Nell’occuparci dei bambini, non dobbiamo agire unicamente sulla linea del dovere: dobbiamo lasciarci ispirare dall’amore, perché Gesù ha acquistato queste anime bisognose delle nostre premure e perciò si aspetta che noi le amiamo come Egli ci ama, nonostante i nostri peccati e le nostre deviazioni. L’amore è l’agente mediante il quale Dio opera per attirare i cuori a sé, poiché “Dio è amore”. In ogni iniziativa misericordiosa, solo questo principio può risultare efficace. L’essere finito deve unirsi con l’Essere infinito. TT2 344.5
Questa attività in favore del prossimo richiede impegno, rinuncia e sacrificio personale. Ma cos’è il piccolo sacrificio che possiamo fare paragonato con quello fatto da Dio per noi dando il suo unigenito Figliuolo? TT2 344.6
Dio ci accorda la sua benedizione perché noi, a nostra volta, la comunichiamo agli altri. Quando gli chiediamo il nostro pane quotidiano, Egli scruta il nostro cuore per vedere se quel pane lo divideremo con chi ha più bisogno di noi. Quando preghiamo: “Dio, sii placato verso di me peccatore!”, Egli ci osserva per rendersi conto se usiamo misericordia con quanti avviciniamo. La prova evidente della nostra comunione con Dio è che noi siamo misericordiosi come è misericordioso il Padre nostro celeste. TT2 344.7
Dio dà sempre; e su chi sono riversati i suoi doni? Su quelli che hanno un carattere senza difetto? “Egli fa levare il sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”. Matteo 5:45. Nonostante la colpevolezza dell’umanità; nonostante che spesso noi affliggiamo il cuore di Gesù e ci dimostriamo immeritevoli, quando gli chiediamo perdono Egli non ci respinge. Il suo amore ci viene gratuitamente offerto, mentre esorta: “Come io vi ho amati, amatevi gli uni gli altri!” Giovanni 13:34. TT2 345.1
Fratelli e sorelle, io vi esorto a considerare questo accuratamente. Riflettete sulle necessità di quanti non hanno né padre, né madre. Il vostro cuore non si commuove nel vedere le loro sofferenze? Guardate se non potete fare qualcosa per questi derelitti. Nella misura delle vostre possibilità preparate una casa per chi è rimasto senza tetto. Che ognuno sia pronto a fare la sua parte per il progresso di quest’opera. Cristo raccomandò a Pietro: “Pasci i miei agnelli!” Quest’ordine è anche per noi, e aprendo le nostre case agli orfani collaboreremo alla sua attuazione. Che Gesù non rimanga deluso di noi! TT2 345.2
Prendete questi fanciulli e presentateli a Dio come un’offerta di odor soave. Invocate su loro la sua benedizione e cercate di modellarli secondo l’ordine di Cristo. Il nostro popolo accetterà questo sacro incarico? A causa della nostra devozione superficiale e della nostra mondanità, coloro per i quali Gesù è morto dovranno soffrire e percorrere sentieri sbagliati? TT2 345.3
La Parola di Dio abbonda di istruzioni sul modo di trattare le vedove, gli orfani e i bisognosi che soffrono. Se tutti ubbidissero a queste direttive, il cuore della vedova canterebbe di gioia; i piccoli affamati riceverebbero il nutrimento; il povero sarebbe vestito e quanti stanno per perire sarebbero vivificati. Le intelligenze celesti osservano, e nel momento in cui, animati di zelo per l’onore di Cristo, ci metteremo sulla via della Provvidenza divina, questi araldi celesti infonderanno in noi una nuova potenza spirituale che ci darà la forza di lottare contro ogni difficoltà e di trionfare su ogni ostacolo. TT2 345.4
Quale benedizione ricompenserebbe coloro che agiscono così! Per quanti sono attualmente indolenti, egoisti e introversi, ciò sarebbe come passare dalla morte alla vita. Fra di noi ci sarebbe un risveglio di carità, di sapienza e di zelo di origine celeste. TT2 345.5