IL SANTUARIO E IL SABATO
Durante una visione data a E. White il 3 aprile 1847 riguardo al santuario celeste, fu confermata la verità sul sabato. Essa scrive: Improvvisamente sentimmo un profondo desiderio di pregare, e mentre stavamo pregando lo Spirito Santo scese su di noi. Eravamo moto felici. Ben presto mi allontanai dalle realtà terrene e venni rapita in visione nella gloria di Dio. Vidi un angelo che volava rapidamente verso di me per accompagnarmi dalla terra verso la santa Città. Là vidi un tempio, vi entrai, e attraversando una porta mi ritrovai davanti alla prima cortina. Questa cortina fu sollevata ed entrai nel luogo santo. Vidi l’altare dei profumi, il candelabro con sette lampade e la tavola dei pani di presentazione. GSS 9.6
Dopo avermi mostrato la gloria del luogo santo, Gesù sollevò la seconda cortina ed entrai nel luogo santissimo. Vidi l’arca che era ricoperta di oro puro. A ogni estremità dell’arca c’era un cherubino con le ali distese. I loro visi erano rivolti uno verso l’altro e guardavano verso il basso. In mezzo agli angeli c’era un turibolo d’oro. Sopra l’arca, dove c’erano gli angeli, c’era una luce splendente che sembrava come il trono in cui abita Dio. Gesù era accanto all’arca e quando le preghiere dei santi salivano fino a lui, l’incenso fumava nel turibolo ed egli offriva queste preghiere al Padre insieme al fumo dell’incenso. GSS 10.1
Nell’arca c’era un recipiente d’oro con la manna, il bastone fiorito di Aaronne e le tavole di pietra simili a un libro. Gesù le aprì e vidi i dieci comandamenti scritti con il dito di Dio. Su una tavola ce n’erano quattro e sull’altra sei. I quattro sulla prima tavola risplendevano più degli altri sei; ma il quarto, il comandamento del sabato, risplendeva più di tutti, perché il sabato era stato messo da parte per essere celebrato in onore del santo nome di Dio. Il sabato risultava splendente, circondato da un alone luminoso. GSS 10.2
Vidi che il comandamento del sabato non era stato inchiodato sulla croce. Se lo fosse stato, anche gli altri nove sarebbero stati e noi avremmo potuto trasgredirgli tutti, compreso il quarto. Vidi che Dio non aveva cambiato il sabato, perché Dio stesso non cambia. GSS 11.1
Early Writings, pp. 32, 33.GSS 11.2