L’ultima tentazione di Cristo fu la più seducente delle tre. Satana sapeva che la vita di Cristo doveva essere una vita di dolore, di disagio e di conflitti. Egli credeva di poter approfittare di questo fatto e corrompere l’integrità di Gesù. Ora, in questa ultima tentazione egli cercò di usare tutto il suo potere perché si doveva decidere il suo destino e chi doveva essere il vincitore. Pretendeva di dominare il mondo e si proclamò il principe delle potestà dell’aria. Satana, quindi, portò Gesù sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutti i regni e la loro gloria e disse: “Tutto questo io te lo darò, se prostrandoti tu mi adorerai”.(Matteo 4:8,9) MS1 233.4
Per un momento gli occhi di Gesù si posarono sulla gloria del mondo presentata davanti a lui, poi si voltò rifiutandosi di guardare questo spettacolo affascinante. Egli non voleva mettere a repentaglio la sua incrollabile integrità sprecando il tempo intrattenendosi col seduttore. MS1 234.1
Quando Satana gli richiese un omaggio, fu risvegliata l',indignazione divina di Cristo, Egli non poté più tollerare il comportamento blasfemo del demonio, e nemmeno di rimanere in sua presenza. A questo punto Cristo volle esercitare la Sua Divina autorità e comandò a Satana di desistere dicendo: MS1 234.2
“Vattene, Satana, poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto”.
Matteo 4:10 MS1 234.3
Nel suo orgoglio e nella sua arroganza, Satana aveva dichiarato che era il legittimo e permanente governante del mondo e il possessore di tutte le sue ricchezze e gloria, pretendeva l',omaggio di tutti quelli che vivevano in esso, come se lui avesse creato il mondo e tutte le cose ivi contenute. Ecco cosa disse Satana a Cristo: MS1 234.4
“Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio”.
Luca 4:6 MS1 234.5
Si sforzò di fare un patto speciale con Cristo, gli avrebbe reso immediatamente tutto quello che pretendeva come suo, se lui lo adorava. Questo insulto provocò in Gesù una profonda indignazione e quindi lo rimproverò e lo mandò via. (Matteo 4:10) Durante la prima tentazione, Satana si era illuso di aver saputo celare la sua vera identità, il suo carattere e i suoi proposito, pensando che Gesù non lo avrebbe riconosciuto come il capo ribelle caduto e che aveva vinto e espulso dal cielo. Le parole di congedo di Cristo “Vattene Satana”, rivelavano chiaramente che Egli lo aveva riconosciuto subito, compresi tutti gli artifici ingannevoli. Ma nonostante tutti i suoi sforzi, per lui fu un grande insuccesso. Satana sapeva che se Gesù sarebbe morto per redimere l’uomo, la sua potenza sarebbe finita e lui stesso sarebbe stato distrutto. Pertanto, egli studiò un piano per prevenire, questa sconfitta. Se il piano di redenzione fosse fallito, egli avrebbe conservato il regno di questo mondo, e lo avrebbe governato opponendosi al Dio del cielo. MS1 234.6
Il nemico esultava quando Gesù lasciò il cielo, la Sua gloria e il Suo potere. Egli credeva che finalmente il Figlio di Dio era sotto il suo potere. La tentazione della santa coppia avvenuta nell’Eden fu così facile, che lui sperò di poter vincere anche il Figlio di Dio con la sua astuzia e i suoi poteri satanici, e quindi salvare il suo regno. Se poteva indurre Gesù a separarsi dalla volontà del Padre come quando tentò Eva e Adamo, allora il suo obbiettivo era raggiunto. Nel momento in cui Gesù avesse riscattato la terra e i cieli con la Sua morte, tutto l’universo si sarebbe sottomesso a Lui. I propositi di Gesù erano fermi. Egli scelse di soffrire un’ignobile morte, e in conseguenza di questo sarebbe diventato il legittimo governante dei regni della terra per l’eternità. Anche Satana sarà dato nelle mani del Creatore per subire la morte eterna per mai più nuocere al Re dei cieli e ai suoi santi. MS1 234.7