Per mezzo delle testimonianze date, il Signore si propone di avvertirvi, redarguirvi, consigliarvi e imprimere nelle vostre menti l’importanza della verità della sua Parola. Le testimonianze scritte non intendono offrirvi una nuova luce, ma piuttosto inculcarvi nel cuore le verità contenute nell’ispirazione già rivelata. Il dovere dell’uomo verso Dio e verso il prossimo è stato chiaramente precisato nella Parola di Dio; pochi però fra voi si attengono alla luce ricevuta. Non viene presentata una verità supplementare; ma Dio, tramite le Testimonianze, ha voluto semplificare le grandi verità già comunicate e presentarle, nel modo da Egli scelto, alle persone nell’intento di scuotere le loro menti e imprimervi tali verità affinché tutti siano inescusabili. TT2 188.3
“L’orgoglio, l’amor proprio, l’egoismo, l’odio, l’invidia e la gelosia hanno offuscato le facoltà percettive e così la verità che rende savi a salvezza ha perduto la sua facoltà di ravvivare la mente e dirigerla. E gli stessi princìpi essenziali della pietà non sono compresi, perché scarseggiano la fame e la sete della conoscenza biblica, della purità del cuore, della santità della vita. Le Testimonianze non sminuiscono affatto la Parola divina, anzi la esaltano e attraggono verso di essa le menti affinché la semplicità della verità si imprima in tutti”. TT2 189.1
Io, inoltre, dissi: “Come la Parola di Dio è circondata da questi libri e opuscoli, così Dio ci ha circondato di riprensioni, di consigli, di avvertimenti e di incoraggiamenti. Qui voi state gridando davanti a Dio, nell’angoscia delle vostre anime, per ricevere più luce. Io sono autorizzata da Dio a dirvi che nessun ulteriore raggio di luce risplenderà attraverso le Testimonianze sul vostro sentiero fino a che non farete un uso pratico della luce che avete già ricevuta. Il Signore vi ha circondati di luce, ma voi non l’avete apprezzata, anzi l’avete addirittura calpestata. Mentre alcuni hanno disprezzato la luce, altri l’hanno negletta o l’hanno seguita con indifferenza. Pochi hanno messo il loro cuore nell’ubbidienza alla luce che Dio si è compiaciuto di dar loro. TT2 189.2
Taluni, che hanno ricevuto avvertimenti speciali tramite la testimonianza, nel giro di poche settimane dimenticano la riprensione avuta. Ad alcuni le testimonianze sono state date parecchie volte, ma essi non le hanno ritenute di sufficiente importanza per prestar loro ascolto. Le hanno considerate come favole oziose. Se avessero fatto attenzione alla luce data, avrebbero evitato prove e perdite da essi stimate ardue e severe. Debbono rimproverare solo se stessi se si sono accollati un giogo che trovano pesante da portare. Non è il giogo messo loro addosso da Gesù. Le premure e l’amore di Dio operano in loro favore, ma il loro spirito egoista, malvagio e incredulo non poteva discernere la bontà e la misericordia divine. Si precipitano avanti, seguendo il proprio impulso fino a che, sopraffatti da prove e sconvolti da perplessità, non finiscono col diventare preda del laccio di Satana. Quando uno accoglie i raggi di luce che Dio ha dato precedentemente, allora Egli accorderà ancora più luce. TT2 189.3
Io li rimandai all’antico Israele. Dio diede agli Israeliti la sua legge, ma essi non ubbidirono. Diede quindi loro delle cerimonie e delle ordinanze perché seguendole si ricordassero di Dio. Erano a tal punto inclini a dimenticarsi di lui e delle sue esigenze che occorreva mantenere desta la loro memoria affinché potessero capire il loro obbligo di servire il proprio Creatore e onorarlo. Se avessero ubbidito osservando i comandamenti divini, non sarebbe stato necessario quel gran numero di cerimonie e di riti. TT2 189.4
Se quanti oggi dicono di essere il tesoro particolare di Dio ottemperassero a quanto Egli richiede, come viene precisato nella sua Parola, non sarebbero state date delle testimonianze speciali per farli consapevoli del loro dovere, convincerli della loro colpevolezza e mostrare il grave rischio che corrono nel trascurare l’ubbidienza alla Parola di Dio. Le coscienze si sono assopite perché la luce è stata messa da parte, negletta e disprezzata. TT2 189.5
Qualcuno venne al mio fianco e mi disse: “Dio ti ha suscitata e ti ha comunicato le parole che devi trasmettere alla gente in modo da raggiungere i cuori; parole che Egli non ha comunicato a nessun altro. Egli ha modellato le tue testimonianze in modo che corrispondano ai casi bisognevoli di aiuto. Tu non devi lasciarti scuotere da scherno, derisione, rampogna o biasimo. Per potere essere uno strumento speciale di Dio, non devi appoggiarti su nessuno, ma dipendere solo da lui e, simile alla vite rampicante, lasciare che i tuoi viticci si avvolgano intorno a lui. Egli farà di te un mezzo per trasmettere la sua luce agli altri. Tu devi attingere quotidianamente vigore da Dio per fortificarti, affinché quanti ti circondano non possano offuscare o eclissare la luce che Egli ha fatto brillare sul suo popolo per mezzo di te. Il particolare obiettivo di Satana consiste nell’impedire che questa luce raggiunga il popolo di Dio che ne ha tanto bisogno, in mezzo ai pericoli di questi ultimi giorni. TT2 189.6
“La tua riuscita sta nella tua semplicità. Non appena te ne dipartirai per modellare la tua testimonianza in modo da venire incontro alla mentalità di chicchessia, la tua forza svanirà. In questa nostra epoca quasi tutto viene artefatto e reso illusorio. Il mondo abbonda di testimonianze date per compiacere, per esaltare o per incantare momentaneamente. La tua testimonianza è di natura ben diversa: essa deve penetrare nei particolari della vita, impedendo alla fede vacillante di estinguersi e inculcando nei credenti la necessità di risplendere come luminari nel mondo. TT2 190.1
“Dio ti ha affidato la testimonianza per mettere davanti all’apostata e al peccatore la sua vera condizione e fargli vedere l’immensa perdita che egli subisce persistendo in una vita di peccato. Dio ti ha inculcato ciò, esponendolo dinanzi ai tuoi occhi come non ha fatto con nessun altro essere vivente oggi. Secondo la luce che ti ha concesso, Egli ti riterrà responsabile. “Non per mezzo della potenza, né della forza, ma mediante lo Spirito mio, dice l’Eterno degli eserciti”. Zaccaria 4:6. “Alza la tua voce a guisa di tromba e dichiara al mio popolo le sue trasgressioni e alla casa di Giacobbe i suoi peccati”. Isaia 58:1. TT2 190.2