Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents

Messaggio ai giovani

 - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Parole sgarbate

    In famiglia le parole pronunciate impulsivamente fanno molto male: provocano una risposta caratterizzata dallo stesso spirito e dalle stesse modalità. Si tende infatti a ricambiare con un insulto, ad autogiustificarsi: queste parole rappresentano un peso terribile sul nostro cuore. Tutte le parole amare si ritorcono contro di noi producendo effetti negativi.MG 228.4

    Coloro che si lasciano dominare da un linguaggio del genere proveranno vergogna e perderanno la stima e la fiducia in se stessi. Saranno attanagliati dai rimorsi, si pentiranno di essersi lasciati andare e di aver parlato in quel modo. Quanto sarebbe bello se parole di questo tipo non venissero mai pronunciate! Quanto sarebbe diverso poter contare sul balsamo della grazia nel cuore, essere capaci di non raccogliere le provocazioni e sopportare ogni cosa con la dolcezza e la pazienza che aveva il Cristo.MG 228.5

    Se soddisfate le condizioni richieste dalle promesse divine, esse si realizzeranno. Se il vostro spirito è in comunione con Dio, non passerete dall’euforia allo scoraggiamento quando vi troverete ad affrontare le prove e le tentazioni. Non comunicherete agli altri dubbi e tristezza.MG 228.6

    Satana non è in grado di leggere i nostri pensieri, ma può vedere le nostre azioni e ascoltare le nostre parole. In base alla sua profonda conoscenza del cuore dell’uomo, egli sceglie le tentazioni approfittando dei punti deboli del carattere. Quante volte lo aiutiamo a scoprire il modo per poterci sconfiggere! Se solo riuscissimo a controllare le nostre parole e le nostre azioni! Saremmo molto più forti se pronunciassimo parole di cui non dovremo vergognarci nel giorno del giudizio. Esse assumeranno una solennità che non sembrano avere oggi! — The Review and Herald, 27 febbraio 1913.MG 229.1

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents