La mia attenzione fu attratta dalla grande responsabilità che pesa sul popolo di Dio. I credenti sono il sale della terra e la luce del mondo; essi, perciò, devono vivere secondo l’esempio del Cristo. Dovranno anche superare momenti difficili. Il nostro tempo è un periodo di prove e di lotte. In Apocalisse 3:21 il Salvatore afferma: “A chi vince io darò di seder meco sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi son posto a sedere col Padre mio sul suo trono”. La ricompensa non verrà data a tutti coloro che si dicono discepoli del Cristo, ma a quelli che vincono come egli vinse. Dobbiamo studiare le vicende della vita del Maestro e imparare che cosa significhi testimoniare di lui davanti al mondo. TT1 78.1
Per trasmettere il messaggio del Cristo dobbiamo permettergli di vivere in noi. Nessuno può farlo veramente se non vive in sintonia con la mente e lo spirito del Cristo. Se fosse sufficiente un semplice formalismo e un riconoscimento teorico della verità potremmo dire che la via che conduce alla vita è larga e molti la trovano e la seguono. Dobbiamo capire che cosa vuol dire confessare il Cristo e renderci conto di come e in che cosa lo rinneghiamo. È possibile accettarlo a parole e rinnegarlo con le nostre azioni. I frutti dello Spirito, manifestati nella vita, sono la nostra vera confessione. Se abbiamo abbandonato ogni cosa per il Cristo, la nostra vita sarà umile, la nostra condotta sarà irreprensibile, degna del cielo. Confessare il Cristo significa anche accettare l’influsso potente e purificatore della verità che agisce sull’anima e riprodurre il carattere del Cristo nella nostra vita. Se le parole di vita eterna sono seminate nei nostri cuori, esse porteranno frutti di giustizia e di pace. TT1 78.2
Possiamo rinnegare il Cristo nella nostra vita cedendo all’amore per la comodità, all’egoismo, scherzando e giocando spensieratamente, cercando gli onori del mondo. Lo possiamo rinnegare tramite la nostra apparenza esteriore, conformandoci alle abitudini della società con atteggiamenti che esprimono l’orgoglio o con ornamenti costosi. È solo grazie a una vigilanza costante e alla perseveranza, unite a preghiere incessanti, che saremo in grado di manifestare il carattere del Cristo o l’effetto santificante della verità nella nostra vita. Molti allontanano il Cristo dalla loro famiglia perché dimostrano impazienza e impulsività. Persone simili devono riportare molte vittorie in questa direzione. TT1 78.3
La mia attenzione fu attratta dalla condizione miserabile dei nostri contemporanei. Ogni generazione è diventata sempre più debole tanto che malattie di ogni genere affliggono l’umanità. Migliaia di poveri esseri umani dal corpo deforme, dai nervi esausti e dalla mente ottenebrata conducono un’esistenza miserabile. Il potere di Satana sull’umanità aumenta e se il Signore non dovesse venire presto e distruggere questa potenza, la terra diventerebbe ben presto un luogo disabitato. TT1 78.4
Vidi che Satana esercita la sua potenza soprattutto nei confronti del popolo di Dio. Molti mi apparvero in preda al dubbio e alla disperazione. Le infermità fisiche si ripercuotono sulla mente. Un nemico potente e astuto ci osserva costantemente e fa uso della propria forza e della propria abilità per indurci ad allontanarci dal retto sentiero. Troppo spesso, purtroppo, accade che il popolo di Dio non vigili e quindi non si renda conto delle insidie di Satana. Il Maligno agisce ricorrendo a espedienti che gli permettono di non agire apertamente e così, spesso, riesce a raggiungere il suo scopo. TT1 79.1
Certi fratelli hanno investito del denaro in brevetti o attività simili e hanno indotto altri a fare altrettanto, ma essi non sono in grado di affrontare e di sopportare il peso delle preoccupazioni e delle perplessità tipiche di queste operazioni. Queste tensioni si ripercuotono sul corpo già debole e malato ed essi cedono allo scoraggiamento che li porta alla disperazione. Tali persone perdono ogni fiducia in se stesse, pensano che Dio le abbia abbandonate e non possa più avere misericordia di loro. Questi poveri esseri non saranno, però, lasciati in balia di Satana; essi potranno uscire dalle fitte tenebre che sembrano avvolgerli, basando la loro fede vacillante sulle promesse di Dio. Egli li libererà e trasformerà la loro tristezza e la loro disperazione in pace e gioia. Queste persone devono quindi imparare dalle loro sofferenze a non lanciarsi in simili imprese e a non permettere che altri fratelli le inducano con le loro lusinghe a impegnarsi in questi affari, perché le loro aspettative non si realizzeranno e quindi verranno a trovarsi privi di possibilità sullo stesso terreno di Satana. TT1 79.2
Il denaro che dovrebbe essere versato per lo sviluppo dell’opera di Dio si perde se viene investito in simili affari. Se qualcuno fra noi si sente libero di impegnarsi, e ha la capacità di farlo, non chieda ai suoi fratelli di mettersi in società con lui, ma solleciti altri capitali, provenienti dai non credenti. Il vostro nome e la vostra posizione di avventisti non danneggino i fratelli che vogliono consacrare i loro beni a Dio. Lasciate che siano altri, che non si preoccupano dello sviluppo dell’opera di Dio, a investire in brevetti e invenzioni. TT1 79.3
Mi fu mostrato che era necessario aprire le porte delle nostre case e dei nostri cuori al Signore. Quando ci impegneremo con fervore per noi e per le nostre famiglie, allora Dio ci aiuterà. Mi fu indicato che la semplice osservanza del sabato e le preghiere del mattino e della sera non dimostrano che siamo cristiani. Queste forme esteriori possono essere strettamente osservate anche in mancanza di un’autentica vita spirituale. “Il quale ha dato se stesso per noi affin di riscattarci da ogni iniquità e di purificarsi un popolo suo proprio, zelante nelle opere buone”. Tito 2:14. Tutti quelli che si considerano discepoli del Cristo devono esercitare l’autocontrollo e non permettersi di parlare con impulsività o impazienza. Il padre di famiglia deve frenare le parole impulsive che sta per pronunciare e calcolare l’effetto delle proprie parole per evitare che esse lascino un’impronta negativa e dolorosa. TT1 79.4
Varie malattie e infermità colpiscono soprattutto le donne. La felicità della famiglia dipende molto da colei che è moglie e madre. Se essa è debole e nervosa, se è sovraccarica di lavoro, il suo spirito risente della debolezza del corpo e spesso essa si troverà in contrasto con la freddezza e l’incomprensione del marito. Egli, infatti, se tutto non procede come sperava, incolpa la moglie e non si rende conto delle sue responsabilità e delle sue preoccupazioni; non sempre simpatizza con lei e non sa che, agendo in questo modo, aiuta il nemico nella sua opera di divisione. TT1 79.5