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Nei Luoghi Celesti

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    Come lavora la fede, 13 aprile

    ...poiché in Cristo Gesù né la circoncisione né l’incirconcisione hanno alcun valore, ma la fede che opera mediante l’amore. Galati 5:6LC 113.1

    Cristo ha testimoniato il Suo grande amore per noi dando la Sua vita, affinché noi potessimo essere salvati. Egli cı ha rivestito con la Sua grazia. Se questo amore divino dimorerà nei nostri cuori, esso rafforzerà la nostra unione con coloro che hanno la stessa fede. Chi dimora nell’amore, dimora in Dio e Dio dimora in lui. 1 Giovanni 4:16 Pıù solido è il nostro amore per i nostri fratelli e sorelle, più solido è il nostro amore per Cristo. Questo amore per Dio e per coloro per i quali Cristo è morto, ha bisogno di essere vivificato dallo Spirito Santo; deve essere consolidato mediante fraterna bontà e tenerezza. Questo principio di amore per Dio e per coloro per i quali Cristo è morto, ha bisogno di essere vivificato dallo Spirito Santo e cementato con fraterna bontà, tenerezza; ha bisogno di essere rafforzato da atti che testimoniano che Dio è amore. Come la fede opera per amore e purifica l’anima da ogni egoismo, così l’anima vene perfezionata dall’amore. Avendo trovato grazia e misericordia attraverso il prezioso sangue di Cristo, come possiamo non essere misericordiosi e teneri? Nel capitolo 58 di Isaia possiamo scoprire come dovrebbe essere la fede in Gesù Cristo nostro personale Salvatore, Colui che perdona i nostri peccati e le trasgressioni, Colui che è in grado di tenerci lontani dal peccato e guidarci sulle Sue orme. Qui vengono presentati i frutti di una lede che opera per amore e purifica l’anima dall’egoismo. Qui fede e opere si combinano, vanno a pari passo.LC 113.2

    Il digiuno di cui mi compiaccio non è forse questo: spezzare le catene della malvagità, sciogliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi, spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel rompere il tuo pane con chi ha fame, nel portare a casa tua i poveri senza tetto, nel vestire chi è nudo, senza trascurare quelli della tua stessa carne? Allora la tua luce irromperà come l’aurora e la tua guarigione germoglierà prontamente, la tua giustizia ti precederà e la gloria dell’Eterno sarà la tua retroguardia... E l’Eterno ti guiderà del continuo, sazierà la tua anima nei luoghi arridi e darà vigore alle tue ossa: e sarai come un giardino annaffiato e come una sorgente d’acqua le cui acque non vengono meno. RH March’17, 1910LC 113.3

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