Noi siamo chiamati a rappresentare dinanzi al mondo il carattere di Dio come fu rivelato a Mosè. In risposta alla sua richiesta: “Mostrami la tua gloria!” il Signore promise: “Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà”. “E l’Eterno passò davanti a lui e gridò: “L’Eterno! L’Eterno! L’Iddio misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in benignità e fedeltà, che conserva la sua benignità fino alla millesima generazione, che perdona l’iniquità, la trasgressione ed il peccato”. Esodo 33:18, 19; Esodo 34:6, 7. Questo è il frutto che Dio desidera vedere nel suo popolo. Con la purezza del suo carattere, con la santità della sua vita, con la sua clemenza, il suo amore, la sua compassione, deve dimostrare che “la legge dell’Eterno è perfetta: essa ristora l’anima”. Salmi 19:7. TT2 315.2
Lo scopo di Dio per le sue istituzioni di oggi può essere riconosciuto in quello che Egli cercò di attuare mediante la nazione israelitica. Per mezzo d’Israele Egli intendeva impartire a tutti i popoli delle ricche benedizioni. Tramite Israele doveva essere preparata la via per la diffusione della sua luce nel mondo intero. Le nazioni della terra, con le loro abitudini corrotte avevano perduto la conoscenza di Dio; eppure Dio, nella sua clemenza, non le annientò. Si propose, anzi, di dar loro l’opportunità di conoscerlo attraverso la sua chiesa. Stabilì che i princìpi rivelati mediante il suo popolo costituissero lo strumento per restaurare nell’uomo l’immagine morale della divinità. TT2 315.3
Cristo era il loro istruttore. Come fu coi suoi eletti nel deserto, lo fu anche dopo che essi si furono stabiliti nella terra promessa: continuò a essere il loro Maestro e la loro Guida. Nel tabernacolo e nel tempio la sua gloria dimorava nel luogo santissimo, sopra il propiziatorio. Egli manifestava, senza posa, in loro favore le ricchezze del suo amore e della sua pazienza. TT2 315.4
Dio intendeva fare d’Israele, suo popolo, un motivo di vanto e di gloria. Agli ebrei fu concesso ogni vantaggio spirituale. Dio non rifiutò loro nulla di utile per la formazione di quel carattere che avrebbe fatto di essi i suoi rappresentanti. TT2 315.5
La loro osservanza delle leggi divine avrebbe fatto di loro una meraviglia di prosperità nel cospetto delle nazioni di tutta la terra. Colui che poteva dar loro la sapienza e la capacità in ogni opera che richiedesse particolare talento avrebbe continuato a essere il loro maestro e li avrebbe nobilitati e innalzati, grazie alla loro ubbidienza ai suoi precetti. Se avessero ubbidito sarebbero stati preservati dalle infermità che affliggevano le altre nazioni e sarebbero stati dotati di un intelletto vigoroso. La gloria di Dio, la sua maestà, la sua potenza, si sarebbero rivelate in pieno dando loro la prosperità. Essi dovevano essere un regno di sacerdoti e principi. Dio, perciò, accordò loro ogni agevolazione che potesse farne la più grande nazione della terra. TT2 315.6
Nella maniera più incisiva, Dio per mezzo di Mosè espose il suo programma e precisò le basi della loro prosperità: “Tu sei un popolo consacrato all’Eterno”, affermò. “L’Eterno, l’Iddio tuo ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra... Riconosci, dunque, che l’Eterno, l’Iddio tuo, è Dio; l’Iddio fedele che mantiene il suo patto e la sua benignità fino alla millesima generazione a quelli che l’amano e osservano i suoi comandamenti... E avverrà che, per aver voi dato ascolto a queste prescrizioni e per averle osservate e messe in pratica, il vostro Dio, l’Eterno, vi manterrà il patto e la benignità che promise con giuramento ai vostri padri. Egli ti amerà, ti benedirà, ti moltiplicherà... Tu sarai benedetto più di tutti i popoli”. Deuteronomio 7:6-14. “Tu hai fatto dichiarare oggi all’Eterno che Egli sarà il tuo Dio, purché tu cammini nelle sue vie e osservi le sue leggi, i suoi comandamenti, le sue prescrizioni, e tu ubbidisca alla sua voce. E l’Eterno ti ha fatto oggi dichiarare che gli sarai un popolo specialmente suo, com’egli ti ha detto, e che osserverai tutti i suoi comandamenti, ond’Egli ti renda eccelso per gloria, rinomanza e splendore, su tutte le nazioni che ha fatte, e tu sia un popolo consacrato all’Eterno, al tuo Dio, come Egli ti ha detto”. Deuteronomio 26:17-19. TT2 316.1
In queste parole sono specificate le condizioni di ogni vera prosperità; condizioni che tutte le nostre istituzioni sono tenute a rispettare se vogliono raggiungere lo scopo in vista del quale esse sono sorte. TT2 316.2