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Con Tutto Il Cuore

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    I Due Figli, 2 aprile

    Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli e rivolgendosi al primo disse: “Figlio, va’ oggi a lavorare nella mia vigna”; ma egli rispose e disse: “Non voglio”; più tardi però, pentitosi, vi andò. Poi, rivoltosi al secondo gli disse la stessa cosa. Ed egli rispose e disse: “Sì, lo farò signore”, ma non vi andò. Chi dei due ha fatto la volontà del padre?». Essi gli dissero: «Il primo». Gesù disse loro: «In verità vi dico che i pubblicani e le meretrici vi precedono nel regno dei cieli. Matteo 21:28-31CTC 109.1

    Nella parabola il figlio che si rifiutò di andare nella vigna, rappresentò il mondo dei gentili. La classe che disse: “Vado, signore”, rappresentava i farisei. Cristo aveva appena purificato il tempio scacciando via i mercanti, perché l’avevano contaminato con il traffico di denaro. E mentre ciò accadeva, la divinità aveva toccato l'umanità e il popolo poteva vedere la gloria e il potere di Dio manifestarsi davanti a loro... Mentre Gesù si dirigeva verso Gerusalemme, la moltitudine aveva sparso le vesti lungo la strada, e mentre stavano camminando, portavano i rami di palma, proclamando le Sue lodi e cantando: “Osanna al figlio di Davide”. CTC 109.2

    I gentili avrebbero accettato la verità, ma quelli che avevano una così grande luce e tali meravigliosi privilegi, a cui sono state concesse benedizioni sia temporali che spirituali, rifiutarono il messaggio della salvezza. Avevano professato di essere il popolo di Dio. Avevano detto: “Andiamo, Signore”, ma non sono riusciti a fare la volontà del loro Padre... Quando hai ricevuto l’invito del cielo, hai detto: “Si Signore, io credo nella verità”, eppure hai dimostrato con le tue azioni che non credevi affatto? L’hai accettato nel tuo cuore? Il Suo potere trasformante si è impadronito della tua anima? Hai accettato la Sua grazia santificante?... È privilegio di tutti dire: “Eseguirò gli ordini del mio Capitano alla lettera... Dirai: Quali sono gli ordini per me? Qual è il mio dovere? Che cosa dice il Maestro? Qual è la mia posizione davanti a Dio? Appena entri nel giusto rapporto con Dio, capirai il tuo dovere e quindi obbedirai senza più pensare alle tue buone opere che credi ti salvino. Devi domandarti oggi e non nel giorno in cui sei pieno di problemi: In che stato è la mia anima? Andrai a lavorare oggi? RH, Apr. 9, 1889CTC 109.3

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