La giustizia esige che il peccato non debba essere semplicemente perdonato, ma deve essere eseguita la pena di morte. Il Signore, donando in sacrificio il suo Unigenito Figlio, compì entrambe le richieste. Morendo al posto dell’uomo, Cristo ha esaurito il castigo e ha dispensato il perdono. A causa del peccato l’uomo è stato allontanato da Dio. La sua anima è paralizzata dalle macchinazioni di Satana, l’autore del peccato. Egli è incapace di comprendere il peccato, incapace di apprezzare e di appropriarsi della natura divina. Nel suo cuore non c’è il desiderio naturale di avere le cose divine, anche se le avesse a portata di mano. Il potere seduttore di Satana è su di lui. Tutti i suoi geniali sotterfugi sono presentati alla sua mente per annullare ogni buona azione. Ogni facoltà e potere dato da Dio è usato come arma contro il divino Benefattore. Così, anche se il Benefattore lo ama, Egli non può impartirgli i doni e le benedizioni che vuole conferirgli. MS1 283.1
Ma Dio non può essere sconfitto da Satana. Egli ha mandato nel mondo il Suo Figlio, affinché la Sua umanità unita alla divinità potesse elevare l’uomo nella scala morale davanti a Dio. MS1 283.2
Non c’è altra via per la salvezza dell’uomo. “Senza di me — dice Gesù — non potete far nulla”. (Giovanni 15:5) Solo attraverso Cristo, la sorgente della vita può rivitalizzare la natura umana, può trasformare i suoi gusti, e permettere ai suoi affetti di scorrere verso il cielo. Mediante l’unione della natura divina con quella umana, Cristo può illuminare l’intendimento e infondere la sua potenza di vita all’anima morta nelle colpe e nei peccati. MS1 283.3
Quando la mente è rivolta alla croce del Calvario, essendo imperfetta si limita a vedere e a discernere la vergogna della croce. Perché Cristo è morto? In conseguenza al peccato! Che cos’è il peccato? La trasgressione della legge! Grazie alla legge i nostri occhi sono aperti per vedere il carattere del peccato. La legge è stata violata, ma essa non può perdonare il colpevole. Il compito della punizione e della condanna appartiene al nostro Maestro. Dove si può trovare il rimedio? La legge ci porta a Cristo, Colui che è stato appeso sulla croce, affinché ci fosse impartita la Sua giustizia per poi essere presentati davanti a suo Padre nel suo perfetto carattere. MS1 283.4
La morte di Cristo sulla croce non attira gli uomini solo al pentimento verso Dio, (quindi, Dio fa in modo che il peccatore si penta e poi viene perdonato) ma Egli soddisfa la giustizia, e in più offre sé stesso come espiazione. Il Suo sangue, il Suo corpo straziato, appagarono le richieste della legge violata a causa del peccato. Soffrì nella carne affinché col suo corpo schiacciato e straziato potesse coprire il peccatore indifeso. La vittoria della croce ha spezzato per sempre il potere accusatore di Satana. L’accusatore dell’universo è stato messo a tacere. La posizione di Satana nel cielo era importante, perché egli era accanto al Figlio di Dio. Era il primo tra gli angeli. Ma il potere dell’Eterno fu disonorato, ed Egli non poté mostrare il nemico nella sua vera luce e mettere tutto il cielo in armonia con Dio facendolo sparire con le sue malvagie influenze. Il potere di Satana era in aumento, e il male non fu riconosciuto subito. Questo potere era mortale per l’universo, quindi per la sicurezza dei mondi e del governo dei cieli, era necessario che si sviluppasse e si rivelasse nel suo vero carattere. MS1 284.1