PURIFICAZIONE DEL SANTUARIO DAL PECCATO
Nel giorno solenne del giudizio finale, I morti saranno giudicati “dalle cose scritte nei libri secondo le opera loro”. (Apocalisse 20:12) Allora, grazie al sacrificio espiatorio del cristo, i peccati di quanti si sono sinceramente pentiti saranno cancellati dai libri del cielo. Il santuario sarà così liberato, purificato dal ricordo del male. L’espiazione, ovvero, la rimozione definitiva del peccato, era rappresentata nel tabernacolo terreno dal rituale del gran giorno dell’Espiazione. Così avveniva la purificazione dei santuario terreno; il sangue delle vittime offerte dai peccatori pentiti allontanava da loro la contaminazione del male. GSS 50.1
Alla fine dei tempi, gli errori di quanti si saranno sinceramente pentiti verranno cancellati dai registri del cielo; essi non saranno più ricordati. Nello stesso modo, anche nella simbologia del servizio terreno le colpe venivano allontanate per sempre dal popolo, nel deserto. GSS 50.2
Satana è all’origine del peccato, è l’istigatore di tutti i peccati che hanno determinato la morte del Figlio di Dio; la giustizia esige quindi la sua punizione finale. L’opera del Cristo per la redenzione dell’uomo e la purificazione dell’universo dal male terminerà quando le colpe degli uomini saranno rimosse dal santuario del cielo e Satana le riceverà su di sé; allora egli subirà la condanna definitiva. Secondo uno schema simbolico parallelo, nel rituale mosaico l’anno religioso si concludeva con la purificazione del santuario e la confessione dei peccati sulla testa del capro. Nel servizio liturgico del tabernacolo, e più tardi in quello del tempio, il popolo imparava ogni giorno le grandi verità relative alla morte e al ministero del Cristo; una volta l’anno Israele assisteva alla rappresentazione di una profezia: la fine del gran conflitto tra il Cristo e Satana e la purificazione finale dell’universo dal peccato e dai peccatori. GSS 50.3
Patriarchs and Prophets, pp.343-358.GSS 51.1