Anticamente Dio parlò agli uomini per bocca dei profeti e degli apostoli. In questi ultimi giorni Egli parla loro mediante la Testimonianza del suo Spirito. Non c’è mai stata un’epoca nella quale Dio abbia istruito il suo popolo con maggiore fervore di quanto lo faccia adesso per quel che riguarda il suo volere e il cammino che Egli intende che esso segua. TT2 186.1
Il Signore ha stimato utile accordarmi una visione delle necessità e degli errori del suo popolo. Per quanto la cosa mi sia stata penosa, io ho fedelmente messo davanti ai colpevoli le loro mancanze e i mezzi per porvi rimedio. In tal modo lo Spirito di Dio ha pronunciato ammonimenti e giudizi, però senza dimenticare la soave promessa della sua clemenza. TT2 186.2
I peccatori che si pentono non hanno motivo di disperare se vengono resi consapevoli delle loro trasgressioni e avvertiti del pericolo che corrono. Ciò che si fa in loro favore mostra quanto Dio li ami e desideri salvarli. Essi non debbono fare altro che attenersi al suo consiglio e compiere la sua volontà per ereditare la vita eterna. Dio mette i peccati del suo popolo davanti a loro, perché siano visti in tutta la loro enormità alla luce della verità divina e abbandonati per sempre. Se il popolo di Dio riconoscesse la propria relazione con lui e ne accettasse gli ammaestramenti, troverebbe un sentiero diritto per i suoi passi e una luce che lo sottrarrebbe all’oscurità e allo scoraggiamento. TT2 186.3
Avvertimenti e rimproveri sono stati dati a quanti, fra gli Avventisti del 7° Giorno, si sono traviati, non perché la loro vita è più degna di biasimo di quella dei cristiani di altre chiese, né perché il loro esempio e i loro atti sono peggiori di quelli degli avventisti che non vogliono sottomettersi alle esigenze della legge di Dio, ma perché essi hanno una grande luce e a motivo di quanto professano di credere hanno preso posizione come popolo particolare di Dio, eletto, che ha la legge divina scritta nel cuore. Essi manifesteranno la loro fedeltà a Dio tributando ubbidienza alla legge del suo governo. Essi sono i suoi rappresentanti sulla terra. Qualsiasi peccato esistente in loro li separa da Dio e in modo particolare disonora il suo nome fornendo ai nemici della sua santa legge l’occasione per esporre al biasimo la sua causa e il suo popolo, da lui chiamato: “Generazione eletta, real sacerdozio, gente santa, popolo d’acquisto” (1 Pietro 2:9), affinché pubblichi le lodi di Colui che lo ha chiamato dalle tenebre alla sua meravigliosa luce. TT2 186.4
Il Signore riprende e corregge quelli che dicono di osservare la sua legge, ne addita i peccati e ne rende palese l’iniquità, perché vuole eliminare da loro ogni peccato e perversità, affinché perfezionino la santità del suo timore. Dio li sgrida, li riprende e li castiga perché possano essere affinati, santificati, elevati e finalmente esaltati fino al suo trono. TT2 186.5
Nel considerare le Testimonianze date agli osservatori del Sabato, sono rimasta attonita dinanzi alla misericordia di Dio e alla premura che Egli ha verso i suoi dando loro avvertimenti, additando i pericoli cui sono esposti e mostrando la posizione elevata che Egli vorrebbe che essi occupassero. Se dimorassero nel suo amore separandosi dal mondo, Egli farebbe riposare su di loro le sue speciali benedizioni e la sua luce perché essa si irradiasse intorno a loro. Il loro influsso per il bene si farebbe sentire in ogni ramo dell’opera e in ogni settore del campo del Vangelo. Ma se trascurano di adeguarsi all’intento divino, se continuano ad avere un così scarso senso del carattere sublime dell’opera, come hanno fatto in passato, il loro influsso e il loro esempio costituiranno una terribile maledizione. Essi faranno del male, null’altro che del male, e sui loro abiti sarà ritrovato il sangue di anime preziose. TT2 187.1
Le testimonianze di ammonimento sono state ripetute. Io mi domando: “Chi ha loro prestato ascolto? Chi è stato così zelante da pentirsi dei propri peccati e della propria idolatria per poi proseguire con slancio la sua corsa verso il traguardo e conseguire il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù?” Io ho atteso con ansia nella speranza che Dio mettesse il suo Spirito in alcuni e se ne servisse come di strumenti di giustizia per svegliare la sua chiesa e mettervi ordine. Mi sono quasi lasciata andare alla disperazione nel notare anno dopo anno un progressivo allontanamento dalla semplicità che Dio mi ha mostrato dovrebbe caratterizzare la vita dei suoi seguaci. C’è stato sempre minore interesse per la causa di Dio e per la devozione ad essa. Io mi chiedo: “Quando mai quelli che dicono di confidare nelle Testimonianze hanno tenuto conto degli avvertimenti dati e hanno cercato di vivere secondo la luce loro concessa? Hanno prestato ascolto alle istruzioni ricevute?” TT2 187.2