Ogni chiesa ha bisogno della potenza dominatrice dello Spirito Santo, e ora è il tempo di pregare per riceverla. Però, in tutta l’opera di Dio a favore dell’umanità, l’Eterno vuole la collaborazione dell’uomo. A tal fine, il Signore raccomanda alla chiesa di coltivare una devozione più elevata, un più esatto senso del dovere, una più chiara comprensione dei suoi obblighi verso il proprio Creatore. Egli la invita a essere una gente pura, santa, attiva. E l’opera di assistenza cristiana è un mezzo per raggiungere la mèta, poiché lo Spirito Santo comunica con quanti si mettono al servizio di Dio. TT2 332.2
A coloro che si sono impegnati in questa attività io vorrei dire: “Continuate a lavorare con tatto e abilità. Stimolate i vostri colleghi a lavorare sotto un nome che permetta loro di organizzarsi per collaborare in un’azione coordinata. Nelle chiese, sollecitate i giovani dei due sessi a lavorare. Unite l’opera medico-missionaria con la proclamazione del messaggio del terzo angelo. Adoperatevi con regolarità e con un programma per strappare i membri al torpore nel quale da anni si trovano. Mandate nelle chiese degli operai che praticano nella propria vita i principi della riforma sanitaria e che sanno prendere in considerazione la necessità della rinuncia agli appetiti, caso diverso saranno un laccio per la chiesa. Allora vedrete se nelle nostre chiese non penetrerà il soffio della vita! Bisogna introdurre nell’opera un nuovo elemento. Il popolo di Dio deve essere consapevole del suo grande bisogno e del suo grande pericolo, e deve intraprendere l’opera che ha a portata di mano. TT2 332.3
Con quanti si occupano di quest’attività, parlando a tempo e fuori tempo, aiutando i bisognosi, parlando del sublime amore di Cristo per loro, il Salvatore è sempre presente e agisce nel cuore dei poveri, dei miseri, degli infelici. Quando la chiesa accetta il compito che le è stato assegnato da Dio, la promessa che le viene fatta è: “Allora la tua luce spunterà come l’aurora e la tua guarigione germoglierà prontamente; la tua giustizia ti precederà e la gloria dell’Eterno sarà la tua retroguardia;”. Versetto 8. Cristo è la nostra giustizia; Egli ci precede in quest’opera e la gloria del Signore è la nostra retroguardia. TT2 333.1
Tutto il cielo attende che ogni anima desiderosa di agire si arruoli nelle schiere di Cristo. Quando i membri delle nostre chiese assumeranno individualmente il compito loro assegnato, saranno avvolti da un’atmosfera totalmente diversa. La benedizione e la potenza accompagneranno la loro opera; essi possederanno una cultura della mente e del cuore molto più elevate. Sarà vinto l’egoismo che aveva imprigionato la loro anima; la loro fede sarà un principio vivente e le loro preghiere risulteranno più ferventi. Su loro scenderà l’influsso vivificante e santificante dello Spirito Santo e saranno condotti più vicino al regno dei cieli. TT2 333.2
Il Signore non conosce né posizione, né casta, nè onori e né ricchezze mondane. Agli occhi suoi hanno valore il carattere e la fermezza di proposito. Egli non parteggia coi potenti o i privilegiati di questo mondo. Egli, il Figliuolo dell’Iddio vivente, si china per rialzare i caduti, e mediante parole rassicuranti e promesse sicure cerca di conquistare a sé l’anima smarrita che sta per perire. Gli angeli di Dio vigilano per vedere chi fra i suoi seguaci eserciterà tenera compassione e simpatia: essi vegliano per notare chi, in seno al popolo di Dio, manifesta l’amore di Gesù. TT2 333.3
Quanti si rendono conto dell’orribile natura del peccato e riconoscono la divina pietà di Cristo rivelata nel suo sacrificio infinito fatto in favore dell’umanità caduta, avranno comunione con lui. I loro cuori saranno colmi di tenerezza; l’espressione del loro volto e il tono della loro voce riveleranno simpatia; i loro sforzi saranno caratterizzati da una sincera sollecitudine, da affetto, da energia e costituiranno una forza nelle mani di Dio per conquistare anime a Cristo. TT2 333.4
È necessario che noi tutti seminiamo la pazienza, la compassione e l’amore. Raccoglieremo allora la messe del seme sparso. Il nostro carattere si va formando ora per l’eternità. Quaggiù ci prepariamo per il cielo. Noi tutto dobbiamo alla grazia, a una grande grazia, gratuita e sovrana. La grazia nel patto ha decretato la nostra adozione; la grazia nel Salvatore ha assicurato la nostra redenzione, la nostra rigenerazione e la nostra partecipazione all’eredità con Cristo. Che questa grazia sia rivelata agli altri! TT2 333.5