LA SCRITTURA RIESAMINATA
Trascorso il tempo previsto per la seconda venuta del Signore — la primavera del 1844 — coloro che avevano atteso con fede il suo ritorno, rimasero per un po’ di tempo in preda al dubbio e all’incertezza. Il mondo li considerava totalmente sconfitti ed erano convinti di avere accarezzato un’illusione; tuttavia la loro fonte d’incoraggiamento rimase ancora una volta la Parola di Dio. Molti continuarono a studiare le Scritture riesaminando le basi della loro fede e approfondendo con cura le profezie per acquisire una maggiore conoscenza. La testimonianza biblica, a sostegno della loro posizione, appariva chiara e completa. Segni inconfondibili indicavano l’approssimarsi del ritorno del Cristo. La potenza dello Spirito di Dio, che si era manifestata nella conversione dei peccatori e nel risveglio della vita spirituale dei credenti, aveva dimostrato l’origine divina del messaggio. Sebbene i fedeli non riuscissero a spiegare la loro delusione, erano convinti che Dio li avesse guidati nella loro esperienza.GSS 113.1
Or tardando lo sposo, tutte divennero sonnacchiose e si addormentarono. E sulla mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e acconciarono le loro lampade. Matteo 25:5-7. Nell’estate del 1844, il messaggio fu proclamato con le stesse parole della Scrittura: “Ecco lo sposo!”GSS 113.2
Questo momento rappresentava il punto centrale del periodo compreso fra la data che precedentemente era stata considerata il momento conclusivo dei 2.300 giorni e l’autunno dello stesso anno che rappresentava la fine di tale periodo. Questo movimento fu determinato dalla scoperta del fatto che il decreto di Artaserse per la restaurazione di Gerusalemme, che rappresentava il punto di partenza dei 2.300 giorni, entrò in vigore nell’autunno del 457 a.C. e non all’inizio di quell’anno, come si era creduto in un primo tempo. Partendo dall’autunno del 457, i 2.300 anni scadevano nell’autunno del 1844.GSS 113.3