“Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova del fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano”. 1 Pietro 4:12 VG 236.1
La nostra esperienza giornaliera con Cristo dovrebbe essere del più alto valore per noi. Dobbiamo svolgere un ruolo individuale al suo servizio. Il nostro benedetto Salvatore ci ha fatto. . . preziose promesse per incoraggiarci. Egli desidera che noi sappiamo che sta vigilando su di noi, e che ci farà sapere che cosa spera che noi facciamo. Se il nemico viene da noi alla mattina, o durante il giorno, molestandoci, ricordiamo queste preziose promesse e non permettiamogli d’irritarci. Ricordiamo che siamo rappresentanti di Cristo e che non dobbiamo, né in parole né in fatti, offenderci l’un l’altro. Voi pensate che non sorgerà nessuna tribolazione? Ci saranno certamente prove. Se non ci fossero, potreste rallegrarvi che non esiste alcun demonio capace di tentarvi. Ma avrete tentazioni fino alla fine dei tempi. Quindi, è necessario che vi manteniate in stretta relazione con Cristo. I suoi angeli sono incaricati di custodirvi. Sono stati designati come vostri guardiani. Se qualcuno dice qualcosa con l',intenzione di provocarvi, ricordate che in quel momento il silenzio è eloquenza. VG 236.2
Non rispondete come per prendervi una rivincita. È meglio non dire niente che parlare imprudentemente. Abbiamo già le nostre battaglie da combattere, benché il carattere di queste lotte possa variare secondo la nostra disposizione ed esperienza. VG 236.3
Ricordiamo che Gesù Cristo ha reso possibile che ci afferrassimo alla Divinità. Quando ci sentiamo eccessivamente afflitti, ricordiamo che c',è un angelo celeste al nostro fianco. Questo pensiero ci aiuterà a onorare Cristo, il quale ci diede la possibilità di diventare figli e figlie di Dio. A meno che stiamo costantemente in guardia, altrimenti saremo impreparati, e parleremo precipitosamente. VG 236.4
Allora diventerà impossibile per noi togliere l',impressione dalle menti di coloro ai quali abbiamo parlato, perché alcuni non desiderano disfarsi di tali impressioni. Sembra che si dilettino ad albergare il male. Non diamo nessuna occasione d’offesa, curiamo le nostre parole affinché siano in armonia con le istruzioni che il Salvatore ci ha dato. VG 236.5
Man mano che entriamo in contatto con temperamenti vari, troveremo indubbiamente grandi motivi per esprimerci con durezza. Ma in quei momenti ricordiamo che il silenzio è eloquenza. Se ci asteniamo dal prendere una rivalsa quando gli altri ci provocano, li sorprenderemo. E, se reiteratamente conserviamo la dignità davanti alla provocazione, essi comprenderanno che siamo relazionati col potere che viene dall’alto. VG 236.6
Questa condotta onora Dio, che diede il suo Figlio unigenito, affinché tutti quelli che credono in Lui non si perdano, ma abbiano vita eterna. VG 236.7
(Manoscritto 55, del 16 agosto 1909, “Insegnamenti dal Sermone sul Monte” meditazione in un culto mattutino tenutosi nel Sanatorio di Madison, Wisconsin) VG 236.8