L’intemperanza inizia sulle nostre tavole LTI 176.1
Molte madri che deplorano l’intemperanza che esiste ovunque, non riflettono abbastanza per vederne la causa. Molto spesso si trova proprio nelle loro case. Più di una madre, nonostante sia tra quelle che professano di essere cristiane, giornalmente mettono davanti alla loro famiglia alimenti eccessivi e molto conditi che tentano l'appetito e stimolano a mangiare troppo. LTI 176.2
Christian Temperance and Bible Hygiene, pp. 75, 76 LTI 176.3
Quando questo uso si prolunga, gli organi dell'apparato digerente si indeboliscono e quindi gli alimenti ingeriti non soddisfano più l'appetito. Si vengono a creare condizioni sfavorevoli alla salute e si cerca un'alimentazione sempre più stimolante. Il té, il caffè, la carne provocano un effetto immediato e sotto l'azione di questi veleni e tossine il sistema nervoso è eccitato e, in alcuni casi, le capacità cerebrali sembrano apparentemente rafforzate e l'immaginazione più vivace. Siccome questi stimolanti provocano momentaneamente risultati così piacevoli, molti ne deducono di averne un assoluto bisogno e continuano a usarli… L'appetito si abitua a desiderare qualcosa di sempre più forte, per alimentare il desiderio di una piacevole eccitazione. Così, a poco a poco, l'indulgenza diventa un'abitudine e si prova un'esigenza sempre maggiore di stimoli più forti come tabacco, vino, liquori. LTI 176.4
Testimonies , vol. 3, pp. 487,488 LTI 176.5
Semplicità nel preparare cibi sani LTI 176.6
Ogni madre dovrebbe preparare con cura la mensa, e non permettere che su di essa si trovi la minima cosa che potrebbe gettare le basi di abitudini intemperanti. Il cibo deve essere preparato nel modo più semplice possibile, privo di condimenti e spezie, e anche di una quantità eccessiva di sale. LTI 176.7
Voi genitori, che avete a cuore il bene dei vostri figli, e che volete vederli crescere con gusti e appetiti non pervertiti, dovete sollecitare e perseverare contro i sentimenti e le pratiche popolari. Se volete che i vostri figli possano essere utili su questa terra e ricevere la ricompensa eterna nel regno di gloria, è necessario insegnare loro a ubbidire alle leggi di Dio, manifestate nella natura come nella rivelazione, anziché seguire le usanze del mondo. Lo sforzo coscienzioso, la preghiera e la fede, quando sono uniti a un corretto esempio non saranno infruttiferi. Presentate i vostri figli a Dio con fede, e cercate di influenzare le loro menti suscettibili con un senso di obbedienza verso il loro Padre celeste. Tutto questo richiederà lezione su lezione, precetto su precetto, un poco qui e un poco là. LTI 177.1
Review and Herald, 6 Novembre 1883. LTI 177.2
Deplorevole ignoranza della maggior parte delle madri LTI 177.3
Neppure la metà delle madri sanno come cucinare o quale cibo è più adeguato per i loro bambini. Mettono davanti ai loro figli nervosi queste ricche sostanze che provocano dei bruciori in gola e in tutto il tratto fino ad arrivare alle tenere mucose dello stomaco, trasformandolo in un deposito ardente, e così non riconoscono il cibo sano. Col tempo i bambini cominceranno a fare capricci a tavola rifiutandosi di mangiare o quello o quell’altro cibo. Arrivando a pretendere e a controllare, ottenendo quello che vogliono, sia per il loro bene e no. LTI 177.4
Vorrei dare a queste madri il seguente consiglio: non date da mangiare a questi bambini o giovani almeno per tre giorni, finché non sono abbastanza affamati da godere quel cibo che gli viene offerto. Io rischierei che soffrissero la fame. Personalmente, non ho mai messo sulla mia tavola degli alimenti che non avrei permesso ai miei figli di mangiare. Mettevo davanti a loro quello che io stessa mangiavo. I figli dovrebbero mangiare il cibo offertogli senza chiedere altre cose che non sono sulla tavola. LTI 177.5
Non si deve mai assecondare l’appetito dei nostri figli offrendo loro dei cibi troppo conditi. LTI 178.1
Manuscript 3, 1888 LTI 178.2
Preparare la via dell’intemperanza LTI 178.3
Sulle tavole del nostro popolo nord-americano non mancano i liquori o vino, cose che fanno ubriacare. LTI 178.4
Testimonies, vol. 3, p. 563 LTI 178.5
Coloro che credono nella verità presente, dovrebbero rifiutare di bere tè o caffè, perché eccitano il desiderio di stimolanti più forti. Essi dovrebbero rifiutare di mangiare carne, perché anche quest’alimento suscita il desiderio per le bevande forti. Cibo sano, preparato con gusto e abilità, dovrebbe essere la nostra alimentazione di oggi. LTI 178.6
Evangelism, p. 265 LTI 178.7
La carne è uno stimolante LTI 178.8
I risultati immediati del mangiare carne si possono manifestare come un apparente vigore dell’organismo, ma questo non è una ragione affinché la si consideri il migliore ingrediente della dieta. L’uso moderato del brandy avrà lo stesso effetto momentaneo, ma quando il suo influsso eccitante sparisce, rimane soltanto un senso di languore e debolezza. Coloro che si nutrono con un cibo semplice e nutriente, ma che non è stimolante nei suoi effetti, possono sopportare più sforzi nel lavoro per lunghi mesi o perfino anni, rispetto a quelli che usano la carne e i liquori. Coloro che lavorano all’aria aperta, sentiranno meno danni dovute all’uso di carne rispetto a quelli che hanno abitudini sedentarie. Il sole e l’aria è un ottimo aiuto per la digestione perché contrastano l’effetto di abitudini sbagliate nel mangiare e bere. LTI 178.9
Gli effetti provocati da stimolanti LTI 179.1
Tutti gli stimolanti accelerano troppo l’organismo umano, e anche se per un certo tempo sembra accrescere l’attività e il vigore, in proporzione all’influsso irritante impiegato, sopraviene una reazione; seguirà una debolezza proporzionata al grado di eccitazione antinaturale che si è prodotta. Quando questa debolezza si fa sentire, il corpo richiama il bisogno di stimolanti per tonificare il sistema e ottenere un immediato sollievo da questa sgradevole languidezza. Gradualmente la natura si abitua a dipendere da questo rimedio ripetuto con frequenza, finché le loro facoltà sono indebolite per essere spesso stimolate con un’azione innaturale. LTI 179.2
Tutte le persone dovrebbero conoscere le leggi del loro essere. Come vivere, come regolare il lavoro, e come mangiare e bere per mantenere il loro corpo in salute, questo tema dovrebbe essere un importante soggetto di studio. LTI 179.3
Il modo di vivere semplice e naturale previene malattie ed epidemie. Se le nostre abitudini sono corrette, il nostro sistema non sarà indebolito da un’azione innaturale. La natura provvederà a tutti gli stimoli di cui abbiamo bisogno. LTI 179.4
L’appetito - una guida poco sicura LTI 179.5
La regola che alcuni raccomandano è mangiare ogni volta quando si ha una sensazione di fame, finché non si è soddisfatti. Questo modo di nutrirsi porta alle malattie e ad altri numerosi disturbi. Attualmente l’appetito non è naturale, per cui non può essere un corretto indice delle necessità dell’organismo. E’ stato viziato e mal diretto fino ad arrivare alla morbosità, e non può essere una guida sicura. La natura è stata abusata e i suoi sforzi sono stati vanificati da cattive abitudini e dalla compiacenza nella peccaminosa gratificazione dei sensi, fino a quando il gusto e l’appetito sono stati pervertiti. LTI 179.6
Il forte desiderio per la carne è innaturale. All’inizio non era così. L’appetito per la carne è stato creato e sviluppato dall’uomo. Il nostro Creatore ci ha fornito verdure, cereali e frutta, tutti gli elementi nutritivi necessari per la salute e il vigore. La carne non faceva parte degli alimenti di Adamo ed Eva prima della loro caduta. Se la frutta, i legumi, e i cereali non sono sufficienti a soddisfare i bisogni dell’uomo, allora il Creatore ha fatto un errore nel darli ad Adamo…. LTI 180.1
Affinché Israele potesse preservare la forza fisica e morale LTI 180.2
Dio non sottrasse la carne dall’alimentazione degli Ebrei nel deserto semplicemente per mostrare la sua autorità, ma per il loro bene, e perché potessero preservare la loro forza fisica e morale. Egli sapeva che l’uso dell’alimento animale avrebbe fortificato le passioni animali e indebolito l’intelletto. Sapeva pure che la gratificazione dell’appetito degli Ebrei mediante la carne, avrebbe indebolito le loro facoltà morali e avrebbe aumentato la loro irritabilità così tanto che il popolo sarebbe diventato ribelle, avrebbe perso l’alto senso dei suoi obblighi morali e infine si sarebbero rifiutati di essere controllati dalle sagge leggi dell’Eterno. La violenza e la ribellione avrebbero continuato ad esistere tra loro, rendendo così impossibile mantenere la loro purezza e la felicità nella terra di Canaan. Il Signore sapeva ciò che era meglio per i figli d’Israele, quindi decise di privarli della carne. LTI 180.3
Tuttavia Satana non cessò di tentarli; con la scusa che la legge di Dio era ingiusta e crudele. Gli fece desiderare le cose proibite perché vide che mediante la compiacenza dell’appetito pervertito avrebbero avuto una mente carnale e quindi più facili a seguire la sua volontà; perché i loro organi inferiori sarebbero stati fortificati, mentre le facoltà intellettuali e morali indebolite. LTI 180.4
Satana non è un inesperto nell’abilità di distruggere le anime. Egli sa bene che se riesce a condurre gli uomini e le donne ad LTI 180.5
abitudini sbagliate nel bere e nel mangiare, può guadagnare il dominio delle loro menti e il controllo sulle loro passioni inferiori. In principio, l’uomo mangiava i frutti della terra, ma il peccato ha portato gli uomini a consumare la carne di animali morti come alimento. Questa dieta agisce direttamente contro lo spirito del vero perfezionamento e la purezza morale. La sostanza di ciò che passa nello stomaco, in seguito passa nella circolazione per essere assimilata nel sangue e nella carne. LTI 181.1
Il Signore chiede al Suo popolo di essere temperante in ogni cosa. L’esempio di Cristo durante il Suo lungo digiuno nel deserto, dovrebbe insegnare a tutti i Suoi seguaci a respingere Satana quando si avvicina sotto le spoglie dell’appetito. Gli stessi seguaci, possono avere un’influenza positiva per riformare coloro che sono stati sviati dall’indulgenza, e hanno perso il potere morale per vincere la debolezza e il peccato che hanno preso possesso di loro. Così i cristiani possono assicurarsi salute e felicità in una vita pura e ben ordinata, e con una mente chiara e senza macchia davanti a Dio. LTI 181.2
Signs of the Times, 6 Gennaio 1876 LTI 181.3
Riforma per un nuovo convertito LTI 181.4
Quando il messaggio giunge a coloro che non conoscono ancora la verità presente, essi comprendono che devono apportare importanti cambiamenti nelle loro abitudini alimentari. Con l’uso della carne, le energie fisiche, mentali e morali subiscono un indebolimento, perché l’uomo è costituito da ciò che mangia. Le passioni prodotte dal consumo di carne, tabacco e bevande alcoliche, hanno il sopravvento. LTI 181.5
Counsels on Diet and Foods, pp. 268, 269 LTI 181.6
Intemperanza nella varietà dei cibi LTI 182.1
Io vado più lontano. La Temperanza dovrebbe essere praticata anche nella preparazione del cibo e nella varietà dei piatti che si presentano, affinché la madre possa economizzare ogni lavoro possibile. Una grande varietà di cibo non è essenziale per il sostentamento. Anzi esso pregiudica gli organi digestivi e produce un conflitto nello stomaco. Il cibo semplice e puro, è benedetto da Dio, e può migliorare lo stato generale della salute. Pochi si rendono conto che ingeriscono più alimenti del necessario. Ma l’alimento extra è un peso per lo stomaco e pregiudica tutta la struttura umana. LTI 182.2
Manuscript 50, 1893 LTI 182.3
Mangiare troppo è intemperanza LTI 182.4
L’intemperanza si vede nella quantità e nella qualità di ciò che si mangia. LTI 182.5
Counsels on Health, p. 576 LTI 182.6
L’intemperanza concerne molte cose. Per alcuni consiste nel mangiare troppo un alimento che se si prendesse nella quantità appropriata, non sarebbe sgradevole. Tutto quello che si mette nello stomaco, oltre la reale necessità dell’organismo, diventa un fattore pericoloso. Si decompone nello stomaco e causa dispepsia. Mangiare continuamente più del necessario consuma le forze vitali e priva il cervello della forza per fare il suo lavoro. LTI 182.7
(Dispepsia, è una condizione patologica caratterizzata dalla presenza predominante di dolore e (o fastidio persistente o ricorrente localizzato nell’epigastrio, più o meno associato a senso di pienezza ed anoressia). LTI 182.8
Manoscritto 155, 1899. LTI 182.9
Colui che indulge liberamente nel mangiare, sovraccaricando gli organi digestivi fino al punto di renderli incapaci di digerire adeguatamente l’alimento ingerito, è anche un uomo intemperante. Egli si troverà nell’impossibilità di distinguere chiaramente le cose spirituali. LTI 182.10
Manuscript 41, 1908 LTI 183.1
Il nostro Padre Celeste vorrebbe che noi usassimo con discrezione le buone cose che Lui ci ha donato. LTI 183.2
Signs of the Times, 27 gennaio 1909 LTI 183.3
Importanza della nostra salvezza LTI 183.4
Coloro che non sono dei riformatori in ciò che concerne la salute, trattano sé stessi in modo ingiusto e insensato. Per la compiacenza dell’appetito, si infliggono ingiurie terribili. Alcuni possono pensare che la questione del regime alimentare non sia abbastanza importante da essere inclusa nella loro confessione di fede. E qui vi è un grande errore. La Parola di Dio dichiara: Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fatte tutte le cose alla gloria di Dio. (1 Corinzi 10:31) L’argomento della temperanza, in tutti i suoi aspetti, ha un posto importante riguardo l’opera della nostra salvezza. LTI 183.5
Evangelism, p. 256 LTI 183.6
Se gli uomini e le donne vivessero perseverantemente in conformità con le leggi della vita e della salute, si renderebbero conto del benedetto risultato di un’intera riforma sanitaria. LTI 183.7
Signs of the Times, 6 Gennaio 1876 LTI 183.8
Tutti gli esseri umani sono messi alla prova LTI 183.9
È molto importante che ognuno di noi si impegni personalmente e abbia le idee chiare per quanto riguarda il mangiare, il bere e uno stile di vita utile a preservare la salute. Tutti sono messi alla prova per vedere se accettano i princìpi della riforma sanitaria o seguono i loro desideri. LTI 183.10
Counsels on Diet and Foods, p. 34 LTI 183.11