I colportori dovrebbero conoscere a fondo i libri che vendono ed essere capaci di richiamare con facilità l’attenzione sui capitoli più importanti. TT2 367.2
Il colportore porti con sé opuscoli, trattati e pieghevoli da regalare a chi non può spendere. Così la verità può essere introdotta in ogni focolare. TT2 367.3
Quando il colportore intraprende il suo lavoro, non deve permettersi alcuna distrazione: deve attenersi diligentemente al suo compito. Nello svolgimento della sua attività non deve trascurare le occasioni di aiutare le anime che cercano luce e che hanno bisogno della consolazione delle Scritture. Se il colportore cammina con Dio, se prega per ricevere la sapienza celeste che lo aiuti a fare del bene nel corso del suo lavoro, saprà riconoscere le opportunità e sopperire alle necessità delle anime con le quali viene in contatto. Sfrutterà al massimo ogni occasione per addurre anime a Cristo. Nello Spirito di Gesù egli sarà pronto a dire una buona parola allo stanco. TT2 367.4
Lavorando con diligenza, mostrando lealmente alle anime la croce del Calvario, il colportore raddoppia le sue possibilità di rendersi utile. Però, pur presentando dei metodi di lavoro, noi non possiamo tracciare una linea rigida lungo la quale ciascuno deve muoversi, perché le circostanze possono mutare le cose. Dio influirà su quanti hanno il cuore aperto alla verità e bramano avere una guida. Egli dirà al suo strumento umano: “Parla a questo o a quello dell’amore di Gesù”. Appena il nome di Cristo viene menzionato con amore e tenerezza, gli angeli di Dio si avvicinano per addolcire e soggiogare il cuore. TT2 367.5
I colportori devono essere dei fedeli studenti che imparano come rendere fruttuoso il loro lavoro. Mentre sono così occupati, tengano gli occhi, le orecchie e le menti aperti per ricevere sapienza da Dio e per sapere in che modo aiutare quelli che stanno per perire per mancanza di conoscenza. Ogni operaio concentri le sue energie e impieghi le sue facoltà al servizio più nobile che è quello di liberare gli uomini dal laccio di Satana e di unirli a Dio mediante la catena della fiducia che, mediante Cristo, raggiunge il trono celeste circondato dall’arcobaleno della promessa. TT2 367.6