Arrendersi a Satana LTI 164.6
L’uomo che si arrende alle tentazioni di Satana e si lascia dominare dall’intemperanza, pone le sue facoltà superiori in sottomissione agli appetiti e alle passioni animali, e quando queste guadagnano un’influenza, l’essere umano che è stato creato un poco minore LTI 164.7
degli angeli, con facoltà passibili della più alta cura, si sottomette al dominio di Satana. Ed egli ha un facile accesso in coloro che sono schiavi dell’appetito. Mediante l’intemperanza alcuni sacrificano la metà, altri due terzi delle loro facoltà fisiche, mentali e morali e diventano giocattoli nelle mani del nemico. LTI 165.1
Coloro che dovrebbero avere una mente chiara per saper discernere gli inganni di Satana, devono mantenere i loro appetiti sotto il controllo della coscienza e della ragione. L’azione morale e vigorosa delle facoltà superiori della mente è essenziale per il perfezionamento del carattere cristiano. La forza o la debolezza della mente ha molto a che fare con la nostra utilità in questo mondo e con la nostra salvezza finale. LTI 165.2
L’ignoranza che è prevalsa nei confronti della Legge di Dio concernente la nostra natura fisica, è deplorevole. L’intemperanza di qualsiasi tipo è una violazione delle leggi del nostro essere. Spesso, l’imbecillità prevale in misura spaventosa. Il peccato diventa attraente quando è coperto dalla luce che Satana getta su di esso, e lui si sente molto compiaciuto quando può mantenere il mondo cristiano nelle sue abitudini quotidiane sotto la tirannia dell’abitudine, come i pagani, e permettere che l’appetito li governi. LTI 165.3
La forza del corpo e dell’intelletto sacrificate LTI 165.4
Se gli uomini e le donne intelligenti hanno le loro facoltà morali offuscate dall’intemperanza di qualsiasi genere, la loro salute in generale viene indebolita. Satana sta trascinando costantemente la gente dalla luce salvifica alle abitudini e alle mode che non rispettano la salute fisica, mentale e morale. Il grande nemico sa che quando l’appetito e la passione predominano, la salute del corpo e la forza dell’intelletto sono sacrificate sull’altare della compiacenza, e l’uomo è portato a una rapida rovina. Se l’intelletto illuminato mantiene le redini, dominando le tendenze animali, mantenendole sottomesse alle facoltà morali, Satana sa bene che il suo potere di vincere con le sue tentazioni è vano. LTI 165.5
Lottare contro le richieste della moda LTI 166.1
Ai nostri giorni, la gente parla dell’età oscura, e si vanta del progresso. Tuttavia, in questo progresso la malvagità e il crimine non diminuiscono. Deploriamo la mancanza di semplicità naturale e l’incremento dell’ostentazione artificiale. Salute, forza, bellezza e lunga vita, che furono comuni nella cosiddetta “Età oscura”, oggi sono rare. Quasi tutto ciò che è desiderabile è sacrificato per soddisfare le richieste della vita e della moda. LTI 166.2
Una gran parte del mondo cristiano non ha il diritto di chiamarsi con questo nome. Le loro abitudini, il lusso smisurato e il trattamento dei loro corpi, sono una violazione della legge fisica sono in contrasto con gl’insegnamenti biblici. Nel corso della vita, predispongono da sé stessi sofferenza e debolezza mentale e morale. LTI 166.3
Attraverso queste astuzie e sotto molti aspetti, Satana ha fatto della vita domestica un’esistenza di attenti e complicati pesi al fine di soddisfare le esigenze della moda. Il suo scopo è di mantenere le menti occupate sulle cose di questa vita, anziché su temi spirituali. LTI 166.4
L’intemperanza nel mangiare e nel vestire ha così assorbito le menti del mondo cristiano che non c’è tempo per essere saggi riguardo le leggi dell’essere che devono essere ubbidite. Professare il nome di Cristo è poco importante se la vita non corrisponde alla volontà di Dio rivelata nella Sua Parola. LTI 166.5
Quando la santificazione è impossibile LTI 166.6
Una gran parte di tutte le debolezze che affliggono la famiglia umana, sono il risultato delle proprie abitudini errate, a causa dell’ignoranza intenzionale o del disprezzo per la luce che Dio ha dato riguardo le leggi dell’essere. Non è possibile glorificare Dio mentre viviamo violando le leggi della vita. Il cuore non può mantenere la consacrazione se al contempo continua a vivere nell’intemperanza. Un corpo malato e un intelletto disordinato, a LTI 166.7
causa di una continua compiacenza in una concupiscenza dannosa, rende impossibile la santificazione del corpo e dello spirito. LTI 167.1
L’apostolo Paolo comprese l’importanza di una condizione salutare del corpo per ottenere la perfezione del carattere cristiano. Egli dice: Io disciplino il mio corpo e lo riduco in servitù perché dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato. (1 Corinzi 9:27) LTI 167.2
Redemption; or Temptation of Christ, pp. 57-62 LTI 167.3
Le abitudini, i gusti e le inclinazioni devono essere educate LTI 167.4
Agli occhi di Dio nulla può essere più offensivo dell’abuso dei doni che Egli ci ha elargito per essere usati al suo servizio. Nella Sua Parola sta scritto: Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun'altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio. (1 Corinzi 10: 31-33) LTI 167.5
In ogni opera importante ci sono momenti di crisi, in cui si presume che coloro che sono relazionati con l’opera abbiano una mente chiara. Come Paolo, dobbiamo avere degli uomini che si rendano conto dell’importanza di praticare la temperanza in tutte le cose. C’è molto lavoro da fare per il nostro Maestro. I nostri gusti, le nostre abitudini e le nostre inclinazioni devono essere educati in armonia con le leggi della vita e della salute. In questo modo possiamo assicurarci la miglior condizione fisica e avere chiarezza mentale per discernere tra il male e il bene. LTI 167.6
L’intemperanza di qualsiasi genere intorpidisce gli organi percettivi e indebolisce il potere nervoso del cervello, cosicché le cose eterne non sono apprezzate, ma sono poste al livello delle cose comuni. Le facoltà superiori della mente, destinate per nobili propositi, sono sottomessi alle passioni più vili. Se le abitudini fisiche non sono corrette, le facoltà mentali e morali non possono essere vigorose, perché esiste una grande simpatia tra ciò che è fisico e ciò che è morale. L’apostolo Pietro ci avverte: Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dai desideri della carne che guerreggiano contro l'anima. (1 Pietro 2:11) LTI 167.7
Interessi superiori in pericolo LTI 168.1
La Parola di Dio ci avverte che se non ci asteniamo dalle concupiscenze carnali, la natura fisica entrerà in conflitto con lo spirito. L’indulgenza concupiscente entrerà in conflitto con la salute e la pace. Vi sarà una lotta tra gli attributi superiori e quelli inferiori dell’uomo. Le inclinazioni più basse, forti e attive, opprimeranno l’anima. I più alti interessi dell’essere sono messi in pericolo a causa dell’indulgenza di un appetito non santificato. LTI 168.2
Signs of the Times, 27 Gennaio 1909 LTI 168.3
La lezione per gli avventisti del 7° giorno LTI 168.4
Il caso dei figli di Aronne fu registrato a beneficio del popolo di Dio, e dovrebbe insegnare a coloro che si stanno preparando per la seconda venuta di Cristo che l’indulgenza di un appetito depravato distrugge la sensibilità dell’anima e colpisce il potere di raziocinio che Dio ha dato all’uomo, e le cose spirituali e sante perdono la loro sacralità. La disubbidienza sembra essere più piacevole dello sforzo di rinunciare al peccato. LTI 168.5
Signs of the Times, 8 Luglio 1880 LTI 168.6
Vincere ogni pratica malsana LTI 168.7
I principi della temperanza sono di vasta portata; e esiste il pericolo che quelli che hanno ricevuto una grande luce su questo argomento falliscano nell’apprezzare questa grande luce. Dio vuole che il suo popolo che vive in questi ultimi giorni, vinca ogni pratica malsana, presentando i propri corpi come sacrificio vivente, santo, e gradito a Lui, che possa ottenere la vittoria e occupare un posto a destra del trono di Dio. È nostro dovere prendere in mano la nostra vita e lottare, mettere la nostra mente, la nostra volontà e i nostri gusti in conformità con le richieste del nostro Creatore. Solo la grazia di Dio può permetterci di fare questo. Con la Sua potenza le nostre vite possono essere in armonia coi giusti principi. Noi LTI 168.8
raccoglieremo ciò che abbiamo seminato, e solamente coloro che si sottomettono alla volontà di Dio, sono veramente saggi. LTI 169.1
Lettera 69, 1896 LTI 169.2
Controllati da una coscienza illuminata LTI 169.3
Se i cristiani mettessero tutti i loro appetiti e le loro passioni sotto il controllo di una coscienza illuminata, considerando che l’ubbidienza alle leggi che governano la vita e la salute sono un obbligo che devono a Dio e al loro prossimo, avranno la benedizione del vigore fisico e mentale. Avranno il potere morale di arruolarsi nella guerra contro Satana; e nel nome di Colui che vinse in loro favore, saranno più che vincitori essi stessi. LTI 169.4
Christian Temperance and Bible Hygiene, pp. 39, 40 LTI 169.5
Perché molti cadranno LTI 169.6
Noi desideriamo, che le nostre sorelle che hanno abitudini sbagliate, possano abbandonarle per unirsi nell’opera della riforma. La ragione per cui molti dei nostri cadranno nel tempo di prova, poggia sulla trascuratezza della temperanza e nella compiacenza dell’appetito. Mosè predicò molto su quest’argomento. La ragione per cui il popolo non entrò nella terra promessa si doveva alla ripetuta indulgenza dell’appetito. Nove volte su dieci le abitudini tra i bambini di oggi è causata dall’intemperanza nel mangiare e bere. Adamo ed Eva persero l’Eden per la stessa ragione: l’indulgenza dell’appetito, e noi potremo guadagnarlo di nuovo solamente se ci riformeremo. LTI 169.7
Review and Herald, 21 Ottobre 1884 LTI 169.8
“Correte affinché lo otteniate”(1 Corinzi 9:24) LTI 169.9
Abbiamo la possibilità di ottenere preziose vittorie. I vincitori di questa gara contro l’appetito e contro ogni concupiscenza mondana, riceveranno la corona della vita che non appassisce. LTI 169.10
Beata è la dimora in quella città le cui porte sono di perle e le cui fondamenta sono di pietre preziose. Non vale la pena lottare per questo premio? Non vale la pena ogni sforzo che possiamo fare? Allora corriamo per ottenerlo. LTI 170.1
Signs of the Times, 1 Settembre 1887 LTI 170.2