Cara sorella O., penso che lei non sia felice: cercando di compiere qualche grande opera, trascura i suoi doveri quotidiani. Non può essere felice perchè desidera realizzare obiettivi più elevati e importanti dei semplici impegni di ogni giorno. È agitata, irrequieta, insoddisfatta. Le piace più comandare che eseguire; le piace più dire agli altri ciò che devono fare piuttosto che intraprendere con serietà quello che avrebbe l’occasione di compiere. TT1 205.1
Avrebbe potuto rendere più felice la sua casa paterna se si fosse occupata meno delle proprie inclinazioni e più della felicità degli altri. Non si è impegnata nei compiti comuni e ordinari della vita: è sempre alla ricerca di un lavoro più gradevole, più importante e più gratificante. Eppure qualcuno deve occuparsi delle cose che non le piacciono o che addirittura considera detestabili. Questi doveri ordinari e semplici, se adempiuti fedelmente e con buona volontà, le permetteranno di fare le esperienze necessarie per amare, in seguito, i doveri domestici. Si tratta di una tappa essenziale, nonostante non le piaccia. Lagnandosi della sua sorte rende infelici coloro che la circondano e provoca un vero e proprio danno a se stessa. Forse non sarà mai chiamata a svolgere un’opera a contatto con il pubblico, ma ciò che fa e che è necessario compiere — lavare i piatti, apparecchiare la tavola, assistere gli ammalati, cucinare, lavare — ha un valore morale. Fino a quando non sarà in grado di adempiere questi doveri con gioia non sarà idonea per impegni più importanti. Gli umili lavori domestici devono essere assolti e coloro che se ne occupano dovrebbero essere certi di compiere un’opera necessaria e importante. La loro missione, per umile che possa essere, rientra nell’opera di Dio, come quella dell’angelo Gabriele quando fu inviato ai profeti. Ognuno ha ricevuto il suo incarico. Ogni donna, compiendo i semplici doveri quotidiani, può e deve dimostrare fedeltà, ubbidienza e amore, come gli angeli adempiono il loro incarico. La fedeltà alla volontà di Dio rende onorevole ogni lavoro. TT1 205.2
Ha bisogno di amore e affetto. Il suo carattere deve essere plasmato. Smetta di lamentarsi e cerchi di essere affabile e gentile. Rinunci a se stessa. Non siamo stati creati come gli angeli, ma inferiori ad essi; tuttavia la nostra opera è importante. Non siamo in cielo, ma sulla terra. Quando saremo in cielo, saremo qualificati per adempiere attività importanti. Qui, sulla terra, dobbiamo “essere messi alla prova”. Dobbiamo essere in grado di affrontare le lotte e i doveri della vita. TT1 205.3
Il dovere più importante dei giovani è quello di essere una benedizione in famiglia circondando di affetto e premure il padre, la madre, i fratelli. È qui che essi possono manifestare il loro altruismo, la loro abnegazione, rinunciando a se stessi per occuparsi degli altri. Nessuna donna sarà mai sminuita dall’adempimento del suo dovere perché si tratta della funzione più sacra ed elevata che essa possa assolvere. Una ragazza può esercitare un grande influsso sui propri fratelli! Con il suo comportamento può lasciare un’impronta sul loro carattere. Le sue preghiere, la sua gentilezza, il suo affetto hanno una grande importanza nell’equilibrio familiare. Sorella mia, queste nobili qualità non possono essere trasmesse ad altri se prima non esistono in lei. La capacità di accontentarsi, l’affetto, la gentilezza, il buon umore che comunicherà intorno a sé avranno delle ripercussioni positive anche su di lei. Se il Cristo non regna nel cuore, prevarranno la scontentezza e la degenerazione morale. L’egoismo ci spingerà a chiedere agli altri quello che noi non siamo disposti a offrire loro. Se il Cristo non regna nel nostro cuore, non sapremo manifestare amore. TT1 205.4
Non sono le grandi opere, le grandi battaglie che mettono l’uomo alla prova e richiedono coraggio. La vita di tutti i giorni presenta i suoi problemi, le sue difficoltà, i suoi scoraggiamenti. I semplici impegni quotidiani spesso mettono alla prova la pazienza e la forza d’animo. Per affrontare e superare le difficoltà occorrono decisione e fiducia in se stessi. Chieda al Signore di essere accanto a lei per incoraggiarla e consolarla in ogni occasione. È necessario che lei dimostri uno spirito mansueto e quieto, altrimenti non le sarà possibile provare la felicità. Dio l’aiuti, sorella, a ricercare la dolcezza e la giustizia. Ha bisogno dello Spirito di Dio. Quasiasi cosa desideri fare, Dio l’aiuterà, la fortificherà e la benedirà. Ma se trascura i piccoli doveri quotidiani non le saranno mai affidati quelli più importanti. TT1 206.1