È impossibile per l’uomo salvarsi da solo. Riguardo a questo può ingannarsi, ma non può salvare sé stesso. Solo la giustizia di Cristo è indispensabile per la sua salvezza, e questo è un dono di Dio. È un abito nuziale nel quale possiamo presentarci come ospiti benvenuti alla cena dell’Agnello. Lasciate che la fede in Cristo, Colui che è la Luce del mondo, vi trasformi senza indugio in una nuova creatura. MS1 275.1
Cristo è chiamato “L’Eterno nostra Giustizia”, e attraverso la fede, ognuno di noi dovrebbe dire: “Il Signore è la mia giustizia”. Quando la nostra fede si afferra a questo dono di Dio, le nostre labbra benediranno Iddio e saremo in grado di dire agli altri: MS1 275.2
“Ecco l',Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo”!
Giovanni 1:29 MS1 275.3
Allora potremo parlare ai perduti, riguardo il piano di salvezza, e dirgli che il mondo è sommerso dalla maledizione del peccato, ma il Signore ha presentato una condizione di misericordia al peccatore caduto e senza speranza, e ha rivelato il valore e il significato della sua grazia. La grazia è un favore immeritato. Gli angeli che non conoscono il peccato, non possono immaginare il significato della grazia nei loro confronti; ma il nostro stato peccaminoso richiede il dono della grazia di un Dio misericordioso. Fu la grazia che inviò il nostro Salvatore a cercarci, quando eravamo pellegrini, per riportarci all’ovile. MS1 275.4
Avete quel sentimento di necessità e dipendenza nella vostra anima? Avete fame e sete di giustizia? Se è così, allora Cristo sta lavorando nel vostro cuore, creando quel sentimento di bisogno, affinché sia cercato, e mediante il suo Santo Spirito possa fare per voi le cose che è impossibile fare da sé stessi, perché voi da soli non potete fare niente. Il Signore non specifica le condizioni, con l’eccezione che abbiamo fame della Sua misericordia, e desideriamo i Suoi consigli, e aneliamo il Suo amore. “Chiedete”! Se chiedete, ciò vuol dire che vi occorre qualcosa, e se chiedete con fede, allora riceverete. Il Signore ha impegnato la Sua Parola, per cui non può fallire. Colui che sente e riconosce di essere colpevole, è un motivo sufficiente per chiedere la misericordia e la compassione divina. L’unica condizione per potersi presentare davanti a Dio non è quella di essere santi, ma di chiedergli di lavarci da qualsiasi peccato e di essere purificati da ogni iniquità. Allora perché aspettare ancora? Perché non accettare letteralmente la promessa di Dio e dire: MS1 275.5
“Eccomi Signore, io mi do a Te, questo è tutto ciò che posso fare”? MS1 276.1
Se Satana si presenta per proiettare la sua ombra tra noi e Dio, accusandoci di peccato, tentandoci nel diffidare di Dio, di dubitare della sua misericordia, allora dite: MS1 276.2
“Io non posso permettere che la mia debolezza mi separi da Dio, perché Lui è la mia forza. I miei peccati che sono molti, li lascio ai piedi di Gesù, il mio divino Sostituto e Sacrificio. MS1 276.3
“Nelle mie mani non porto nulla
Ma mi aggrappo semplicemente alla croce”. MS1 276.4
Nessun uomo può guardare a sé stesso e trovare qualcosa nel proprio carattere che lo raccomandi davanti a Dio e assicuri la sua accettazione. Solo attraverso Gesù, il peccatore può trovare accesso presso Dio. Cristo è l’unico e solo nostro Redentore, Avvocato e Mediatore. In Lui abbiamo la speranza, il perdono, la pace e la giustizia. In virtù del sangue di Cristo, l’anima ferita dal peccato può essere restaurata a salvezza. Cristo è il profumo, è l’incenso sacro che fa accettare le nostre richieste davanti al Padre. Pertanto possiamo dire: MS1 276.5
“Così qual sono — pien di peccato,
ma per il tuo sangue — che mi ha lavato,
e per l’invito — fatto al cor mio,
O Agnello di Dio — io vengo a Te”. MS1 276.6
Venire a Cristo non richiede un duro sforzo mentale e agonia, ma semplicemente accettando i termini di salvezza che Dio ha promesso nella sua Parola. Le benedizioni sono gratuite per tutti. MS1 276.7
L',invito di Dio lo possiamo leggere in Isaia 55:1,2 MS1 276.8
“Voi tutti che siete assetati, venite alle acque; e voi che non avete danari, venite, comperate, e mangiate; venite, dico, comperate, senza danari, e senza prezzo, vino, e latte. Perché spendete denari in ciò che non è pane, e la vostra fatica in ciò che non può saziare? Ascoltatemi pure, e voi mangerete del buono, e l',anima vostra godrà del grasso”. MS1 276.9