1. Ci è stata concessa una sola vita e di durata limitata; la domanda che ognuno dovrebbe porsi è: “Come posso investire le mie energie per farle fruttare al meglio? Come posso contribuire nel migliore dei modi alla gloria di Dio e al bene del mio prossimo?”. La vita ha valore solo se vissuta per la realizzazione di questi obiettivi. CCA 14.1
Il primo dovere che abbiamo nei confronti di Dio e del prossimo è la nostra crescita personale. Ogni capacità che Dio ci ha affidato deve essere sviluppata al massimo livello di perfezione, così da poter realizzare il bene nel maggior numero di occasioni possibile. È tempo ben speso quello utilizzato per realizzare e preservare la salute fisica e mentale. Non possiamo permetterci di indebolire o danneggiare nessuna funzione del nostro corpo o della nostra mente. E sicuramente, se lo facciamo, ne subiremo le conseguenze. CCA 14.2
Ogni uomo, nella maggior parte dei casi, ha l'opportunità di diventare chi avrebbe scelto di essere. Le benedizioni di questa vita, e anche della vita eterna, sono alla portata di tutti. L'uomo può costruire il suo carattere su valori solidi, guadagnando nuova forza a ogni passo. Ha la possibilità di crescere quotidianamente in conoscenza e saggezza, di sperimentare nuove gioie mentre progredisce in grazia e virtù. Così le sue facoltà si moltiplicheranno nell'utilizzarle; la saggezza che gli viene accordata gli permetterà di acquisirne ancora. La sua intelligenza, conoscenza e virtù si trasformeranno in una forza sempre maggiore e in un'armonia sempre più equilibrata. CCA 14.3
D'altro canto, l'uomo può esaurire le proprie forze non facendone uso, adottando cattive abitudini, o mancando di autocontrollo e fermezza morale o religiosa. In questo modo, disubbidendo alle leggi di Dio e della salute, scenderà rapidamente la china. Sarà soggiogato dai suoi appetiti e smarrito a causa delle sue inclinazioni. Sarà più facile per lui abbandonarsi alle potenze del male, sempre attive per farlo regredire, piuttosto che reagire con forza di volontà e migliorare. Le conseguenze saranno la dissipazione, la malattia e la morte. Questa è la storia di molte vite che invece avrebbero potuto essere consacrate al servizio di Dio e dell'umanità. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 41, 42 (1890); Counsels on Health, 107, 108. CCA 14.4
2. Il Signore desidera che raggiungiamo la perfezione, attraverso il dono di Cristo. Egli ci chiede di scegliere il bene, di unirci agli angeli, di adottare quei princìpi che ristabiliranno in noi l'immagine divina. Nelle Scritture e nel grande libro della natura, egli ci rivela i princìpi della vita. È nostro compito conoscere tali princìpi e, conformandoci a essi, cooperare con Dio per ristabilire la salute del corpo e dell'anima. — The Ministry of Healing, 114, 115 (1905). CCA 15.1
3. L'organismo umano è proprietà di Dio. Gli appartiene per diritto di creazione e di redenzione. Con un cattivo uso delle nostre facoltà, priviamo Dio dell'onore che gli è dovuto. — Lettera 73a, 1896. CCA 15.2
4. Non ci è sempre chiaro il dovere che abbiamo di presentare a Dio dei corpi puri, puliti e sani. — Manoscritto 49, 1897. CCA 15.3
5. Ogni volta che priviamo il nostro organismo delle cure necessarie, è come se insultassimo il Creatore, che ha stabilito delle leggi la cui osservanza preserva gli esseri umani dalla malattia e dalla morte prematura. — Lettera 120, 1901. CCA 15.4
6. Una ragione per cui non godiamo pienamente delle benedizioni del Signore è che non prestiamo attenzione al messaggio che ci ha generosamente offerto in merito alle leggi della vita e della salute. — The Review and Herald, 8 maggio 1883. CCA 15.5
7. Dio è l'autore delle leggi fisiche e di quelle morali. La sua legge è scritta dalle sue stesse dita su ogni nostro nervo, muscolo, su ciascuna delle facoltà che ci è stata affidata. — Christ's Object Lessons, 347, 348 (1900). CCA 15.6
8. È il Creatore dell'uomo che ha ideato i meccanismi del nostro corpo. Ogni funzione è stata concepita in modo meraviglioso e con saggezza. E Dio si impegna a mantenere l'organismo in salute se l'essere umano è disposto a ubbidire ai suoi princìpi e a cooperare con lui. Ogni legge che regola l'organismo deve essere considerata divina, come la Parola di Dio, quanto a origine, carattere e importanza. Ogni negligenza, ogni scelta trascurata, ogni abuso nei confronti del perfetto meccanismo ideato dal Signore, manifestano un disprezzo per le specifiche leggi del corpo umano, in definitiva si tratta di una violazione della legge di Dio. Possiamo ammirare l'opera di Dio nella natura che ci circonda, ma il corpo umano rappresenta ciò che vi è di più perfetto. — Manoscritto 3, 1897. CCA 15.7
[Un comportamento che disperde inutilmente la vitalità od offusca il cervello, cfr. § 194] CCA 15.8
9. La violazione delle leggi del nostro organismo è un peccato quanto la trasgressione del decalogo. Coloro che disubbidiscono alla legge che Dio ha scritto nell'organismo umano saranno anche tentati di trasgredire la legge di Dio promulgata dal Sinai [cfr. § 63]. CCA 15.9
Il nostro Salvatore ha predetto ai discepoli che il tempo immediatamente precedente al suo ritorno avrebbe presentato le caratteristiche del periodo prima del diluvio: mangiare e bere in eccesso, cedere ai piaceri. Questa realtà esiste anche oggi giorno. Il mondo in generale è vittima dell'ingordigia; conformandoci ai costumi mondani saremo schiavi di abitudini perverse che ci faranno sempre più simili ai condannati di Sodoma. Mi meraviglio che gli abitanti della terra non siano stati distrutti come la gente di Sodoma e Gomorra. Vedo sufficienti ragioni nel presente stato di degenerazione e moralità del mondo. Cieche passioni dominano la ragione e in molti casi si sacrificano le facoltà più elevate in favore dell'avidità. CCA 16.1
Durante la nostra vita dobbiamo impegnarci con particolare attenzione per mantenere il corpo in salute, per permettere che tutte le parti dell'organismo funzionino armoniosamente. CCA 16.2
I figli di Dio non possono glorificarlo con corpi malati e menti fiacche. Coloro che cedono all'intemperanza, anche nel mangiare o nel bere, sprecano le proprie energie fisiche e indeboliscono la propria forza morale. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 53 (1890). CCA 16.3
10. Dal momento che le leggi della natura sono leggi di Dio, è senza dubbio nostro dovere studiarle con cura. Dobbiamo conoscere le esigenze del nostro corpo e adeguarci a esse. L'ignoranza in questo ambito è peccato. CCA 16.4
[L'ignoranza volontaria aggrava il peccato, cfr. § 53] CCA 16.5
“Non sapete voi che i vostri corpi sono membra di Cristo?... Non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Poiché foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo”. 1 Corinzi 6:15, 19, 20. I nostri corpi sono la proprietà che Cristo ha riscattato, e non siamo liberi di farne ciò che vogliamo; ma questo, è ciò che l'uomo ha fatto. Egli ha trattato il suo corpo come se non fosse prevista una sanzione per la trasgressione delle sue leggi. A causa di desideri deviati, i suoi organi e le sue forze si sono indeboliti, ammalati e danneggiati. E sono questi i risultati, le conseguenze delle insidiose tentazioni di Satana, con cui schernisce Dio. Presenta davanti a Dio il corpo dell'uomo che Cristo ha riscattato come sua proprietà. Ma che spiacevole rappresentazione del Creatore è l'uomo! Dio è disonorato perché l'uomo ha peccato contro il suo corpo e ha seguito strade corrotte. CCA 16.6
Uomini e donne veramente convertiti, osserveranno coscienziosamente le leggi della vita che Dio ha stabilito in loro, cercando così di evitare debolezze fisiche, mentali e morali. L'ubbidienza a queste leggi deve rappresentare un dovere personale. Siamo noi, individualmente, che dobbiamo soffrire per la trasgressione della legge. Dobbiamo rispondere a Dio delle nostre azioni e del nostro comportamento. Dunque, la questione per noi non è: “Che cosa ne dirà il mon do?”, ma: “Essendo cristiano, come mi occuperò della dimora che Dio mi ha affidato? Mi impegnerò il più possibile per il mio bene fisico e spirituale, prendendomi cura del mio organismo in quanto dimora perenne dello Spirito Santo, o sacrificherò me stesso per le abitudini e le idee del mondo?”. — Testimonies for the Church 6:369, 370 (1900). CCA 16.7
11. Dio ha stabilito delle leggi che governano il nostro essere e queste leggi sono divine. A ogni trasgressione segue una conseguenza che presto o tardi si paga. La maggior parte delle malattie che hanno colpito e affliggono tuttora l'umanità sono state provocate dall'ignoranza dell'uomo riguardo alle leggi che regolano l'organismo. CCA 17.1
L'uomo sembra indifferente alla salute, anzi sembra lavorare con impegno per consumarsi; e così, quando poi si ritrova depresso e indebolito nel fisico e nello spirito, consulta il medico e finisce per intossicarsi fino a morirne. — The Health Reformer, ottobre 1866. CCA 17.2
12. Quando si parla di salute, spesso si dice: “Ne sappiamo molto di più rispetto a quello che facciamo”. Non si rendono conto del fatto che sono responsabili anche della minima conoscenza ricevuta in merito al benessere fisico, e che Dio ha la possibilità di prendere in esame ogni nostro comportamento. La salute del nostro corpo non deve essere lasciata al caso. Ogni organo, ogni fibra dell'organismo devono essere protetti da abitudini dannose. — Testimonies for the Church 6:372 (1900). CCA 17.3
13. Dal tempo in cui ho ricevuto il messaggio della riforma sanitaria, ogni giorno mi chiedo: “Esercito la giusta temperanza in ogni cosa? Il mio regime alimentare mi permette di essere in grado di compiere al meglio tutto il bene possibile?”. CCA 17.4
Se non possiamo rispondere affermativamente, siamo colpevoli di fronte a Dio, egli ci ritiene responsabili della luce che ha fatto brillare sul nostro cammino. Egli ha pazientato nei tempi dell'ignoranza, ma dal momento che la luce ci ha illuminato, esige che abbandoniamo le abitudini che danneggiano la nostra salute e ci propone una giusta relazione rispetto alle leggi fisiche. — The Good Health, novembre 1880. CCA 17.5
14. La salute è un bene prezioso; è la più grande ricchezza temporale. Benessere, conoscenza, fama sono pagati a caro prezzo con la perdita di forza e salute. Nessuna di queste cose può assicurare la felicità se manca la salute. È un peccato grave abusare della salute che Dio ci ha donato, ogni abuso ci indebolisce per la vita e implica una perdita, anche se eleviamo in qualche modo il nostro grado di conoscenza. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 150 (1890). CCA 17.6
[Esempi di sofferenza dovuta al rifiuto del messaggio ricevuto cfr. §§ 119, 204]. CCA 18.1
15. Dio ha abbondantemente provveduto al sostentamento e alla felicità di tutte le sue creature. Se non si fossero violate le sue leggi, se tutti si fossero attenuti alla volontà divina, avrebbero regnato salute, pace e felicità invece che miseria e male senza fine. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 151 (1890). CCA 18.2
16. Un'osservanza rigorosa delle leggi che Dio ci ha dato, ci assicurerà la salute e impedirà ogni squilibrio dell'organismo. — The Health Reformer, agosto 1866. CCA 18.3
[Dio si serve della riforma sanitaria per attenuare la sofferenza, cfr. § 788] CCA 18.4
17. Nel servizio rituale ebraico, era richiesto che ogni sacrificio fosse senza difetto. La Scrittura ci chiede di offrire i nostri corpi “in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio, questo è il vostro culto spirituale”. Romani 12:1. Siamo opera di Dio. Meditando sull'opera di Dio nell'uomo, il salmista esclama: “Sono stato fatto in modo stupendo”. Salmi 139:14. Molti conoscono le scienze e sono istruiti sulla teoria della verità, ma non capiscono le leggi che governano il loro essere. Dio ci ha affidato capacità e talenti; è nostro dovere, come figli, utilizzarli al meglio. Se indeboliamo le nostre energie mentali e fisiche con abitudini sbagliate o desideri smodati sarà impossibile onorare Dio come dovremmo. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 15 (1890). CCA 18.5
18. Dio chiede che offriamo il nostro corpo in sacrificio vivente, non morto o in fin di vita. Le offerte degli antichi ebrei dovevano essere senza difetti. Può Dio accettare di buon grado l'offerta di un corpo umano debole e malato? Egli ci dice che il nostro corpo è il tempio dello Spirito Santo e ci esorta ad avere cura di questo tempio per farne una degna abitazione del suo Spirito. L'apostolo Paolo dice: “E non sapete voi che... non appartenete a voi stessi? Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo”. 1 Corinzi 6:19-20. Tutti dovrebbero prendersi cura del proprio corpo perché possa essere conservato nel miglior stato di salute possibile, così si potrà essere al servizio di Dio e adempiere il proprio dovere nei confronti della famiglia e della società. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 52, 53 (1890); Counsels on Health, 121. CCA 18.6
19. È necessario imparare a mangiare, bere e vestirsi in modo da preservare la salute. La malattia è causata dalla trasgressione delle leggi della salute, è il risultato della violazione delle leggi della natura. Il nostro primo dovere nei confronti di Dio, verso noi stessi e verso il prossimo consiste nell'ubbidienza alle leggi di Dio, che comprendono le leggi della salute. Quando siamo malati, imponiamo un pesante onere ai nostri amici, e siamo incapaci di adempiere ai nostri doveri nei confronti della famiglia e del prossimo. E quando la violazione delle leggi della natura porta alla morte prematura, procuriamo sofferenza e dolore agli altri; priviamo il nostro prossimo del sostegno che avremmo potuto offrirgli; rubiamo alla nostra famiglia il benessere e l'aiuto che avremmo potuto accordarle, e rinunciamo di offrire a Dio il servizio che ci richiede per l'avanzamento della sua opera. Non siamo dunque trasgressori della legge di Dio, nel peggiore dei modi? CCA 18.7
Ma Dio è pieno di compassione, misericordia e tenerezza e, quando la luce illumina coloro che hanno rovinato la propria salute con abitudini malsane, rendendoli consapevoli del proprio errore, pentiti e desiderosi di perdono, egli accetta la misera offerta che gli viene presentata e li accoglie. Quale grande misericordia che egli non rifiuta quel che resta della vita sprecata del peccatore sofferente che si pente! Nella sua grande misericordia, li salva come se li strappasse dal fuoco. E d'altra parte che sacrificio meschino e miserabile da presentare a un Dio puro e santo! Le facoltà più nobili sono state paralizzate da abitudini sbagliate frutto di colpevoli indulgenze. Le aspirazioni sono state contaminate, e il corpo e lo spirito deturpati. — Testimonies for the Church 3:164, 165 (1872). CCA 19.1
20. Il Signore ha permesso che la sua luce scendesse su di noi in questi ultimi giorni, affinché le tenebre che si sono accumulate nel corso delle generazioni passate a causa di indulgenze colpevoli, possano in parte essere dissipate e si possano ridurre i danni provocati dall'intemperanza nel mangiare e nel bere. CCA 19.2
Il Dio della saggezza ha pensato di mettere il suo popolo nelle condizioni di separarsi dal mondo nella teoria e nella pratica, affinché i suoi figli non siano trascinati nell'idolatria e contaminati dalla corruzione di questo tempo. È il progetto di Dio che i genitori credenti e i loro figli, siano in prima fila come rappresentanti viventi di Cristo, candidati alla vita eterna. Tutti coloro che partecipano alla natura divina scamperanno alla corruzione del mondo causata dalla concupiscenza. È impossibile per coloro che cedono ai piaceri raggiungere la perfezione cristiana. — Testimonies for the Church 2:399, 400 (1870). CCA 19.3
21. Dio ha permesso che la luce della riforma sanitaria brillasse su di noi in questi ultimi giorni, affinché camminando in questa luce potessimo evitare i numerosi pericoli a cui potremmo essere esposti. Satana opera con grande potenza per incitare gli uomini a lasciarsi andare ai piaceri, a soddisfare le proprie inclinazioni e a trascorrere il proprio tempo in futilità. Egli presenta il fascino di una vita di piaceri egoistici e sensualità appaganti. L'intemperanza mina le energie mentali e fisiche. Colui che vi si abbandona, si mette sul terreno di Satana dove sarà tentato, turbato e definitivamente dominato dal nemico di ogni giustizia. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 75 (1890). CCA 19.4
22. Per preservare la salute è necessario essere temperanti in ogni cosa: nel lavoro, nel mangiare e nel bere. Il nostro Padre ci ha trasmesso il messaggio della riforma sanitaria per preservarci dai danni provocati da appetiti alterati. Così, coloro che amano la purezza e la santità sapranno come amministrare con saggezza le benedizioni che ha previsto e, esercitando la temperanza nella vita quotidiana, potranno essere santificati mediante la verità. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 75 (1890); Counsels on Health, 120, 121. CCA 20.1
23. Non perdiamo mai di vista il fatto che lo scopo essenziale della riforma sanitaria è quello di assicurare il più alto sviluppo possibile della mente, dello spirito e del corpo. Tutte le leggi della natura, che sono leggi di Dio, sono state pensate per il nostro bene. L'ubbidienza ci assicurerà la felicità in questa vita e ci aiuterà a prepararci per la vita futura. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 120 (1890). CCA 20.2
24. Mi è stato mostrato che i princìpi che sono stati presentati quando abbiamo ricevuto i primi messaggi sono tanto importanti quanto lo erano allora e meritano di essere considerati in modo altrettanto coscienzioso. Alcuni non hanno mai seguito la luce che ci è stata data in merito all'alimentazione. È arrivato il momento di farla brillare apertamente, affinché si veda tutto il suo splendore. CCA 20.3
I princìpi di una vita sana hanno una grande importanza per noi individualmente e come popolo... CCA 20.4
Oggi siamo tutti messi alla prova. Siamo stati battezzati in Cristo. Se siamo convinti di eliminare ciò che ci indebolisce e ci rende incapaci di compiere il nostro dovere, riceveremo la forza necessaria per crescere in Cristo, la nostra guida vivente, e sperimenteremo la salvezza di Dio. Solo quando consideriamo con intelligenza i princìpi di una vita sana, possiamo comprendere perfettamente le conseguenze negative di un'alimentazione scorretta. Coloro che, dopo aver constatato i propri errori, hanno il coraggio di cambiare le abitudini, si accorgeranno che questo processo di cambiamento richiede molto impegno e costanza. Ma una volta che avranno rieducato il gusto, si renderanno conto che l'uso del cibo che prima consideravano salutare, senza dubbio avrebbe lentamente creato le condizioni per la dispepsia e altre malattie. — Testimonies for the Church 9:158-160 (1909). CCA 20.5
25. Gli Avventisti del 7° Giorno detengono importanti verità. Oltre quarant'anni fa, il Signore ci ha dato un messaggio speciale sulla riforma sanitaria. Ma come stiamo camminando con questa luce? Quanti hanno rifiutato di vivere in armonia con i consigli di Dio! Come popolo, dobbiamo progredire secondo il messaggio ricevuto. È nostro dovere comprendere e rispettare i princìpi della riforma sani taria. Per quanto riguarda la temperanza, dovremmo essere in prima linea rispetto a tutti gli altri. Ciononostante, ci sono tra noi membri di chiesa ben istruiti, anche pastori, che hanno poco rispetto per il messaggio che Dio ci ha dato su questo tema. Mangiano secondo i loro gusti e fanno quello che più li soddisfa. CCA 20.6
Gli insegnanti e i dirigenti della nostra opera restino fermamente ancorati ai princìpi biblici che riguardano la riforma sanitaria, e diano una chiara testimonianza a tutti coloro che credono che stiamo vivendo gli ultimi giorni della storia di questa terra. Deve essere fatta una distinzione fra coloro che servono Dio e quelli che servono loro stessi. — Testimonies for the Church 9:158 (1909). CCA 21.1
26. Noi aspettiamo “la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone”. Tito 2:13, 14. Quelli che hanno questa speranza potranno mai trovarsi indietro rispetto a fanatici che non credono nel prossimo ritorno del nostro Salvatore? Il popolo che Dio sta purificando per essere trasferito in cielo, senza che conosca la morte, non deve essere secondo a nessuno nella pratica delle buone opere. Coloro che appartengono al popolo di Dio, nel loro impegno a purificarsi da ogni contaminazione del corpo e dello spirito, ricercando la santità nel timore di Dio, devono precedere qualunque altra categoria della società, essendo il loro ruolo più importante rispetto a quello di chiunque altro. — Testimonies for the Church 1:487 (1867). CCA 21.2
27. Per ottenere e conservare la purezza, gli avventisti devono fare posto allo Spirito Santo nei loro cuori e nelle loro case. Il Signore mi ha mostrato che quando l'Israele spirituale si umilierà davanti a lui e si purificherà da ogni impurità, egli ascolterà le loro preghiere in favore dei malati e benedirà l'uso dei suoi rimedi per curare la malattia. L'impegno umano per combattere la malattia è benedetto quando l'uomo fa tutto il possibile, con fede, utilizzando i semplici metodi di cura che Dio ha indicato. CCA 21.3
Se, dopo aver ricevuto il messaggio della riforma, il popolo di Dio rimane ancora legato a cattive abitudini cercando la propria soddisfazione, e si oppone alla riforma, subirà inevitabilmente le conseguenze della trasgressione. Se sono decisi a soddisfare a ogni costo i propri appagamenti egoistici, Dio non li preserverà con miracoli dalle conseguenze del loro compiacimento con il male. Essi “giaceranno nel dolore”. Isaia 50:11. CCA 21.4
I presuntuosi che dicono: “Dio mi ha guarito: non è necessario che m'imponga un regime; posso mangiare e bere quello che voglio”, avranno ben presto bisogno, nel corpo e nell'anima, della potenza gua ritrice di Dio. Se il Signore vi ha misericordiosamente guarito, non pensate per questo di potervi uniformare alle abitudini del mondo. Seguite l'ordine di Cristo dopo le sue guarigioni: “Va' e non peccare più”. Giovanni 8:11. L'appetito non deve essere il vostro dio. — Testimonies for the Church 9:164, 165 (1909). CCA 21.5
28. La riforma sanitaria è uno dei settori della particolare opera che Dio svolge per il bene del suo popolo... CCA 22.1
Dio non ha ascoltato pienamente le preghiere dei suoi collaboratori in favore dei malati che sono tra noi, perché in questo modo non avrebbe potuto essere glorificato dal momento che i malati continuano a trasgredire le leggi della salute. E ho anche visto che il Signore desidera che la riforma e le istituzioni sanitarie preparino la strada perché la preghiera della fede sia pienamente esaudita. La fede e le buone opere dovrebbero andare di pari passo per sollevare quanti fra noi soffrono, per renderli capaci di glorificare Dio e perché siano salvati al ritorno di Cristo. — Testimonies for the Church 1:560, 561 (1867). CCA 22.2
29. Molti hanno maturato l'aspettativa che Dio li avrebbe preservati dalla malattia, semplicemente avendoglielo chiesto. Ma Dio non ha esaudito le loro preghiere perché la fede non è stata seguita dai fatti. Dio non compirà miracoli per allontanare la malattia da coloro che non si prendono cura di se stessi e non fanno niente per prevenirla, ma al contrario perseverano nella trasgressione delle leggi della salute. Quando facciamo tutto il possibile per mantenere una buona salute, possiamo sperare in buoni risultati e, per fede, possiamo chiedere a Dio di benedire gli sforzi fatti per preservarla anche in futuro. Egli esaudirà le nostre richieste, se il suo nome sarà glorificato. Ma è importante che tutti comprendano che c'è da fare la propria parte. Dio non agirà con miracoli per preservare la salute di coloro che si comportano in modo tale da ammalarsi, trascurando le leggi della salute. Chi preferisce gratificare il proprio piacere, soffrire per la propria intemperanza e assumere dei farmaci per riprendersi, può essere certo che Dio non interverrà per guarire la salute e la vita messe a rischio con tanta superficialità. La causa produrrà il suo effetto. CCA 22.3
Molti, come ultima risorsa, secondo l'insegnamento della Parola di Dio, chiedono le preghiere degli anziani di chiesa per il recupero della salute. Dio non considera adeguato esaudire tali preghiere d'intercessione, perché sa che, se queste persone recuperassero la salute, la sacrificherebbero di nuovo sull'altare di abitudini malsane. — Spiritual Gifts 4:144, 145 (1864). CCA 22.4
[Cfr. § 713] CCA 22.5
30. Il Signore aveva promesso a Israele che, se fosse rimasto fedele a lui e avesse ubbidito in ogni cosa, li avrebbe preservati da tutte le malattie simili a quelle che aveva procurato agli egiziani; ma questa promessa era condizionata all'ubbidienza. Se gli israeliti avessero seguito le istruzioni ricevute e avessero approfittato dei vantaggi loro offerti, sarebbero stati un esempio di salute e prosperità per il mondo. Ma non hanno realizzato il piano che Dio aveva previsto per loro, e così hanno perso le benedizioni promesse. Tuttavia, Giuseppe, Daniele, Mosè, Elia e molti altri ci hanno lasciato nobili esempi dei risultati di una vita retta, che si possono ottenere attenendosi alle regole stabilite. La stessa fedeltà produrrà oggi risultati analoghi. A noi sono rivolte queste parole: “Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa”. 1 Pietro 2:9. — Testimonies for the Church 9:165 (1909). CCA 22.6
31. Se gli Israeliti avessero ubbidito alle istruzioni ricevute, se avessero approfittato dei loro vantaggi, sarebbero stati un esempio di salute e prosperità per il mondo. Se come popolo avessero vissuto secondo il piano di Dio, sarebbero stati preservati dalle malattie che affliggevano le altre nazioni. Più di tutti gli altri popoli, avrebbero posseduto forza fisica e vigore mentale. — The Ministry of Healing, 283 (1905). CCA 23.1
[Cfr. anche §§ 641-644] CCA 23.2
32. “Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono bensì tutti, ma uno solo ne conquista il premio? Correte in modo da conquistarlo. Ora, chiunque compete nelle gare si autocontrolla in ogni cosa; e quei tali fanno ciò per ricevere una corona corruttibile, ma noi dobbiamo farlo per riceverne una incorruttibile”. 1 Corinzi 9:24, 25. CCA 23.3
Ecco le conseguenze positive dell'autocontrollo e della temperanza. L'apostolo Paolo si serve dell'immagine dei vari giochi che gli antichi greci organizzavano in onore dei loro dèi per rappresentare la lotta spirituale e la sua ricompensa. Coloro che partecipavano a questi giochi si allenavano con la più severa disciplina. Era proibita ogni indulgenza che avrebbe potuto indebolire la forza fisica. Rinunciavano a pasti abbondanti e al vino per conservare vigore fisico, coraggio e resistenza. Vincere il premio per il quale si battevano, una corona corruttibile di fiori consegnata fra gli applausi della folla, era considerato come il più grande degli onori. Se ci si poteva imporre tante privazioni e sopportarle per un premio di così poco valore, che un solo concorrente poteva ottenere, quanto più grande dovrebbe essere lo spirito di sacrificio e di rinuncia per una corona incorruttibile, e per la vita eterna. CCA 23.4
Abbiamo un serio e importante compito da svolgere. Dobbiamo educare ogni nostra abitudine, gusto e inclinazione in armonia con le leggi della vita e della salute. In questo modo possiamo assicurarci la migliore condizione fisica e lucidità mentale per distinguere il bene e il male. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 25 (1890). CCA 23.5
33. Per essere ben compresa, la questione della temperanza deve essere considerata dal punto di vista biblico. Non potremmo trovare altrove esempio migliore di quello del profeta Daniele e dei suoi amici ebrei alla corte di Babilonia, per quanto riguarda la vera temperanza e i benefici che ne derivano... CCA 24.1
Dio ricompensa sempre la rettitudine. I giovani più dotati appartenenti ai paesi sottomessi dal grande conquistatore, erano stati deportati a Babilonia, ma i prigionieri ebrei li superavano tutti. La figura slanciata, il portamento eretto e disinvolto, la bella presenza, la chiarezza di percezione, la purezza dell'alito, tutte espressioni delle loro buone abitudini, erano i segni della nobiltà con cui la natura onora coloro che ubbidiscono alle sue leggi. CCA 24.2
La storia di Daniele e dei suoi compagni è stata riportata nelle pagine della Parola ispirata per il bene della gioventù delle generazioni successive. Quello che hanno fatto questi giovani, possono farlo altri. I giovani ebrei, sono rimasti fermi di fronte a grandi tentazioni e hanno dato una nobile testimonianza in favore della vera temperanza. I giovani di oggi possono fare altrettanto. CCA 24.3
Dobbiamo meditare su questo esempio. Il pericolo che ci minaccia non è la ristrettezza, ma l'abbondanza. Siamo costantemente tentati dagli eccessi. Coloro che desiderano mantenere intatte le proprie facoltà per essere al servizio di Dio, devono utilizzare con scrupolosa temperanza i beni che egli ci dispensa e astenersi completamente da tutto ciò che è nocivo e degradante. CCA 24.4
Oggi la gioventù è circondata da attrazioni che inducono al piacere. Soprattutto nelle grandi città, tutte le forme di indulgenza sono a portata di mano e vengono presentate sotto la luce migliore. Coloro che, come Daniele, rifiutano di uniformarsi, raccolgono il premio della propria temperanza. La maggiore vitalità e l'accresciuta capacità di resistenza costituiscono una riserva alla quale possono attingere in caso di bisogno. Le buone abitudini fisiche assicurano una superiorità mentale. Il vigore intellettuale, la forza fisica e la durata della vita dipendono da leggi immutabili. In questo campo, non esistono il caso o la fortuna. Il Dio della natura non interverrà per preservare gli uomini dalle conseguenze della trasgressione delle leggi della natura. C'è una semplice verità in questo proverbio: “Ogni uomo è l'artefice del proprio destino”. Se è vero che i genitori sono responsabili della formazione del carattere, dell'educazione e dell'istruzione dei figli, è anche vero che la posizione nel mondo dipende, in gran parte, dal nostro comportamento. CCA 24.5
Daniele e i suoi amici beneficiarono di un corretta formazione ed educazione nei primi anni di vita, ma questi vantaggi da soli non sarebbero stati sufficienti a fare di loro quello che poi diventarono. Ar CCA 24.6
rivò il momento in cui furono costretti ad agire in prima persona, quando il loro futuro dipendeva ormai soltanto da se stessi. Decisero allora di restare fedeli alle istruzioni ricevute nell'infanzia. Il timore di Dio, che è il principio della saggezza, fu alla base della loro grandezza. Lo Spirito di Dio fortificò tutte le loro buone intenzioni e ogni nobile decisione. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 25-28 (1890). CCA 25.1
34. I giovani [Daniele, Anania, Misael e Azaria] che frequentavano questa scuola di formazione, non solo erano ammessi a palazzo reale, ma era anche previsto che mangiassero la carne e bevessero il vino che si serviva alla tavola del re. In tutto questo, il re non solo considerava di concedere loro un grande onore, ma anche di assicurare il migliore sviluppo fisico e mentale possibile. CCA 25.2
Fra i cibi presentati alla tavola del re, c'erano anche carne di maiale e altre carni dichiarate impure dalla legge di Mosè, e che erano state espressamente vietate agli ebrei. Qui Daniele si trovò davanti a una dura prova. Sarebbe rimasto fedele agli insegnamenti dei suoi padri sulle carni e le bevande, offendendo il re e probabilmente rischiando di perdere non solo la sua posizione, ma anche la vita, oppure avrebbe trasgredito il comandamento di Dio, piegandosi al favore del re, assicurandosi così grandi vantaggi e una posizione invidiabile nel mondo? Daniele non esitò. Decise di rimanere fedele qualunque fossero le conseguenze. Egli “decise in cuor suo di non contaminarsi con i cibi squisiti del re e con il vino che egli stesso beveva”. Daniele 1:8. Oggi molti tra i cristiani professanti giudicherebbero Daniele troppo scrupoloso e lo considererebbero fanatico e bigotto. Si considera che la questione del mangiare e del bere sia di scarsa importanza e non richieda una presa di posizione così decisa, le cui conseguenze probabilmente comportano la perdita di vantaggi terreni. CCA 25.3
Coloro che ragionano così scopriranno nel giorno del giudizio che si sono allontanati dagli insegnamenti di Dio e hanno considerato la propria opinione come il criterio per distinguere il bene e il male. Si renderanno conto che ciò che a loro sembrava di scarsa importanza, non era valutato così da Dio. Le sue richieste devono essere adempiute con rispetto. Coloro che accettano e osservano uno qualsiasi dei suoi precetti, perché è conveniente, e ne rifiutano un altro per il fatto che la sua osservanza implica un sacrificio, abbassano il livello della giustizia e, con il loro esempio, incitano altri a mancare di rispetto alla sacra legge di Dio. Il “così dice il Signore”, deve essere la nostra regola in ogni cosa... CCA 25.4
Il carattere di Daniele è presentato al mondo come un esempio di ciò che Dio può compiere in favore degli uomini decaduti nella loro natura e corrotti dal peccato. Il racconto di questa nobile vita di rinuncia è un incoraggiamento per la nostra debole natura umana. Possiamo riceverne forza per resistere con successo alla tentazione e, mediante la grazia e l'umiltà, schierarci dalla parte della giustizia nella più dura delle prove. CCA 25.5
Daniele avrebbe potuto trovare una scusa plausibile per abbandonare le sue rigorose abitudini di temperanza, ma l'approvazione di Dio aveva ai suoi occhi maggiore valore del favore del re più potente della terra, anche più della sua stessa vita. Avendo guadagnato con la sua gentilezza la stima del maggiordomo, il sovrintendente incaricato di occuparsi dei giovani ebrei, Daniele gli chiese il favore di dispensarli dal cibo e dal vino del re. Il maggiordomo temeva d'incorrere nella disapprovazione del re adempiendo a questa richiesta, rischiando così la sua stessa vita. Come molti oggi, pensava che un'alimentazione frugale avrebbe reso i giovani pallidi e malaticci, e avrebbe indebolito la forza muscolare; mentre la ricca alimentazione della tavola del re avrebbe conferito loro bellezza e freschezza e permesso una più intensa attività fisica. Daniele chiese che la questione fosse risolta mediante una prova di dieci giorni. Durante questo breve periodo i giovani ebrei si sarebbero accontentati di un'alimentazione frugale, mentre gli altri prigionieri avrebbero mangiato i cibi del re. Questa richiesta fu accolta, e Daniele era sicuro di superare la prova. Sebbene fosse giovane, aveva già preso coscienza degli effetti dannosi del vino e di una vita sregolata sulla salute fisica e mentale. Alla fine dei dieci giorni, il risultato fu contrario alle aspettative del sovrintendente. Non solo nell'aspetto, ma anche nel vigore fisico e mentale, coloro che erano stati temperanti presentavano una netta superiorità sui loro compagni che avevano soddisfatto i propri appetiti. Il risultato di questa prova fu che Daniele e i suoi tre amici poterono continuare a osservare la loro semplice regola alimentare per tutto il periodo di preparazione per il servizio del regno. CCA 26.1
Il Signore approvò la fermezza e lo spirito di abnegazione di questi giovani ebrei e accordò loro la sua benedizione. Concesse “conoscenza e intendimento in tutta la letteratura e sapienza; e Daniele ricevette intendimento di ogni genere di visioni e di sogni”. Daniele 1:17. Al termine dei tre anni di formazione, il re li interrogò per rendersi conto delle loro conoscenze e della loro abilità; “non si trovò nessuno come Daniele, Anania, Misael e Azaria; perciò essi furono ammessi al servizio del re. E su ogni argomento che richiedeva sapienza e intendimento e intorno ai quali il re li interrogasse, li trovò dieci volte superiori a tutti i maghi e astrologi che erano in tutto il suo regno”. Daniele 1:19, 20. CCA 26.2
Ecco una lezione per tutti, ma specialmente per i giovani. Una precisa ubbidienza ai princìpi divini giova alla salute del corpo e della mente. Per raggiungere il più alto livello di conoscenze morali e in tellettuali, è necessario ricercare in Dio saggezza e forza, e praticare una stretta temperanza in tutte le abitudini della vita. Nella storia di Daniele e dei suoi compagni, troviamo un esempio della vittoria dei princìpi sulla tentazione di soddisfare i piaceri. Ci viene mostrato che, mediante l'osservanza di princìpi religiosi, i giovani possono trionfare sui desideri della carne e restare fedeli agli insegnamenti di Dio, anche a costo di grandi sacrifici. — The Review and Herald, 25 gennaio 1881. CCA 26.3
[Sul regime alimentare di Daniele §§ 117, 241, 242] CCA 27.1
35. Mi è stato mostrato che la riforma sanitaria fa parte del messaggio del terzo angelo, è strettamente collegata come la mano e il braccio lo sono al corpo umano. Ho visto che come popolo dobbiamo progredire in questa grande opera. Pastori e membri di chiesa devono collaborare. I figli di Dio non sono preparati per il grande grido del terzo angelo. C'è un lavoro personale da intraprendere che non deve essere lasciato a Dio, che ha affidato questo compito a ognuno di loro. Si tratta di un'opera individuale: una persona non può compierla al posto di un'altra. “Avendo dunque queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio”. 2 Corinzi 7:1. CCA 27.2
L'ingordigia è la debolezza dominante della nostra epoca. Gli appetiti smodati riducono uomini e donne allo stato di schiavi, offuscano le loro facoltà intellettuali e affievoliscono la loro sensibilità morale a tal punto che le sacre e nobili verità della Parola di Dio non possono più essere apprezzate. Per questo, gli istinti più bassi dominano l'umanità. Per prepararsi a essere traslati, i figli di Dio devono imparare a conoscere loro stessi. Devono acquisire delle nozioni riguardo al proprio organismo in modo da poter dire, con il salmista: “Io ti celebrerò perché sono stato fatto in modo stupendo”. Salmi 139:14. Devono costantemente sottomettere i propri appetiti alle facoltà mentali e morali. Il corpo deve essere al servizio dello spirito, e non lo spirito al servizio del corpo. — Testimonies for the Church 1:486, 487 (1867). CCA 27.3
36. Dio chiede ai suoi figli di purificarsi da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la santificazione nel timore del Signore. Tutti coloro che trascurano questa opera e trovano delle scuse, aspettandosi che il Signore compia in loro favore ciò che richiede a ognuno di fare personalmente, saranno trovati mancanti. Al contrario, i più umili, che avranno tenuto in considerazione i giudizi divini, saranno preservati nel giorno del giudizio del Signore. Mi è stato mostrato che se i figli di Dio non si impegnano in prima persona, ma aspettano il tempo in cui si manifesterà il risveglio per abbandonare i loro peccati e correggere i propri errori, se fanno affidamento su questo risveglio per la loro purificazione da ogni contaminazione di carne e di spirito e per impegnarsi a proclamare il grande grido del terzo angelo, saranno trovati mancanti. La potenza divina del risveglio si manifesta soltanto per coloro che si sono preparati per questo momento compiendo l'opera che Dio esige, cioè purificarsi da ogni contaminazione di carne e di spirito, perfezionando la propria santificazione nel timore di Dio. 2 Corinzi 7:1. — Testimonies for the Church 1:619 (1867). CCA 27.4
37. La mancata adesione a sani princìpi ha avuto influssi negativi nella storia del popolo di Dio. Ci sono sempre state delle forme di apostasia alla riforma sanitaria e come risultato Dio è stato disonorato da una grave mancanza di spiritualità. Se i figli di Dio avessero camminato nella luce, non si sarebbero mai erette certe barriere. CCA 28.1
Noi che abbiamo beneficiato di così grandi privilegi, permetteremo al mondo di superarci nell'opera della riforma sanitaria? Svaluteremo le nostre facoltà e abuseremo delle nostre capacità a causa di un'alimentazione sbagliata? Trasgrediremo la legge di Dio seguendo abitudini egolesive? Le nostre incoerenze saranno occasione di scherno? Le nostre vite saranno così lontane dai princìpi cristiani che il Salvatore si vergognerà di chiamarci suoi fratelli? Non vogliamo piuttosto compiere questa opera medico-missionaria, che poi è il Vangelo messo in pratica, in modo da permettere alla pace di Dio di penetrare nei nostri cuori? Non vogliamo eliminare ogni pietra d'intoppo davanti agli increduli, ricordandoci in che cosa consiste un cristianesimo autentico? È molto meglio rinunciare all'appellativo di cristiano che professarsi tali e, contemporaneamente, coltivare desideri che favoriscono passioni malsane. CCA 28.2
Dio invita ogni membro di chiesa a consacrare la propria vita senza riserve al suo servizio. Egli rivolge un appello in favore di una vera riforma. Tutta la creazione soffre a causa della maledizione. I figli di Dio devono mettersi in condizioni tali da favorire la crescita nella grazia ed essere santificati dalla verità, corpo, anima e spirito. Rinunciando agli appetiti nocivi alla salute, potranno avere una consapevolezza più precisa della vera devozione. E si noterà un notevole cambiamento nell'esperienza religiosa. — The Review and Herald, 27 maggio 1902; Counsels on Health, 578, 579. CCA 28.3
38. È molto importante che ognuno di noi si impegni personalmente e abbia le idee chiare per quanto riguarda il mangiare, il bere e uno stile di vita utile a preservare la salute. Tutti sono messi alla prova per vedere se accettano i princìpi della riforma sanitaria o seguono i loro desideri. Nessuno pensi di potersi comportare come cre de. E in presenza dei commensali seduti alla vostra stessa tavola, mostrate che nel campo dell'alimentazione, come in qualsiasi altro settore, i princìpi che osservate contribuiscono a rivelare la gloria di Dio. Non potreste permettervi di agire diversamente, dal momento che siete chiamati a formarvi un carattere in vista della vita eterna. Grandi responsabilità sono affidate a ogni uomo. Comprendiamole e assumiamocene l'onere nel nome del Signore! CCA 28.4
A tutti coloro che sono tentati dalla gola io dico: “Non soccombete alla tentazione, ma limitatevi a consumare unicamente alimenti di buona qualità. Potete abituarvi a un regime sano e apprezzarlo. Il Signore sostiene coloro che dimostrano impegno; ma come potrà aiutare chi non fa nessuno sforzo per adeguarsi alla logica e ai piani di Dio? Facciamo la nostra parte, impegnandoci seriamente per la nostra salvezza, per paura di commettere degli errori nel trattare il nostro corpo che, davanti a Dio, abbiamo il dovere di mantenere nel miglior stato di salute possibile”. — The Review and Herald, 10 febbraio 1910. CCA 29.1
39. Coloro che decidono di lavorare per il Signore non devono ricercare i favori del mondo e la soddisfazione dei loro desideri egoistici. I medici che lavorano nelle nostre istituzioni devono essere ispirati dai princìpi della riforma sanitaria. Gli uomini non possono essere veramente temperanti se la grazia di Cristo non agisce nei loro cuori come un principio permanente. Tutte le promesse del mondo non riusciranno a fare di lei, o di sua moglie, un promotore della riforma sanitaria. Nessuna restrizione nella sua alimentazione, per quanto severa, riuscirà mai a guarirla del suo appetito morboso. Il fratello e la sorella N. non potranno praticare la temperanza prima che i loro cuori siano stati trasformati dalla grazia di Dio. CCA 29.2
Le riforme non possono essere realizzate dalle circostanze. Il cristianesimo propone una trasformazione del cuore. L'opera interiore che Cristo compie sarà manifestata, esteriormente, da uno spirito convertito. Il piano che consiste nel lavorare dapprima all'esterno e nel provare, in seguito, ad agire all'interno, ha sempre fallito e fallirà sempre. Il progetto di Dio per voi è quello di iniziare dalla sede stessa di tutte le difficoltà, e cioè dal cuore, e poi far scaturire dal cuore dei princìpi di giustizia; così, la riforma si realizzerà, sia esteriormente che interiormente. — Special Testimonies, Series A 9:54 (1896). CCA 29.3
40. Chi innalza il proprio ideale, avvicinandolo il più possibile alle esigenze divine, in armonia con il messaggio che Dio ha dato tramite la sua Parola e le testimonianze del suo Spirito, non modificherà il proprio atteggiamento per assecondare desideri di parenti e amici, pochi o tanti che siano, che vivono in opposizione con le sagge disposizioni di Dio. Se, in questo campo, ci appoggiamo sui princìpi, se osserviamo scrupolosamente le regole dell'alimentazione e se, in quanto cristiani, educhiamo i nostri gusti seguendo il piano divino, eserciteremo un influsso che verrà approvato da Dio. Quindi la domanda è: “Siamo disposti a essere dei veri riformatori nel campo della salute?”. — Lettera 3, 1884. CCA 29.4
[Per il contesto, cfr. § 720] CCA 30.1
41. Sono stata incaricata di dare alla nostra chiesa un messaggio riguardante la riforma sanitaria, poiché molti avventisti hanno trascurato quella fedeltà che coltivavano nei confronti di questi princìpi. Dio desidera che i suoi figli raggiungano la statura perfetta di uomini e donne in Gesù Cristo. Per raggiungere questo obiettivo, devono usare in modo equilibrato tutte le facoltà dello spirito, della mente e del corpo. Non possono permettersi di dilapidare forze mentali e fisiche. Il fatto di sapere come preservare la salute ha un'importanza capitale. Esaminando la questione nel rispetto di Dio, ci rendiamo conto che è meglio, per il nostro sviluppo fisico e spirituale, attenerci a un regime semplice. Studiamo il problema con perseveranza. Sono necessarie conoscenze e criteri precisi per agire saggiamente in proposito. Le leggi della natura non possono essere violate impunemente. CCA 30.2
Chi si è reso conto del rischio di usare carne, tè e caffè, come pure alimenti troppo pesanti o preparati in modo inadeguato, chi ha deciso di fare un patto con Dio mediante il sacrificio, eliminerà dal suo regime alimentare tutto ciò che non è sano. Dio chiede che gli appetiti siano purificati e si rinunci a ciò che può nuocere alla salute. Questo è l'impegno che la chiesa deve assolvere prima di comparire santificati alla presenza di Dio. CCA 30.3
La chiesa del rimanente è composta da persone convertite. È necessario che la proclamazione del messaggio produca come risultato la conversione e la santificazione dei cuori. Bisogna sentire la potenza dello Spirito in questo movimento. Questo messaggio meraviglioso e speciale è per tutti; deve essere proclamato ad alta voce. Noi crediamo fermamente che acquisterà un'importanza sempre maggiore fino alla fine dei tempi. Vi sono alcuni che professano di essere credenti e accettano certe parti delle Testimonianze come provenienti da Dio, ma ne rigettano altre che condannano le loro più care abitudini. Queste persone agiscono contro il proprio interesse e contro l'interesse della chiesa. È vitale per noi camminare nella luce. Coloro che pretendono di credere alla riforma sanitaria e ne rinnegano i princìpi nella loro vita quotidiana fanno del male a loro stessi e producono un'impressione sfavorevole sulla mente dei credenti e dei non credenti. CCA 30.4
Una grande responsabilità è affidata a tutti coloro che conoscono la verità: quella di vegliare affinché il loro comportamento corri sponda alla fede professata. È necessario che la loro vita sia purificata e santificata, perché essi possano essere pronti per l'opera che deve essere rapidamente compiuta durante gli ultimi giorni della proclamazione del messaggio. CCA 30.5
Essi non hanno né tempo né energie da sprecare nella soddisfazione degli appetiti. Queste parole dovrebbero risuonare potentemente alle nostre orecchie: “Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati, e affinché vengano dalla presenza del Signore dei tempi di ristoro”. Atti 3:19. Sono tanti fra noi coloro che mancano di spiritualità e che, senza una vera conversione, saranno irrimediabilmente perduti. Volete correre questo rischio?... CCA 31.1
Solo la potenza di Cristo può agire nei cuori. È questa che trasforma tutti coloro che desiderano partecipare alla nuova vita nel regno dei cieli. “Se uno non è nato di nuovo — ha detto il Salvatore — non può vedere il regno di Dio”. Giovanni 3:3. La religione che viene da Dio è la sola che possa condurre a lui. Per servirlo adeguatamente, è necessario rinascere grazie allo Spirito divino. I nostri cuori saranno purificati, i nostri spiriti rinnovati e riceveremo nuove capacità per conoscere e amare Dio. Ubbidiremo spontaneamente a tutte le sue esigenze. Questo è il vero culto. — Testimonies for the Church 9:153-156 (1909). CCA 31.2
42. Ci è stato affidato il compito di promuovere la riforma sanitaria. Il Signore desidera che i suoi figli vivano in armonia gli uni con gli altri. Come lei ben sa, noi non dobbiamo abbandonare le posizioni alle quali, nel corso degli ultimi trentacinque anni (scritto nel 1902), il Signore ci ha ordinato di attenerci. Stia bene attento a non trovarsi in opposizione con l'opera della riforma sanitaria. Questa opera deve andare avanti, poiché la volontà di Dio è di diminuire la sofferenza che regna nel nostro mondo e di purificare il suo popolo. CCA 31.3
Vegli sul suo atteggiamento, affinché non sia causa di divisione. Fratello mio, anche se lei trascura di ricevere, nella sua vita e nella sua famiglia, le benedizioni che derivano dall'ubbidienza ai princìpi della riforma sanitaria, non ne privi gli altri opponendosi al messaggio che Dio ha dato su questo argomento. — Lettera 48, 1902. CCA 31.4
43. Il Signore ha dato al suo popolo un messaggio riguardante la riforma sanitaria. Questa luce brilla sul nostro cammino da trent'an-ni e il Signore non può sostenere coloro che la neutralizzano. Non è contento quando i suoi collaboratori agiscono, su questo punto, in modo contrario al messaggio che egli ha chiesto di trasmettere ad altri. Potrà essere soddisfatto quando alcuni dei collaboratori che lavorano in un posto insegnano che i princìpi della riforma sanitaria sono strettamente collegati al messaggio del terzo angelo, come il braccio lo è al corpo, mentre i loro colleghi, con il loro comportamento, insegnano dei princìpi che sono completamente contrari? Tutto ciò è considerato come un peccato agli occhi di Dio... CCA 31.5
Niente scoraggia di più i collaboratori del Signore del fatto di trovarsi in relazione con persone che hanno capacità intellettuali, e comprendono le ragioni della nostra fede, ma con la parola e con l'esempio manifestano una totale indifferenza nei confronti degli obblighi morali. CCA 32.1
Il messaggio di Dio in merito alla riforma sanitaria non potrà essere oggetto di scherno senza conseguenze per colui che lo fa; nessuno può sperare di ottenere qualche successo nell'opera di Dio fintanto che, con la parola e con l'esempio, agirà in opposizione alla luce che Dio ha inviato. — Special Testimonies, Series A 7:40 (1896); Counsels on Health, 561, 562. CCA 32.2
44. È importante che i pastori offrano indicazioni precise su uno stile di vita all'insegna della temperanza. Essi dovrebbero precisare come l'alimentazione, il lavoro, il riposo e l'abbigliamento sono collegati al mantenimento della salute. Tutti coloro che credono alla verità per gli ultimi tempi hanno un'opera da compiere in questo settore. Ne sono coinvolti e Dio chiede loro di interessarsi sempre di più a questa riforma. E non sarà soddisfatto del loro comportamento se considereranno tale questione con indifferenza. — Testimonies for the Church 1:618 (1867). CCA 32.3
45. L'apostolo Pietro esorta “ad astenervi dalle carnali concupiscenze che danno l'assalto contro l'anima”. 1 Pietro 2:11. Avete tentennato di fronte alla riforma sanitaria, che considerate come un'inutile appendice alla verità. Ma non è così: essa fa parte della verità. Avete un'opera da compiere, che diventerà più pesante e penosa di tutto ciò che avete già dovuto sopportare. CCA 32.4
Mentre esitate e indietreggiate, trascurando di gioire delle benedizioni che avreste il privilegio di ricevere, subite un danno. In realtà rinunciate alla grande benedizione che il cielo ha messo sul vostro cammino per facilitare i vostri progressi. Satana vi presenta questa opera sotto una luce molto sfavorevole, tanto che vi ponete in contrasto con quello che vi gioverebbe di più, che vi donerebbe salute fisica e spirituale. — Testimonies for the Church 1:546 (1867). CCA 32.5
[Le scuse per comportarsi male sono inventate sotto l'influsso di Satana § 710] CCA 32.6
46. Il Signore chiede che dei volontari entrino nelle sue schiere. Uomini e donne deboli hanno bisogno di diventare dei riformatori della salute. Dio collaborerà con i suoi figli per conservarli in buona salute se si nutriranno con attenzione, rifiutandosi di sovraccaricare inutilmente lo stomaco. Grazie alla sua benevolenza, la via della na tura è sicura e sufficientemente ampia per tutti coloro che vorranno percorrerla; ha donato per il nostro sostentamento i sani e benefici prodotti della terra. Chi non vuole osservare le istruzioni che Dio ha dato nella sua Parola e nelle sue opere, chi non ubbidisce ai comandamenti divini, farà una cattiva esperienza. È un cristiano malato, la sua vita spirituale è debole. Vive, ma la sua vita è priva di fascino; spreca dei preziosi momenti di grazia. Molte persone hanno maltrattato il loro fisico trascurando le leggi della vita e non si riprenderanno più dalle conseguenze della loro negligenza; ma potranno ancora pentirsi e convertirsi. L'uomo ha tentato di essere più saggio di Dio: è diventato legge a se stesso. Dio ci chiede di prendere in considerazione le sue esigenze e di non disonorarlo più indebolendo le nostre facoltà fisiche, mentali e spirituali. Il declino e la morte prematura sono il risultato dell'allontanamento da Dio per seguire le vie del mondo. Chi è indulgente nei confronti di se stesso ne subirà le conseguenze. Nel giorno del giudizio, ci renderemo conto fino a che punto Dio considera seria la violazione delle leggi sulla salute. Allora, quando avremo una visione retrospettiva del nostro modo di agire, comprenderemo quanto avremmo potuto conoscere meglio Dio e quali caratteri nobili avremmo potuto formarci, se avessimo ascoltato i consigli della Bibbia. CCA 32.7
Dio si aspetta che il suo popolo acquisisca più saggezza e comprensione. Mentre assistiamo allo spettacolo della miseria, della deformità e della malattia che regnano nel mondo e che sono il risultato dell'ignoranza sul modo corretto di trattare il proprio corpo, potremmo astenerci dal dare un avvertimento? Cristo ha dichiarato che quando il Figlio dell'uomo si sarebbe rivelato, la situazione sarebbe stata simile ai giorni di Noè, quando la terra era piena di violenza e corrotta dal crimine. Dio ci ha dato una grande luce e, se camminiamo in questa luce, vedremo la nostra salvezza. CCA 33.1
È necessario un deciso cambiamento. È tempo di umiliare i nostri cuori orgogliosi e ostinati e cercare il Signore mentre lo si può ancora trovare. In quanto popolo, abbiamo bisogno di umiliare i nostri cuori davanti a Dio, poiché il nostro comportamento porta il marchio dell'incoerenza. Il Signore ci chiama a rientrare nei ranghi. Il giorno sta per finire. La notte arriverà presto. Già si vedono i giudizi di Dio manifestarsi sulla terra e sul mare. Un secondo tempo di grazia non sarà accordato. Non è il momento di fare passi falsi. Che ognuno renda grazie a Dio del fatto che abbiamo ancora l'occasione di formare un carattere per la vita eterna. — Lettera 135, 1902. CCA 33.2