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Con Tutto Il Cuore

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    Interprete Dei Sogni, 11 settembre

    Ho fatto un sogno e non vi è alcuno che lo possa interpretare; ma ho sentito dire di te che, quando hai udito un sogno tu lo puoi interpretare. Genesi 41:15CTC 276.1

    Quando Giuseppe interpretò i sogni del panettiere e del coppiere, pregò il coppiere di ricordarsi di lui quando sarebbe stato reintegrato nella sua posizione; ma il coppiere dimenticò e Giuseppe rimase due anni in più in prigione. Ma una persona più importante del capo dei coppieri fece un sogno e non fu trovato nessuno che interpretasse il sogno, fu allora che il coppiere si ricordò di Giuseppe. “Allora il faraone mandò a chiamare Giuseppe. Lo fecero uscire subito dalla prigione sotterranea. Egli si rase, si cambiò il vestito e andò dal faraone. Il faraone disse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e non c'è chi lo possa interpretare. Ho udito dire di te che, quando ti raccontano un sogno, tu lo puoi interpretare». Giuseppe rispose al faraone dicendo: «Non sono io, ma sarà Dio che darà al faraone una risposta favorevole”.” Genesi 41:14-16 Grazie alla saggezza donatagli da Dio, Giuseppe poté vedere il vero significato del sogno. Egli vide i meravigliosi disegni di Dio, ed espose con chiarezza tutta la situazione davanti al faraone. Gli rivelò la lunga carestia che sarebbe arrivata sulla terra, e i piani che dovevano essere fatti per salvare la nazione dalla distruzione. Le sue parole furono ricevute come oro e la risposta fu data: Giuseppe ricevette questo annuncio inatteso: “...Giacché Iddio t’ha fatto conoscere tutto questo, non v’è alcuno che sia intelligente e saggio al pari di te. Tu sarai sopra la mia casa, e tutto il mio popolo obbedirà ai tuoi ordini; per il trono soltanto, io sarò più grande di te”. Genesi 41:39,40 Giuseppe ha rappresentato Cristo. Per molti anni fu l'onorato amministratore dell'Egitto. Nella sua vita e nel suo carattere si manifestava ciò che era bello, puro e nobile. Nel sopportare i suoi dispiaceri in circostanze difficili e subendo tentazioni Giuseppe era tutt’uno nel carattere con Cristo... L'esempio di Giuseppe, risplendente della luminosità del cielo, non brillò invano in mezzo a questo popolo per il quale Cristo si era impegnato a diventare un'offerta - un popolo che Dio aveva preso sotto la sua ala e a cui stava donando non solo il tempo, ma anche le abbondanti benedizioni per attirarli a Sé. YI, Mar. 11, 1897CTC 276.2

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