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Capitolo 71: Il nostro dovere verso chi condivide la nostra fede TT2 334

Ci sono sempre state fra noi due categorie di poveri: quelli che si rovinano con una condotta indipendente e persistono nella loro trasgressione, e coloro che per amore della verità sono venuti a trovarsi in circostanze difficili. Noi dobbiamo amare il nostro prossimo come noi stessi, e perciò nei confronti di queste due categorie dobbiamo fare ciò che è giusto sotto la guida e col consiglio di una equilibrata saggezza. TT2 334.1

Nessuna obiezione per quel che riguarda i poveri del Signore: essi vanno aiutati in ogni circostanza in cui l’intervento possa recar loro giovamento. TT2 334.2

Dio desidera che il suo popolo dimostri a un mondo colpevole che Egli non lo ha abbandonato e che non lo lascia perire. Ci si deve impegnare in modo speciale per aiutare chi, per amore della verità, è stato scacciato di casa ed è esposto alla sofferenza. Ci vorranno sempre più dei cuori grandi, aperti, generosi che rinunciando a se stessi si interessino di queste creature amate dal Signore. I poveri in seno al popolo di Dio non debbono essere lasciati senza che si provveda alle loro necessità. Si deve trovare una via attraverso la quale essi possano ricevere i mezzi di sussistenza indispensabili. Alcuni avranno bisogno di imparare a lavorare; altri, che già lavorano duramente, al massimo delle loro forze per sostentare le proprie famiglie, avranno bisogno invece di una speciale assistenza. Noi dobbiamo interessarci di questi casi e intervenire aiutandoli a trovare un’occupazione. Ci dovrebbe essere un fondo per aiutare queste povere famiglie meritevoli, che amano Dio e osservano i suoi comandamenti. TT2 334.3

È necessario badare che i mezzi occorrenti per quest’opera non vengano incanalati verso altre direzioni. C’è differenza fra aiutare i poveri che a causa dell’osservanza dei comandamenti di Dio si trovano privi di mezzi di sussistenza, esposti alle sofferenze, e il trascurarli per soccorrere gente che bestemmia e che calpesta i comandamenti divini. Dio tiene conto di questa differenza. Gli osservatori del Sabato non devono trascurare i sofferenti e i bisognosi fedeli al Signore per assumersi l’onere di sostenere coloro che persistono nella loro trasgressione della legge di Dio e hanno l’abitudine di chiedere aiuto a chiunque sia disposto a farlo. Non è questo il giusto tipo di lavoro missionario: esso non si accorda col piano di Dio. TT2 334.4

Ovunque viene fondata una chiesa, i suoi membri debbono svolgere un’opera assidua in favore dei credenti bisognosi. Però non si devono fermare là: debbono aiutare anche gli altri, senza tener conto delle loro convinzioni religiose. Per effetto di questo impegno, alcuni fra loro accetteranno le verità speciali per questo tempo. TT2 334.5