Anni fa il Signore mi diede delle luci particolari circa la fondazione di un istituto sanitario dove gli ammalati potessero essere curati secondo princìpi diversi da quelli generalmente seguiti in qualsiasi altra clinica del mondo. Esso doveva essere fondato e diretto su basi bibliche, come strumento del Signore, e nelle sue mani sarebbe stato un mezzo efficacissimo per illuminare la terra. Dio intendeva che esso si distinguesse per la sua competenza nel campo scientifico, per il suo vigore morale e spirituale e fosse una fedele sentinella della riforma nei suoi vari aspetti. Tutti coloro che vi avrebbero lavorato, avrebbero dovuto essere dei riformatori, rispettando i princìpi e attenendosi alla luce della riforma sanitaria che splende su noi come popolo. TT2 316.3
Dio intendeva che l’istituzione che avrebbe stabilito, si ergesse come un faro di luce, di avvertimento e di rimprovero. Egli avrebbe dimostrato al mondo che una clinica diretta in conformità ai princìpi religiosi, come asilo per gli ammalati, sarebbe riuscita a sostenersi senza dover sacrificare il suo tipico carattere di santità; che avrebbe potuto essere esente da quelle caratteristiche discutibili che in genere si notano in altri istituti sanitari. Doveva essere un mezzo per l’attuazione di grandi riforme. TT2 316.4
Il Signore rivelò che la prosperità dell’ospedale non doveva dipendere unicamente dalla preparazione professionale e dall’abilità dei suoi medici, ma dal favore divino. Doveva essere noto come un istituto nel quale Dio era riconosciuto come sovrano dell’universo: istituto sotto la sua particolare supervisione. I dirigenti avrebbero dato a Dio, in ogni cosa, il primo, l’ultimo e il migliore posto. In questo sarebbe consistita la sua forza. Diretto in un modo che Dio potesse approvare, avrebbe avuto un grande successo e sarebbe stato all’avanguardia di tutti gli altri analoghi istituti del mondo. Furono dati una grande luce, una notevole conoscenza e privilegi di carattere superiore. La responsabilità di coloro ai quali veniva affidato il funzionamento dell’istituzione sarebbe stata pari alla luce ricevuta. TT2 317.1
Anche se la nostra opera si è andata estendendo e si sono moltiplicate le istituzioni, il programma divino relativo alla loro instaurazione rimane sempre lo stesso. Immutate rimangono anche le condizioni della prosperità. TT2 317.2