Nel colportaggio evangelico si può compiere un’opera grande e utile. Il Signore ha dotato gli uomini di tatto e di capacità. Coloro che adoperano i talenti loro affidati alla sua gloria, immettendo in essi i princìpi della Bibbia, avranno successo. Noi dobbiamo lavorare e pregare avendo piena fiducia in Colui che non viene mai meno. TT2 367.7
I colportori evangelisti devono abbandonarsi all’azione dello Spirito Santo. Con perseverante preghiera devono impossessarsi della potenza di Dio e confidare in lui con fede viva. Il divino influsso, efficace e potente, accompagnerà ogni sincero e fedele operaio. TT2 368.1
Come Dio benedice il ministro e l’evangelista nel loro lavoro di presentare la verità alle anime, così benedirà il colportore fedele. TT2 368.2
L’operaio umile e attivo che ubbidendo risponde all’invito di Dio, può avere la certezza dell’assistenza divina. Il sentimento di una così grande e sacra responsabilità edifica il carattere e stimola all’azione le più eccelse facoltà dell’intelletto. Questo esercizio ininterrotto rafforza e purifica la mente e il cuore. L’influsso nella propria vita e in quella altrui è incalcolabile. TT2 368.3
Alcuni, spinti dall’indifferenza possono anche non apprezzare la vostra opera o non vederne l’importanza. Possono ritenerla come cosa che non abbia possibilità di riuscita, come una vita di ingrate fatiche e di continui sacrifici. Ma il servitore di Gesù la considera alla luce che risplende dalla croce. I suoi sacrifici appaiono piccoli in confronto a quelli fatti dal Maestro, del quale è lieto di seguire le orme. L’esito positivo della sua attività gli procura la gioia più pura e rappresenta la più ricca ricompensa di una vita di paziente lavoro. TT2 368.4