Egli dovrebbe, grazie alla sua fede, opporsi a Satana, ma in realtà sembra non distinguere il proprio interesse e quello della sua compagna: la tratta con indifferenza e non si rende conto di quello che fa. In questo modo distrugge la propria felicità e quella della famiglia. La moglie, infatti, si scoraggia e a poco a poco la speranza e l’entusiasmo svaniscono. Ella compie il suo lavoro quotidiano meccanicamente, semplicemente perché sa di doverlo fare. Questa sua mancanza di gioia e di coraggio si ripercuote su tutti i membri della famiglia. Molte famiglie avventiste sono infelici! Gli angeli trasmettono queste notizie vergognose in cielo, che vengono tutte registrate. TT1 80.1
Il marito deve manifestare un maggiore interesse per la famiglia e soprattutto essere molto affettuoso nei confronti di una moglie debole. Egli può guarirla da molte malattie perchè la gentilezza, la gioia e le parole d’incoraggiamento sono più efficaci delle migliori medicine. Esse infondono il coraggio nel cuore delle persone abbattute e depresse e la felicità che questi gesti e queste parole gentili assicurano alla famiglia, ripagheranno dieci volte lo sforzo compiuto. TT1 80.2
Il marito, inoltre, deve tener presente che la maggior parte della responsabilità di educare i figli ricade sulla madre che contribuisce a modellare il loro carattere. Questo pensiero deve renderlo più amabile e motivarlo a fare il possibile per alleviare la responsabilità di sua moglie. Il marito deve incoraggiare la moglie a contare su di lui e a orientare i suoi pensieri verso Dio, da cui è possibile attingere forza e pace e che dona riposo a chi è affaticato. Egli non deve ritornare a casa accigliato anzi, con la sua presenza, deve rallegrare la famiglia e incoraggiare sua moglie a rivolgersi a Dio per rafforzare la sua fede. Insieme essi possono contare sulle promesse di Dio e le sue benedizioni. La durezza, il malcontento e l’ira escludono la presenza di Gesù nella famiglia. Mi fu mostrato che gli angeli di Dio si ritireranno da una casa dove echeggiano parole sgradevoli e dove regnano il disordine e l’animosità. TT1 80.3