Gli ebrei permettevano a un uomo di mandar via sua moglie per motivi banali e la donna era libera di risposarsi. Questa consuetudine creava profondi sofferenze. Nel Sermone sul Monte il Signore dichiara che il legame del matrimonio è indissolubile, con l’unica eccezione dell’infedeltà di uno dei due coniugi alla promessa matrimoniale. “...Chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio”. Matteo 5:32. GMB 78.1
Quando i farisei posero a Gesù una domanda sulla legittimità del divorzio egli ricordò loro il significato dell’istituzione del matrimonio alla creazione e aggiunse: “...Fu per la durezza dei vostri cuori che Mosè vi permise di mandare via le vostre mogli; ma da principio non era così”. Matteo 19:3, 8. Gesù ricordò loro il tempo in cui Dio aveva dichiarato che “tutto era buono”. Il matrimonio e il sabato nascono alla creazione e sono due istituzioni create per la gloria di Dio in favore dell’umanità. GMB 78.2
Quando il Creatore unì nel vincolo coniugale la prima coppia disse: “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne”. Genesi 2:24. Egli promulgava così la legge del matrimonio, destinata a tutti i discendenti di Abramo fino alla fine dei tempi. Ciò che l’Eterno stesso aveva dichiarato buono era una legge che rappresentava la massima benedizione e possibilità di progresso per l’uomo. GMB 78.3
Come tutti i doni che Dio aveva affidato alla cura dell’uomo, il matrimonio è stato corrotto dal peccato. Il Vangelo ha come scopo di restaurarne la purezza e la bellezza. L’Antico e il Nuovo Testamento fanno appello al legame matrimoniale per rappresentare l’unione che esiste fra il Cristo e il suo popolo, cioè coloro che egli ha salvato riscattandoli al prezzo del Calvario. “Non temere... perché il tuo Creatore è il tuo sposo; il suo nome è: il Signore degli eserciti; e il tuo redentore è il Santo d’Israele...”. Isaia 54:4, 5. “Tornate, o figli traviati... poiché io sono il vostro Signore...”. Geremia 3:14. Nel Cantico dei Cantici la voce della sposa dice: “Il mio amico è mio, e io sono sua...”. Cantico dei Cantici 2:16. E colui che per lei “si distingue fra diecimila” (Cantico dei Cantici 5:10) le risponde: “Tu sei tutta bella, amica mia, e non c’è nessun difetto in te”. Cantico dei Cantici 4:7. GMB 79.1
L’apostolo Paolo, in tempi diversi, scrive ai credenti di Efeso e afferma che il Signore ha fatto del marito il capo della moglie, perché la protegga e preservi l’unità della famiglia, come il Cristo è il capo della chiesa e il Salvatore del suo corpo mistico. Perciò egli dice: “Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, per farla comparire davanti a sé gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. Allo stesso modo anche i mariti devono amare le mogli...”. Efesini 5:24-28. GMB 79.2
Soltanto la grazia del Cristo può permettere che il matrimonio diventi ciò che Dio aveva voluto che fosse, uno strumento di benedizione ed elevazione per l’umanità. In questo modo, le famiglie della terra, unite da legami di pace e amore, diventano un’immagine della famiglia del cielo. GMB 80.1
Oggi, come ai tempi del Cristo, la società offre un quadro molto triste di questo ideale divino della relazione coniugale. Anche a coloro che hanno sperimentato momenti di amarezza e delusione, perché si aspettavano di vivere un’esperienza di gioia e amicizia, il Vangelo del Cristo offre consolazione. GMB 80.2
La pazienza e il tatto che il suo Spirito possono accordare alleggerirà il peso della loro sofferenza. Il cuore pervaso dalla presenza del Cristo sarà appagato dal suo amore e non cercherà di attrarre la simpatia e l’attenzione su se stesso. Affidandosi a Dio il credente consentirà alla saggezza divina di fare ciò che all’uomo non era possibile. Rivelando la sua misericordia Dio ha permesso che coloro che erano indifferenti od ostili si riavvicinassero per costruire un’unione più solida e duratura, perché i legami d’amore sono in grado di superare qualsiasi prova GMB 80.3