoi uditori la misericordia e l’amore di Dio, li esorta a essere perfetti perché il Padre è buono verso gli ingrati e i malvagi. Cfr. Luca 6:35. Poiché egli si è abbassato fino a noi per rialzarci, ora possiamo diventare simili a lui nel carattere e irreprensibili davanti a Dio e agli angeli. GMB 91.1
Le condizioni per ottenere la vita eterna, nella logica della grazia, sono le stesse dell’Eden: giustizia perfetta, armonia con Dio, adesione ai principi della sua legge. Il carattere ideale, così come è presentato nell’Antico Testamento, lo ritroviamo anche nel Nuovo e non è irraggiungibile per il credente. Ogni comandamento, ogni ordine di Dio implica una promessa precisa. Il Signore ha previsto che possiamo diventare simili a lui e realizzerà quest’opera in tutti coloro che non si opporranno all’influsso della sua grazia con una volontà malvagia e ostinata, rifiutando così la sua grazia. GMB 91.2
Dio ci ha amati di un amore senza limiti. Nella misura in cui riusciamo ad afferrare qualcosa della lunghezza, della larghezza, della profondità e dell’altezza di quell’amore, nel nostro cuore nasce un affetto che risponde al suo. Tramite la rivelazione del fascino della personalità del Cristo, mediante la conoscenza dell’amore che ha manifestato agli uomini mentre erano ancora peccatori, il cuore diventa sensibile e il peccatore diventa un figlio di Dio. Il Signore non usa nessuna forma coercitiva: sradica il peccato tramite l’amore e in questo modo l’orgoglio lascia spazio all’umiltà, l’incredulità si trasforma in amore e fede. GMB 92.1
Gli ebrei avevano cercato di raggiungere la perfezione mediante i loro sforzi e avevano fallito. Gesù aveva rivelato che tramite la loro giustizia non sarebbero entrati nel regno dei cieli. Ora egli indica le caratteristiche della vera giustizia. All’inizio del suo sermone ha indicato i risultati da raggiungere, ora precisa qual è la fonte e la natura: essere perfetti come Dio è perfetto. La legge è una rappresentazione del carattere di Dio. In lui possiamo contemplare la realizzazione dei principi che costituiscono le basi del suo regno. GMB 92.2
Dio è amore. Come il sole diffonde i suoi raggi luminosi, Dio trasmette l’amore, la luce e la gioia di cui possono beneficiare tutte le creature. Dare rientra nella natura di Dio e la sua vita è la fonte dell’amore disinteressato. GMB 92.3
Dio desidera che siamo perfetti come lui è perfetto e dobbiamo essere per chi ci circonda fonte di benedizione così come egli lo è per l’universo intero. Noi non abbiamo nulla da donare, ma la luce del suo amore risplende in noi e così possiamo trasmettere il suo splendore. Grazie a questa luce possiamo essere perfetti nella nostra dimensione come Dio lo è nella sua. GMB 92.4
Gesù ha detto: “Voi dunque siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli”. Se siete figli di Dio, siete anche partecipi della sua natura, non potete non assomigliargli. Ogni figlio vive della vita del Padre, e se siete figli di Dio, generati dal suo Spirito, vivrete la vita di Dio. In Cristo c’è “...tutta la pienezza della deità”. Colossesi 2:9. La sua vita manifestata “...nella nostra carne mortale” (2 Corinzi 4:11) produrrà gli stessi effetti che ha prodotto in Gesù e così il vostro carattere diventerà simile al suo. In questo modo sarete in armonia con ogni comandamento della sua legge. “La legge del Signore è perfetta, essa ristora l’anima...”. Salmi 19:7. Mediante l’amore “la giustizia della legge” si adempirà in noi “...che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito”. Romani 8:4. GMB 93.1