Venite, cercate e troverete. La dispensa è aperta, è piena ed è libera. Venite con cuore umile, senza pensare che siete obbligati a fare alcuna opera buona per meritare la grazia di Dio, o che è necessario fare qualche miglioria in noi prima di poter venire a Cristo. MS1 277.1
Tutti noi siamo impotenti a fare il bene, e quindi non possiamo migliorare la nostra condizione da soli. Fuori di Cristo non abbiamo alcun merito, nessuna giustizia. La nostra peccaminosità, la nostra debolezza, la nostra imperfezione umana rende impossibile la nostra presenza davanti a Dio a meno che siamo rivestiti della giustizia immacolata di Cristo. MS1 277.2
In Lui solo possiamo trovare la giustizia. Dunque, nel nome che è al di sopra d’ogni nome, il nome dato agli uomini solo in base al quale possiamo essere salvati e rivendicare la promessa di Dio, dicendo: “Signore, perdona il mio peccato, ho messo le mie mani nelle tue mani per chiedere aiuto, altrimenti perirò. Ora io credo in Te”. MS1 277.3
Il Salvatore dice al peccatore pentito: MS1 277.4
“Io sono la Via, la Verità, e la Vita; niuno viene al Padre se non per me”. (Giovanni 14:6) “…ed io non caccerò fuori colui che viene a me”. Giovanni 6:37 “Io sono la tua salvezza”. (Salmo 35:3) MS1 277.5
Se rispondiamo all’invito di Cristo e ci uniremo a Lui, allora manifesteremo la fede salvifica. Parlare della religione in modo casuale, pregare per le benedizioni spirituali senza un reale coinvolgimento della vera fede, vale davvero poco. Quando la folla premeva contro Gesù, non ha saputo percepire alcuna forza vitale dal contatto con Lui; ma quando una povera e sofferente donna, che per dodici anni soffriva molto per la sua infermità, il suo grande bisogno la spinse a sfiorare l’orlo della veste di Gesù, e fu guarita istantaneamente. Essa sentì la virtù curativa di Cristo, perché in lei c’era una fede viva, una fede vera. Il suo tocco era il tocco della fede, e Cristo riconobbe immediatamente questo tocco. Sapeva che da lui era uscito un potere e volgendosi alla folla chiese: MS1 277.6
“Chi m',ha toccato?”.
Luca 8:45 MS1 277.7
I discepoli sorpresi da tale domanda risposero: MS1 277.8
“Maestro, le folle ti stringono e ti opprimono e tu dici: Chi mi ha toccato?” MS1 277.9
Ma Gesù disse: MS1 277.10
“Qualcuno mi ha toccato perché ho sentito che una potenza è uscita da me” MS1 277.11
Allora la donna vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante e, gettandosi ai suoi piedi, gli dichiarò in presenza di tutto il popolo per quale motivo lo aveva toccato e come era stata guarita all’istante. MS1 278.1
E Lui gli disse: MS1 278.2
“Figliuola, la tua fede t',ha salvata; vattene in pace”.
Luca 8:45-48 MS1 278.3
La fede che serve per metterci in contatto vitale con Cristo esprime da parte nostra la dipendenza perfetta e la totale consacrazione a Cristo. Questa fede opera attraverso l’amore e purifica l’anima. Nella vita del seguace di Cristo opera la vera obbedienza ai comandamenti di Dio, quindi l’amore verso Dio e verso gli uomini saranno il risultato della relazione vitale con Cristo. MS1 278.4
“Or voi non siete nella carne ma nello spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi; ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, egli non è di lui”.
Romani 8:9 MS1 278.5
Gesù ci dice: MS1 278.6
“Io sono la vite, voi siete i tralci.”.
Giovanni 15:5 MS1 278.7
Possiamo concepire una relazione più intima di quella che questo implica? Le fibre del ramo sono identiche a quelle della vite. Il nutrimento che proviene dal tronco e che porta la vita e la forza ai rami è costante, senza ostacoli. La radice invia il nutrimento attraverso i rami. Simile rapporto sarà tra noi e Cristo se rimaniamo con Lui e ci nutriremo da Lui. Questa relazione tra Cristo e noi può essere stabilita soltanto attraverso la fede. MS1 278.8
“Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi s',accosta a Dio deve credere ch',Egli è, e che è il rimuneratore di quelli che lo cercano”.
Ebrei 11:6 MS1 278.9
È la fede quella che ci collega con la potenza del cielo e ci dà la forza per affrontare le potenze delle tenebre. MS1 278.10
“Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede”.
1 Giovanni 5:4 MS1 278.11
La fede familiarizza l’anima con l’esistenza e la presenza di Dio e, vivendo completamente per la gloria di Dio, ci sarà sempre più facile discernere la bellezza del Suo carattere, e l’eccellenza della Sua grazia. Grazie al potere spirituale, le nostre anime si irrobustiranno, perché respireranno l’atmosfera del cielo, e ci renderemo conto che Dio è al nostro fianco. MS1 278.12
Contemplando Colui che è il Capo tra diecimila e dove tutto è stupendo, ci eleveremo al di sopra del mondo, e nel contemplarlo saremo trasformati a Sua immagine. MS1 279.1