Una sola cosa è necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta. Luca 10:42 CIF 129.1
Il Salvatore apprezzava molto un ambiente tranquillo e degli uditori attenti, e aveva bisogno di tenerezza, cortesia e affetto. Coloro che ricevevano le istruzioni divine che Egli era sempre pronto a dare, godevano di grandi benedizioni. Alla folla che lo seguiva, Egli indicava le bellezze della natura. Mostrava loro come il Signore sostiene il mondo, la sua bontà e benevolenza manifestate nella fresca rugiada, nelle piogge abbondanti e nei brillanti raggi del sole, concessi sia al buono sia al malvagio. Desiderava indicare agli uomini la provvidenza di Dio, all’opera in ogni cosa creata. Ma il cuore della folla era indurito e Gesù trovava nella casa di Betania un po’ di riposo dopo i duri contrasti della sua missione. Là poteva parlare dell’opera divina a degli uditori attenti. In quei colloqui privati spiegava ai suoi ascoltatori quello che non poteva dire alla folla. Ai suoi amici non c’era bisogno di parlare in parabole. CIF 129.2
Mentre Gesù spiegava le sue magnifiche lezioni, Maria si sedeva ai suoi piedi per ascoltarlo con attenzione riverente. Un giorno Marta, affaccendata per la preparazione del pranzo, si accostò a Gesù e gli disse: “Signore, non t’importa che mia sorella m’abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che m’aiuti”. Luca 10:40. Ciò accadde in occasione della prima visita di Gesù a Betania. Il Salvatore e i discepoli avevano appena compiuto il faticoso viaggio a piedi da Gerico. Marta, preoccupata di provvedere alle loro necessità, si era dimenticata di usare la dovuta cortesia verso l’ospite. Gesù le rispose con queste parole dolci e pazienti: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti inquieti di molte cose, ma di una cosa sola fa bisogno. E Maria ha scelto la buona parte che non le sarà tolta”. Luca 10:41, 42. Maria arricchiva il suo spirito con i preziosi insegnamenti del Salvatore, che per lei avevano maggiore valore dei più preziosi gioielli della terra. CIF 129.3
La “cosa sola” di cui Marta aveva bisogno era un animo calmo e devoto, un profondo desiderio di conoscere la vita eterna e le qualità necessarie per il progresso spirituale. Aveva bisogno di una minore ansietà per le realtà temporali e un maggiore impegno per quelle che hanno un valore eterno. Gesù voleva insegnare ai suoi figli a cogliere ogni occasione per acquisire quella conoscenza che conduce alla salvezza. CIF 129.4
L’opera del Cristo ha bisogno di collaboratori diligenti e coraggiosi. Un vasto campo di azione si apre per le persone, come Marta, zelanti e laboriose nell’opera religiosa; ma esse devono prima, come Maria, sedere ai piedi di Gesù. Bisogna che la grazia del Cristo santifichi la diligenza, l’impegno e le energie. Solo allora la vita sarà una potenza invincibile al servizio del bene. DA 524,525 CIF 129.5