Gli ebrei erano orgogliosi delle loro convinzioni etiche e morali e consideravano con disprezzo le abitudini corrotte dei pagani. La presenza delle truppe romane in Palestina, in seguito all’occupazione del territorio d’Israele, rappresentava una provocazione continua per il popolo. A Capernaum gli ufficiali romani passeggiavano accompagnati dalle loro amanti e spesso la quiete era interrotta dal frastuono delle loro gozzoviglie proveniente da barche lussuose che solcavano il lago. Il popolo sperava che Gesù li rimproverasse severamente, ma rimase sbalordito quando sentì pronunciare le parole che rivelavano i sentimenti dei loro cuori. GMB 74.2
Quando un pensiero malvagio è accarezzato a lungo, anche se segretamente, significa che il peccato regna nel cuore e l’animo è schiavo del male. Chi è attratto da scene volgari, chi indulge su pensieri e sguardi sensuali, concretizzando il suo peccato verificherà la vera natura e le conseguenze vergognose e dolorose del male che aveva nascosto nel profondo del suo animo. GMB 74.3
La tentazione non è ancora il peccato ma rivela il male che esiste, allo stato potenziale, in fondo all’animo. L’uomo è il risultato dei suoi pensieri e dal cuore “provengono le sorgenti della vita”. Proverbi 4:23. GMB 75.1