Gesù disse al suo subdolo nemico: MS1 235.1
“Vattene, Satana, poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto”.
Matteo 4:10 MS1 235.2
Satana aveva chiesto al Signore di dargli evidenti prove che Egli era veramente il Figlio di Dio, e ora aveva la prova che aveva chiesto. Al comando divino di Cristo, egli dovette obbedire, e si ritirò da Lui in silenzio. Egli non aveva alcun potere che gli permettesse di resistere al rifiuto perentorio, e fu costretto, senza una parola, a desistere immediatamente e a lasciare il Redentore del mondo. L’odioso Satana si ritirò. La lotta era terminata. Dopo un’immensa sofferenza, la vittoria di Cristo nel deserto fu così completa come il fallimento di Adamo. E per un po’ di tempo rimase libero dall’odiosa presenza del Suo avversario e dalle sue legioni di angeli. MS1 235.3
Dopo che Satana concluse le sue tentazioni, egli si ritirò da Gesù per un certo periodo. Il nemico era stato vinto, ma il conflitto era stato lungo ed eccessivamente angoscioso. Cristo si sentiva esausto e molto provato, e quindi cadde a terra svenuto. Gli angeli celesti, che si erano inchinati davanti a Lui nelle coorti reali e che avevano osservato il loro amato Comandante con intenso e doloroso interesse, e che con ammirazione erano stati testimoni della terribile lotta che aveva sostenuto con Satana, vennero e Lo servirono. Essi gli prepararono del cibo, affinché il Redentore riprendesse le forze. Gli angeli erano pieni di ammirazione e timorosa riverenza vedendo il Salvatore sofferente a causa dell’uomo. Colui che era uguale a Dio nelle coorti celesti, era davanti a loro dimagrito a causa del prolungato digiuno. Solitario e isolato, fu perseguitato dal capo ribelle che era stato espulso dal cielo. Gesù per poter salvare l’uomo subì una prova molto penosa e dura. La lotta contro il potere delle tenebre fu lunga, intensa e opprimente per la natura umana di Cristo nella sua debolezza e dolorosa condizione. Gli angeli portarono a Gesù messaggi d’amore e di conforto da parte del Padre, nonché la sicurezza che tutto il cielo trionfava nella vittoria piena e completa che Egli aveva guadagnato in favore dell’uomo. MS1 235.4
Il prezzo della redenzione per il genere umano non sarà mai compreso pienamente finché i redenti saranno intorno al trono di Dio col loro Redentore. E poiché gli uomini avranno la capacità di apprezzare il valore della loro condizione immortale e la ricompensa eterna, loderanno l’Agnello con un canto di vittoria: MS1 235.5
“Degno è l',Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l',onore, la gloria e la lode”.
Apocalisse 5:12 MS1 236.1
“E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: “A colui che siede sul trono, e all',Agnello, siano la lode, l',onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli”.
Apocalisse 5:13 MS1 236.2
Anche se Satana non era riuscito nel suo intento, egli non aveva rinunciato alla speranza che col tempo avrebbe potuto avere più successo. Egli aspettava solo il momento propizio d’intervenire durante il ministero di Gesù. Il nemico tracciò i suoi piani per accecare l’intelletto dei giudei, il popolo prescelto da Dio, affinché non riconoscessero in Cristo il Redentore del mondo. Egli sapeva di poter riempire i loro cuori con l’invidia, con la gelosia e con l’odio contro il Figlio di Dio, in modo che non lo avrebbero mai accettato, inoltre, egli voleva rendere la vita di Cristo la più amara possibile. MS1 236.3