Nessuno deve sentirsi libero di trascorrere questo tempo sacro in modo inutile. A Dio dispiace che gli osservatori del sabato dormano per buona parte della giornata. In questo modo essi disonorano il loro Creatore e con il loro comportamento affermano che i sei giorni della settimana sono troppo preziosi per essere sprecati per riposarsi. Essi devono guadagnare, anche a costo di privarsi del riposo necessario; quindi il sabato recuperano dormendo e si scusano affermando: “Il sabato è stato scelto come giorno di riposo. Io non posso rinunciare al riposo di cui ho bisogno per venire alle riunioni”. Queste persone utilizzano male il tempo del giorno che Dio ha santificato. Proprio in quel giorno devono attirare l’interesse delle loro famiglie sull’importanza dell’osservanza del sabato e unirsi ai fedeli in chiesa, pochi o molti che siano. Dovranno consacrare tempo ed energie alla loro crescita spirituale, affinché l’influsso divino, che caratterizza in modo particolare il sabato, possa accompagnarli durante l’intera settimana. Di tutti i giorni della settimana nessuno è così adatto a coltivare pensieri e sentimenti di carattere religioso. TT1 201.2
Vidi che tutto il cielo osservava e contemplava, di sabato, coloro che riconoscono l’importanza del quarto comandamento e santificano il settimo giorno. Gli angeli prendevano nota del loro interesse e della loro considerazione per questa istituzione divina. Quanti santificavano il Signore nel cuore e nella mente e cercavano di utilizzare queste ore sacre per onorare Dio, considerando il sabato una delizia, ricevevano dagli angeli speciali benedizioni, maggiore conoscenza, salute e forza. Gli angeli, invece, si allontanavano da coloro che non riconoscevano la santità del giorno di Dio e li privavano di quelle particolari benedizioni. Vidi queste persone avvolte da una nube, abbattute e spesso tristi. Sentivano la mancanza dello Spirito di Dio. TT1 201.3