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La chiesa e il mondo TT2 166

Come sono spregevoli agli occhi dell’Iddio santo coloro che dicono di sostenere la sua legge e ne violano i precetti! Essi attirano il biasimo sulla preziosa causa e forniscono agli avversari della verità l’occasione di esultare. Non si dovrebbe mai cancellare il segno di distinzione esistente fra i seguaci di Gesù e quelli di Satana. C’è una netta linea di demarcazione, tracciata da Dio stesso, tra il mondo e la chiesa, tra gli osservatori dei comandamenti e i trasgressori degli stessi. Essi non possono fondersi fra loro: differiscono come il mezzogiorno dalla mezzanotte, in quanto sono diversi nei gusti, negli intenti, negli svaghi e nel carattere. Se coltiviamo l’amore e il timore di Dio, detesteremo il benché minimo passo verso l’impurità. TT2 166.1

Il Signore attiri a sé le anime e impartisca loro individualmente il senso della loro sacra responsabilità per formarsi un carattere tale che Cristo non si vergogni di chiamarli fratelli. Elevate il vostro livello morale e la benedizione sarà pronunciata su voi il giorno in cui ciascuno riceverà secondo le azioni compiute mentre era nel suo corpo. Quanti si adoperano per Dio debbono vivere come se fossero in sua diretta presenza, sviluppandosi del continuo nel carattere, nella purezza della virtù e nella devozione religiosa. E’ indispensabile che le loro menti e i loro cuori siano impregnati dello Spirito di Cristo a tal punto da sentire tutta la solennità del sacro messaggio che sono chiamati a recare. Allora ogni loro pensiero, ogni loro azione e ogni loro impulso si leveranno al di sopra di tutto ciò che è terreno e sensuale. La loro felicità non risiederà nelle soddisfazioni proibite, egoistiche, ma in Gesù e nel suo amore. TT2 166.2

La mia preghiera è: “Signore, ungi gli occhi dei tuoi, affinché possano discernere fra il peccato e la santità, fra la corruzione e l’onestà e alla fine uscire vincitori dalla lotta”. TT2 166.3

Nella lotta contro la corruzione interiore e le tentazioni esterne, perfino il savio e potente Salomone uscì sconfitto. Non è prudente permettersi la sia pur minima deviazione dalla più stretta integrità. “Astenetevi da ogni apparenza di male”. 1 Tessalonicesi 5:22. Quando una donna racconta le proprie disavventure familiari a un altro uomo o si lamenta di suo marito, viola i voti coniugali, disonora il suo sposo e abbatte il muro eretto per proteggere la santità delle relazioni matrimoniali; essa spalanca la porta e invita Satana a entrare con le sue insidiose tentazioni. E’ proprio questo che Satana vuole. Se una donna si rivolge a un fratello cristiano per raccontare i propri guai, le proprie delusioni e prove, il fratello dovrebbe consigliarle, qualora ella intenda confidare a qualcuno le sue pene, di scegliersi come confidente una sorella; allora non vi sarà nessuna apparenza di male per cui la causa di Dio possa essere esposta al biasimo. — Testimonies for the Church 2:306 (1869). TT2 166.4