I sedicenti cristiani respingono il piano di Dio per raccogliere fondi in favore della sua opera e cosa fanno per supplire a queste necessità? Dio valuta la natura dei mezzi adottati. I luoghi di culto vengono profanati da ogni tipo di dissipazione con la scusa che si soddisfano piaceri profani ed egoistici ma si riesce a ricavare il denaro per pagare i debiti della chiesa o per sostenerne l’attività. Molte di queste persone non verserebbero spontaneamente neppure una lira in favore di progetti di carattere religioso. Fra le direttive impartite da Dio per il sostentamento della sua opera c’è spazio per bazar, concerti, fiere e cose del genere? L’opera di Dio deve forse essere sostenuta con metodi che Egli ha proibito nella sua Parola? Cose che distolgono la mente da Dio, dalla sobrietà, dalla pietà, dalla santità? CEC 145.4
Quale impressione produce tutto questo nella mente dei non credenti? La Parola di Dio è gettata nel fango. Dio e i cristiani vengono scherniti. I cattivi principi vengono rafforzati da questi metodi contrari alle Scritture ed è proprio ciò che Satana desidera. Gli uomini ripetono il peccato di Nadab e Abihu: utilizzano un fuoco profano anziché quello sacro per il servizio di Dio. Il Signore, ovviamente, non può accettare tali offerte. CEC 146.1
Tutti questi metodi per raccogliere fondi non ricevono la sua approvazione. Si tratta di una falsa devozione che produce falsi risultati. Molti che si dichiarano cristiani sono accecati e infatuati. I membri di chiesa agiscono come i contemporanei di Noè i cui pensieri erano rivolti unicamente al male. Coloro che rispettano Dio abbandoneranno queste abitudini che sono una parodia della religione di Gesù Cristo. — The Review and Herald, 8 dicembre 1896. CEC 146.2