CAPITOLO 2
IL SANTUARIO CELESTE IN MINIATURA
Mentre Mosè si trovava sul monte di Dio gli fu dato il seguente commando: Mi facciano un santuario perché io abiti in mezzo a loro. (Esodo 25:8). E Mosè ha ricevuto precise indicazioni per la costruzione del tabernacolo. Con l’apostasia del popolo Israelita, la presenza divina non era possibile e di conseguenza la costruzione del santuario in mezzo a loro non viene compiuta. In seguito, quando il favore del cielo fu ripristinato, allora il grande leader ha potuto procedere a eseguire il comando divino. Allora furono scelti gli uomini particolarmente dotati di abilità e saggezza per costruire l’edificio sacro. Dio stesso ha dato a Mosè il piano di questa struttura con particolari indicazioni sulla dimensione e la forma, di materiali da impiegare, e ogni altro articolo che concerne arredamento che doveva contenere. GSS 30.1
Il santuario fatto con le mani doveva essere fatto secondo modello del santuario celeste - (Ebrei 9:24) — una rappresentazione in miniatura del tempio celeste, dove Cristo, nostro Sommo Sacerdote, dopo aver offerto la Sua vita come un sacrificio a favore del peccatore. Dio nella visione sul monte, ha presentato davanti a Mosè il santuario celeste, e gli comandò di fare ogni cosa secondo il modello che li è stato mostrato. Tutte le indicazioni sono state accuratamente registrate da Mosè, che furono poi trasmesse ai capi del popolo. Per la costruzione del santuario furono scelti uomini che il Signore aveva dotato di particolari abilità e saggezza. Dio stesso aveva fornito a Mosè il progetto, completo di ogni informazione riguardo alle dimensioni, la forma, il materiale da impiegare e tutti gli oggetti compresi nell’arredo. Il tabernacolo pur essendo costruito dagli uomini, doveva essere “figura del vero”, (Ebrei 9:24,23) una rappresentazione in miniatura del santuario che è nel cielo in cui il Cristo, il nostro Sommo Sacerdote, dopo aver offerto la Sua vita in sacrificio, doveva compiere la Sua opera in difesa del peccatore. Sul Sinai Dio presentò a Mosè la visione del santuario e gli ordinò di riprodurlo fedelmente. Mosè registrò con cura tutte queste indicazioni e le comunicò ai capi del popolo.GSS 30.2
La costruzione del santuario richiedeva preparativi molto dispendiosi: era necessaria una grande quantità di materiali fra i più pregiati e rari. Il Signore tuttavia accettò solo le offerte volontarie. Mosè aveva ripetuto al popolo quest’ordine: Accettate l’offerta da ogni uomo che sarà disposto a darla di cuore. (Esodo 25:2) Il desiderio di servire Dio e lo spirito di sacrificio erano due requisiti per coloro che si impegnavano a costruire la casa dell’Eterno. GSS 31.1
Poi quanti erano di cuore generoso ed erano mossi dal loro spirito, vennero a portare l'offerta per il Signore, per la costruzione della tenda del convegno, per tutti i suoi oggetti di culto e per le vesti sacre. Vennero uomini e donne, quanti erano di cuore generoso, e portarono fermagli, pendenti, anelli, collane, ogni sorta di gioielli d'oro: quanti volevano presentare un'offerta di oro al Signore la portarono. Quanti si trovavano in possesso di tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso, di pelo di capra, di pelli di montone tinte di rosso e di pelli di tasso ne portarono. Quanti potevano offrire un'offerta in argento o rame ne offrirono per il Signore. Così anche quanti si trovavano in possesso di legno di acacia per qualche opera della costruzione, ne portarono. Inoltre tutte le donne esperte filarono con le mani e portarono filati di porpora viola e rossa, di scarlatto e di bisso. Tutte le donne che erano di cuore generoso, secondo la loro abilità, filarono il pelo di capra. I capi portarono le pietre di onice e le pietre preziose da incastonare nell'efod e nel pettorale, balsami e olio per l'illuminazione, per l'olio dell'unzione e per l'incenso aromatico. (Esodo 35:21-28)GSS 31.2
Durante la costruzione del santuario, gli israeliti — giovani, vecchi, uomini, donne e bambini- continuarono a portare offerte, finché esse furono addirittura superiori al necessario. Allora Mosè fece annunciare in tutto il campo questo messaggio: Né uomo né donna faccia più alcun lavoro come offerta per il santuario. Così s’impedì che il popolo portasse altro. (Esodo 36:6) GSS 32.1
La Bibbia ricorda le proteste degli israeliti e gli interventi di Dio nel giudicare i loro errori, come avvertimento per le generazioni future; la generosità, la devozione e lo zelo che il popolo dimostrò in quest’occasione rappresentano invece un esempio da imitare. Tutti quelli che desiderano adorare Dio e apprezzano la benedizione della Sua presenza accanto a loro, manifesteranno lo stesso spirito di sacrificio nel preparare un luogo dove egli possa incontrarsi con loro. A questo scopo essi dedicheranno al Signore il meglio di ciò che possediamo. Il progetto di una casa per l’Eterno non dovrebbe mai incontrare difficoltà finanziarie: sarebbe un disonore. La somma per realizzarlo dovrebbe essere offerta con generosità, in modo che i responsabili possano dire, come i costruttori del tabernacolo: “Non portate più offerte”. GSS 32.2