Sono dispiaciuta nel constatare che molti giovani che si professano credenti non hanno alcuna idea di cosa significhi convertirsi. In essi non avviene la trasformazione del carattere. Non capiscono quanto sia terribilmente serio definirsi cristiani. La loro vita risulta incompatibile con un comportamento religioso. Se essi facessero parte di quel gruppo di persone costituito dai figli e dalle figlie di Dio, non si interesserebbero di sciocchezze, arguzie e frivolezze, né si lascerebbero influenzare dai commenti sciocchi e dal comportamento degli altri. Una persona decisa a ottenere il premio, ad assicurarsi il cielo, rifiuterà con forza e determinazione ogni tentativo di ridicolizzare la religione. MG 184.3
È molto pericoloso assumere un atteggiamento di indifferenza nei confronti di questo argomento. Non esiste infatti follia più sottile della superficialità e della leggerezza. In giro ci sono molti giovani superficiali. Dobbiamo cercare di evitare questo tipo di ragazzi perché essi costituiscono un pericolo. Se si definiscono cristiani, dobbiamo temerli ancora di più. La loro sensibilità morale e spirituale si è notevolmente affievolita ed è molto più facile che siano proprio loro a farvi scendere al loro livello anziché voi a elevare la qualità dei loro pensieri e del loro comportamento. MG 184.4
Sceglietevi degli amici che si attengono alle regole del decoro non solo a parole ma anche con i fatti. MG 185.1
Se desiderate onorare il nome di Dio, cercate di diventare amici di coloro che vi aiuteranno a tenere ben distinti nella vostra mente il sacro dal profano. Sceglietevi degli amici in grado di rafforzare in voi dei giusti principi per avere orizzonti più ampi, aspirazioni e pensieri più elevati. Fate in modo che i vostri pensieri e le vostre azioni mirino a conquistare la vita futura e la felicità eterna. — The Youth’s Instructor, 8 ottobre 1896. MG 185.2