L’opera medico-missionaria dovrebbe rappresentare una parte dell’attività di ogni chiesa nel nostro paese. Separata dalla chiesa essa finirebbe col diventare una massa di atomi disorganizzati. Consumerebbe senza produrre. Anziché agire come mano soccorritrice di Dio per il progresso della sua verità, metterebbe in pericolo la vita e il vigore della chiesa e indebolirebbe il messaggio. Condotta in maniera indipendente, non solo assorbirebbe i talenti e i mezzi necessari altrove, ma nella stessa opera di assistenza dei derelitti, priva del ministero della Parola, metterebbe gli uomini in una posizione tale da far schernire addirittura la verità biblica. TT2 348.3
Il ministero evangelico è necessario per dare stabilità e durata all’opera medico-missionaria; esso, a sua volta, ha bisogno dell’opera medico-missionaria per dimostrare l’azione pratica dell’Evangelo. Nessuna di queste due parti è completa senza l’altra. TT2 349.1
L’annuncio della prossima venuta del Salvatore deve essere proclamato in tutte le parti del mondo e dovrebbe essere caratterizzato in ogni suo ramo da una solenne dignità. C’è una vasta vigna da coltivare, e il saggio agricoltore la lavorerà in modo che ogni sua parte porti frutto. Se nell’attività medico-missionaria vengono mantenuti puri i princìpi viventi della verità, senza che siano contaminati da quanto possa offuscarne lo splendore, il Signore ne presiederà l’opera. Se coloro che portano le pesanti responsabilità rimarranno incrollabili, fedeli ai princìpi della verità, il Signore li sosterrà e li aiuterà. TT2 349.2
L’unione che deve esistere fra l’attività medico-missionaria e il ministero viene presentata con chiarezza nel capitolo 58 del libro del profeta Isaia. Questo capitolo è esplicito e contiene luce sufficiente per rischiarare chiunque desideri fare la volontà di Dio, Esso indica numerose opportunità di prestare assistenza all’umanità sofferente e nello stesso tempo di essere strumenti nelle mani di Dio per recare la luce della verità a un mondo che sta per perire. Se l’opera del messaggio del terzo angelo viene condotta nel giusto modo, il ministero non sarà relegato in una posizione inferiore; i poveri e gli ammalati non saranno trascurati. Nella sua Parola, Dio ha unito questi due rami dell’opera e nessuno li deve separare. TT2 349.3
Può esserci il pericolo di perdere di vista i grandi princìpi della verità, quando si svolge in favore dei poveri l’opera che è doveroso compiere; perciò si deve sempre tenere presente che nell’attuazione di questo programma i bisogni spirituali dell’anima debbono avere la precedenza. Nei nostri tentativi di sopperire alle necessità temporali noi rischiamo di togliere all’ultimo messaggio i suoi tipici aspetti di particolare urgenza. Nel modo come è stata svolta in alcune località, l’opera medico-missionaria ha assorbito i talenti e le risorse disponibili che, invece, spettavano ad altri settori dell’opera, e si è perduto di vista ciò che andava fatto in campi più direttamente spirituali. TT2 349.4
A motivo delle sempre crescenti opportunità di provvedere ai bisogni temporali di tutte le classi sociali, esiste il pericolo che quest’attività venga a eclissare il messaggio che Dio ci ha affidato perché lo rechiamo in ogni città: l’annuncio del prossimo avvento di Cristo e la necessità di ubbidire ai comandamenti di Dio e alla testimonianza di Gesù. Questo messaggio costituisce l’essenziale dell’opera nostra e deve essere proclamato con potenza per raggiungere il mondo intero. In patria e nei territori stranieri l’esposizione dei princìpi sanitari deve essere unita al messaggio e non esserne indipendente o comunque sostituirlo. Inoltre quest’attività non deve essere tale da assorbire la nostra attenzione a tal punto da indebolire gli altri settori. Il Signore ci invita a considerare l’opera in tutte le sue espressioni affinché essa si sviluppi in maniera proporzionata, simmetrica ed equilibrata. TT2 349.5
La verità per questo tempo include l’intero Evangelo. Presentata giustamente, essa produrrà nell’uomo quei mutamenti che renderanno evidente la potenza della grazia di Dio nel cuore. Essa svolgerà un’azione completa e svilupperà l’intero essere umano. Perciò, che nessuna linea di separazione sia tracciata fra la genuina opera medico-missionaria e il ministero evangelico. Questi due elementi si debbono unire nell’invito: “Venite, tutto è pronto!” La loro unione sia inseparabile come lo è quella del braccio col corpo. TT2 349.6