Tutto sommato, si è badato ben poco ai nostri fanciulli e ai nostri giovani. I membri di chiesa più anziani non li hanno presi in considerazione; non li hanno circondati di premure e di comprensione; non hanno bramato vederli progredire nella vita, secondo il piano di Dio. Così i fanciulli non sono riusciti a svilupparsi nella vita cristiana come invece avrebbero dovuto fare. Alcuni membri di chiesa, che nel passato hanno amato e onorato Dio, lasciano che i propri interessi li assorbano a tal segno che finiscono col nascondere la loro lampada sotto il moggio. Hanno dimenticato di servire Dio e i loro affari diventano la tomba della loro religione. TT2 299.4
La gioventù sarà lasciata andare alla deriva, scoraggiata, in balia delle tentazioni che sono dappertutto in agguato per sorprendere i suoi passi incauti? L’opera che più da vicino tocca i nostri membri di chiesa consiste nell’interessarsi dei nostri giovani, impartendo loro con bontà, con pazienza e tenerezza l’insegnamento: linea dopo linea, precetto dopo precetto. Dove sono i padri e le madri in Israele? Ce ne dovrebbero essere molti che, in qualità di amministratori della grazia di Cristo, sentono un interesse non casuale ma particolare per i giovani. Molti cuori dovrebbero rimanere commossi dallo stato pietoso in cui versa la nostra gioventù e capire che Satana agisce con ogni espediente possibile per attirarla nelle sue reti. Dio vuole che la chiesa si scuota dal suo letargo e consideri che genere di servizio è richiesto in quest’ora di pericolo. TT2 300.1
Gli occhi dei nostri fratelli e sorelle devono essere unti dal collirio celeste per poter discernere quali sono le necessità di questo tempo. E’ necessario nutrire gli agnelli della greggia; e il Signore dall’alto del cielo sta osservando per vedere chi assolve il compito che Egli desidera sia svolto a favore dei fanciulli e dei giovani. La chiesa dorme e non si rende conto della portata di questa missione. “Ma — dirà qualcuno — che bisogno c’è di essere tanto meticolosi nell’educazione della gioventù? A mio modo di vedere, se alcuni che hanno deciso di seguire una vocazione letteraria o qualche altra professione che richiede una determinata disciplina, ricevono una particolare attenzione, è tutto quel che occorre. Non è necessario che tutti i nostri giovani siano istruiti così bene. La preparazione completa di alcuni di loro non risponderà, forse, a ogni essenziale esigenza?” TT2 300.2
No, rispondo, decisamente no! Quale selezione potremmo fare tra i nostri giovani? Come potremmo stabilire chi è più promettente e all’altezza di offrire a Dio il servizio migliore? Col nostro criterio umano ci comporteremo come Samuele che, mandato per cercare l’unto del Signore, guardava l’aspetto esteriore. TT2 300.3
Ma il Signore disse a Samuele: “Non badare al suo aspetto, né all’altezza della sua statura, perché io l’ho scartato; giacché l’Eterno non guarda a quello a cui guarda l’uomo: l’uomo riguarda all’apparenza; ma l’Eterno riguarda al cuore”. 1 Samuele 16:7. Il Signore non avrebbe accettato nessuno dei figli di Iesse, nonostante il loro nobile portamento. Quando però Davide, il figlio minore, un giovane pastorello che curava le pecore, fu chiamato dal campo e passò davanti a Samuele, il Signore disse: “Levati, ungilo, perché è lui!” 1 Samuele 16:12. Chi può stabilire quale membro della famiglia risulterà valido nell’opera di Dio? A tutti i giovani si deve permettere di ricevere le benedizioni e i privilegi dell’istruzione nelle nostre scuole, affinché essi siano ispirati a collaborare con Dio. TT2 300.4