L’amore di Dio non si può definire in funzione di un concetto contrario e negativo; è un principio attivo e positivo, una fonte che vivifica e offre benedizioni. Quando l’amore del Cristo vive in noi non solo non proveremo rancore nei confronti del nostro prossimo, ma cercheremo in ogni modo di manifestare interessamento per gli altri. GMB 72.4
Gesù dice: “Se dunque stai per offrire la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi del tuo fratello che ha qualcosa contro di te, lasci lì la tua offerta davanti all’altare, e va prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta”. Matteo 5:23, 24. GMB 73.1
L’offerta esprimeva la fede di colui che la presentava e la partecipazione alla misericordia e all’amore di Dio. Infatti, dichiarare di credere nell’amore divino che perdona e nello stesso tempo manifestare uno spirito duro e implacabile rappresenta una grave incoerenza. GMB 73.2
Quando chi professa di onorare il Signore ingiuria suo fratello, presenta il carattere divino sotto una falsa luce. Per ritrovare il giusto equilibrio è necessario che egli confessi e riconosca i suoi errori. Anche se il torto di un fratello è più grave la nostra responsabilità non è inferiore. Se rivolgendoci a Dio ci ricordiamo che abbiamo un problema in sospeso con qualcuno, interrompiamo la nostra preghiera, andiamo dal fratello con cui siamo in contrasto, riconosciamo il nostro errore e chiediamogli di perdonarci. GMB 73.3
Se in qualche modo abbiamo frodato qualcuno restituiamogli ciò che gli appartiene; se involontariamente abbiamo ingannato qualcuno, riferito in maniera scorretta le sue parole pregiudicando la sua credibilità, rivolgiamoci alla persona lesa e ritrattiamo le nostre dichiarazioni. GMB 73.4
Quanti problemi potrebbero essere evitati se in occasione di contrasti tra fratelli, gli interessati ne parlassero fra loro con amore, invece di coinvolgere altri. Le radici del rancore potrebbero essere facilmente sradicate se i discepoli del Cristo fossero più uniti nel suo amore. GMB 74.1