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Con Tutto Il Cuore

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    Caino E Abele Messi Alla Prova, 2 luglio

    Col passare del tempo, avvenne che Caino fece un'offerta di frutti della terra all'Eterno; or Abele offerse anch'egli dei primogeniti del suo gregge e il loro grasso. E l'Eterno riguardò Abele e la sua offerta, ma non riguardò Caino e la sua offerta. Genesi 4:3-5CTC 203.1

    Caino e Abele, figli di Adamo, avevano un carattere molto diverso... Come Adamo, anche i due fratelli furono sottoposti a una prova di fedeltà e di ubbidienza alla Parola di Dio. Conoscevano il piano che Dio aveva disposto per la salvezza dell’uomo e comprendevano il significato del sistema di sacrifici che Dio aveva stabilito. Sapevano che tramite queste offerte simboliche, esprimevano la loro fede nel Salvatore e la convinzione che il perdono delle loro colpe dipendesse interamente da lui. Erano consapevoli che l’adesione al piano di Dio implicava l’ubbidienza alla sua volontà. Senza spargimento di sangue non ci sarebbe stato perdono... CTC 203.2

    Abele e Caino eressero due altari simili, su cui posero le loro offerte. Abele, seguendo le direttive divine, offrì in sacrificio un agnello. “...E l’Eterno guardò con favore Abele e la sua offerta” (Genesi 4:4) e subito del fuoco scese dal cielo e consumò la vittima. Caino, invece, trasgredendo l’ordine esplicito del Signore, presentò come offerta solo della frutta e il cielo non manifestò alcun segno di approvazione. Abele supplicò il fratello di avvicinarsi a Dio come Egli stesso aveva indicato, ma le sue insistenze resero Caino ancora più ostinato e deciso a comportarsi a modo suo. Essendo il primogenito, non voleva sentirsi rimproverato dal fratello minore e quindi respinse con disprezzo i suoi consigli... CTC 203.3

    Caino si era presentato davanti al Signore animato da sentimenti di ribellione e di sfiducia: non credeva nell’importanza del sacrificio che Dio aveva promesso per la salvezza dell’uomo e dubitava della necessità di offrire delle vittime. Il suo dono non esprimeva il pentimento per il peccato... Abele aveva compreso i grandi princìpi della salvezza. Nel sangue dell’agnello egli vide il sacrificio futuro, il Cristo che moriva in croce, sul Calvario. Manifestò la sua fede nella liberazione che il Messia avrebbe compiuto e questa, per lui, rappresentava la testimonianza più certa del fatto che era stato considerato giusto e che la sua offerta era stata accettata. Signs, Dec. 16, 1886 CTC 203.4

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