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Consigli su cibi e alimentazione

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    Capitolo 16: Il regime alimentare nelle strutture sanitarie

    Cure naturali e buona alimentazione

    419. Dovremmo far sorgere strutture sanitarie per la cura dei malati dove coloro che soffrono a causa di malattie, possano essere curati da medici missionari credenti e senza l'uso di medicinali. Le persone che si sono ammalate per effetto delle loro cattive abitudini alimentari verranno in queste nostre strutture dove verrà loro offerto un regime alimentare semplice, sano e gustoso. Non certo una dieta da fame. Alimenti sani devono essere associati tra loro per ottenere piatti appetitosi. — Manoscritto 50, 1905.CCA 196.1

    420. Desideriamo creare una struttura sanitaria dove le malattie possano essere curate con i mezzi stessi che ci fornisce la natura, dove si possa insegnare alla gente come curarsi da soli in caso di malattia; un luogo dove le persone possano imparare a mangiare con moderazione cibo sano, e siano istruite a rifiutare ogni genere di narcotici — tè, caffè, bevande alcoliche e stimolanti di tutti i tipi — ed eliminando la carne. — Manoscritto 44, 1896.CCA 196.2

    Responsabilità di medici, dietisti e infermieri

    421. È dovere dei medici controllare che ai malati sia dato del cibo salutare, preparato in modo che non crei disturbi all'organismo. — Lettera 112, 1909.CCA 196.3

    422. I medici devono vegliare in preghiera, comprendendo quale grande responsabilità hanno. Devono prescrivere il cibo che meglio si adatta ai loro pazienti. E tale cibo deve essere preparato chi capisce di occupare un posto molto importante, sapendo che è necessario un buon regime alimentare per produrre sangue di qualità. — Manoscritto 93, 1901.CCA 196.4

    423. Uno degli aspetti più importanti del lavoro dell'infermiere è quello di preoccuparsi dell'alimentazione che deve seguire il paziente. Il malato non deve soffrire o indebolirsi per la mancanza di nutrimento, né appesantire troppo il suo apparato digerente. È importante preoccuparsi che il cibo venga preparato e servito in modo da risultare gradevole, adatto al paziente per quantità e qualità. — The Ministry of Healing, 221 (1905).CCA 196.5

    Cercate il benessere e il consenso dei pazienti

    424. I pazienti devono ricevere un nutrimento ricco di alimenti gustosi e salutari, preparati e serviti in modo piacevole così che essi non sentano più la tentazione di mangiare carne. I pasti possono essere strumenti per insegnare la riforma sanitaria. Molta attenzione dovrebbe esser data alla combinazione degli alimenti offerti ai pazienti. La conoscenza del modo corretto di associare le sostanze alimentari è di grande importanza, da considerarla come saggezza donata da Dio.CCA 197.1

    Le ore per i pasti devono essere scelte in modo che i pazienti possano rendersi conto che coloro che dirigono la struttura stanno lavorando per il loro benessere e la loro salute. Allora, quando lasceranno l'istituzione, non porteranno con sé il seme del pregiudizio. In nessun caso si segua una linea di condotta che dia ai pazienti l'impressione che le ore dei pasti sono state fissate da leggi immutabili.CCA 197.2

    Se vi risulta che il fatto di aver tolto il terzo pasto ai pazienti è considerato il presupposto per lasciare la struttura, il vostro dovere è chiaro. Dobbiamo ricordarci che, mentre alcuni stanno meglio consumando solo due pasti, ve ne sono altri che, mangiando in misura minore a ogni pasto, sentono che alla sera hanno bisogno di prendere un po' di cibo. È necessario mangiare a sufficienza per rafforzare il sistema nervoso e muscolare, ricordandosi che è grazie al cibo che il cervello riceve forza. I nostri medici missionari hanno il dovere di far comprendere il valore di un cibo sano.CCA 197.3

    È giusto che nelle nostre strutture non debbano esser serviti tè, caffè e carne. Per molti questo rappresenterà un grande cambiamento e una forte privazione, e quindi proporre altri cambiamenti, come la diminuzione nel numero dei pasti giornalieri, in certi casi può fare più male che bene. — Lettera 213, 1902. CCA 197.4

    [Cfr. “Numero dei pasti” nel capitolo 9 a p. 124-128]CCA 197.5

    Effettuare solo i cambiamenti indispensabili

    425. Coloro che lavorano in questa istituzione devono ricordare che Dio vuole che essi vadano incontro ai pazienti là dove essi sono. Dobbiamo essere la mano di Dio protesa verso di loro nel presentare i grandi temi della verità per questo tempo; e non dobbiamo interferire senza motivo nelle abitudini di coloro che frequentano la struttura sanitaria in qualità di pazienti o di ospiti.CCA 197.6

    Molti vengono in questo luogo di riposo per soggiornarvi appena poche settimane, per cui, in un tempo così breve, spingerli a cambiare gli orari dei loro pasti vuol dire assoggettarli a gravi inconvenienti. Se lo farete, vi accorgerete, dopo alcune esperienze, di aver commesso un grave errore. Osservate che cosa potete fare riguardo alle abitudini dei pazienti, e non modificatele quando nel cambiamento non c'è da guadagnare nulla di positivo.CCA 197.7

    L'atmosfera della struttura dovrebbe essere gioiosa e familiare, invitante a stabilire relazioni sociali per quanto possibile. Chi viene per curarsi dovrebbe sentirsi come a casa propria. Invece, cambiamenti bruschi dei pasti e delle abitudini produrranno nei pazienti uno stato d'inquietudine mentale e una sensazione di sconforto. Le loro menti saranno turbate, e questo provocherà delle alterazioni, e così saranno privati di quelle benedizioni di cui invece avrebbero potuto godere. Se è proprio indispensabile cambiare le loro abitudini, fatelo con molta attenzione e amabilità in modo che possano vedere questo cambiamento come una benedizione piuttosto che come un disagio.CCA 198.1

    Fate in modo che i vostri regolamenti risultino razionali anche per chi non è stato educato a vedere ogni cosa con la stessa chiarezza. Impegnandovi a introdurre i princìpi innovatori e trasformatori della verità nella vita pratica di coloro che vengono nelle nostre strutture per avere un miglioramento della loro salute, fate in modo che non abbiano la sensazione che state ponendo su di loro pesi arbitrari, e non fornite loro nessun motivo per pensare che sono stati indotti a seguire uno stile di vita che non hanno scelto. — Lettera 213, 1902.CCA 198.2

    Gradualità nei cambiamenti

    426. Durante la notte ho parlato con voi due. Avevo da dirvi alcune cose relativamente all'alimentazione. Parlavo liberamente con voi e vi dicevo che avreste dovuto apportare dei cambiamenti alle vostre opinioni circa il regime alimentare da offrire ai pazienti che vengono nella nostra struttura. Questa gente ha vissuto mangiando in modo scorretto, nutrendosi di cibi pesanti e, come risultato della loro intemperanza, ora vivono nella sofferenza. C'è bisogno, quindi, di una riforma nelle loro abitudini di mangiare e bere; ma tale cambiamento non può essere effettuato tutto in una volta, dovrà essere graduale. Gli alimenti naturali che offrite loro devono essere invitanti e appetitosi. Forse per tutta la vita hanno fatto tre pasti al giorno e di un cibo molto consistente. È di grande importanza far apprezzare a queste persone le verità della riforma sanitaria. Ma per fare in modo che adottino un regime razionale, dovete porre davanti a loro una buona quantità di cibo sano e appetitoso. E non devono essere effettuati cambiamenti così bruschi da allontanarli dalla riforma piuttosto che avvicinarli. Gli alimenti presentati devono essere gradevoli e più ricchi di quanto voi e io sceglieremmo.CCA 198.3

    Scrivo questo perché sono sicura che il Signore vuole che dimostriamo tatto andando verso la gente là dov'è, nella loro ignoranza e nella loro intemperanza. Per quanto mi riguarda, sono decisamente a favore di una dieta semplice e leggera, ma non è certo la cosa migliore porre davanti a pazienti mondani e golosi una dieta così severa che li allontana dalla riforma sanitaria. Non si convinceranno del la necessità di apportare dei cambiamenti al loro abituale modo di mangiare e bere. Presentate loro dei fatti; educateli a rendersi conto del bisogno di una dieta semplice e leggera ed effettuate gradualmente il cambiamento auspicato. Concedete loro il tempo necessario per rispondere al trattamento e ai consigli impartiti. Lavorate e pregate, e trattateli con tutta l'amabilità possibile.CCA 198.4

    Ricordo una volta a _____, quando, nella struttura medica locale,CCA 199.1

    sono stata invitata a sedere a tavola con alcuni pazienti, a mangiare con loro, per fare la loro conoscenza. In quella occasione mi resi conto che si era commesso un grave errore nella preparazione degli alimenti. Erano stati presentati tutti mescolati fra loro in una forma priva di gusto e in una misura che copriva appena i due terzi del reale fabbisogno dell'organismo. Mi fu impossibile, quindi, fare un pasto in grado di soddisfare il mio appetito. Pensai di proporre un cambiamento, e penso che un miglioramento poi ci sia stato.CCA 199.2

    Leducazione deve camminare al passo con le riforme

    Nel trattare con i pazienti delle nostre strutture sanitarie, dobbiamo ragionare collegando le cause con gli effetti. Dobbiamo ricordare che le pratiche e le abitudini di un'intera esistenza non possono essere cambiate in un momento. Con l'aiuto di una cuoca intelligente e di un'abbondante scelta di alimenti sani si possono realizzare cambiamenti che daranno buoni risultati. Ma per portarli avanti occorre del tempo. Non dovrebbe, quindi, essere messa in atto nessuna drastica sollecitazione, a meno che il caso non lo richieda. Dobbiamo ricordare che un cibo può risultare appetitoso per un riformatore della salute, ma del tutto insipido per coloro che sono stati abituati a cibi eccessivamente conditi. Dovrebbero essere organizzate delle conferenze, spiegando perché la riforma del regime alimentare è necessaria, e mostrando come il consumo di cibi troppo conditi infiamma le delicate mucose dell'apparato digerente.CCA 199.3

    C'è bisogno di far comprendere perché noi abbiamo cambiato il nostro modo di bere e di mangiare; perché facciamo a meno del tabacco e di ogni bevanda alcolica. Presentate in modo semplice e chiaro i princìpi della riforma sanitaria, e offrite un'ampia scelta di alimenti sani e appetitosi; il signore vi aiuterà come far comprendere l'urgenza della riforma e il fatto che il suo obiettivo è il loro bene. Eviteranno così il cibo troppo condito al quale erano abituati, ma occorrerà impegnarsi per offrire loro alimenti che siano salutari e nello stesso tempo appetitosi in modo che non avvertano la mancanza di piatti malsani. Mostrate loro che il trattamento al quale sono sottoposti produrrà benefici soltanto se adotteranno il necessario cambiamento al loro abituale modo di mangiare e bere. — Lettera 351, 1904.CCA 199.4

    427. In tutte le nostre strutture mediche dovrebbe essere presenta ta ai pazienti una lista di vivande da cui scegliere. Non ho visto nulla di stravagante in nessuna delle nostre strutture mediche; ma ho potuto notare alcune mense decisamente carenti nel fornire del buon cibo invitante e gustoso. Spesso, i pazienti che vi erano ricoverati per un certo tempo, hanno pensato che stavano pagando tanto per la stanza, la pensione e il trattamento, senza ricevere molto in cambio, e di conseguenza se ne sono andati. Ovviamente tali lamentele, una volta in circolazione, screditano la struttura.CCA 199.5

    I due estremi

    Vi sono due estremi, da evitare entrambi. Possa il signore aiutare tutti coloro che lavorano nelle nostre strutture sanitarie a non sostenere la causa di un'alimentazione insufficiente. Gli uomini e le donne che vengono da noi hanno spesso appetiti alterati, perciò non possiamo sottoporli bruscamente a cambiamenti radicali. Alcuni di loro non possono essere subito orientati verso il regime della riforma sanitaria, come sarebbe invece possibile in una qualsiasi famiglia.CCA 200.1

    In una struttura sanitaria vi sono diversi tipi di appetiti da soddisfare. Alcuni richiedono verdure ben preparate per supplire ai loro bisogni particolari; altri, invece, non possono consumare verdure senza subire spiacevoli conseguenze. I dispeptici hanno bisogno di ricevere parole d'incoraggiamento. Fate in modo che l'istituzione sia ispirata al clima spirituale di una famiglia cristiana; questo rappresenterà un beneficio per la salute del paziente. Tutte queste cose devono essere organizzate con cura e spirito di preghiera. Il signore conosce le difficoltà che devono essere superate e vi aiuterà...CCA 200.2

    Variare il menù

    Ieri vi ho scritto delle cose che spero non vi abbiano in nessun modo confuso. Posso aver scritto troppo riguardo all'importanza di presentare una certa liberalità nelle diete nelle nostre strutture sanitarie. Sono stata in molti istituti dove la quantità di vivande offerte non era così generosa come sarebbe dovuta essere. Come ben sapete, nell'alimentazione dei malati non dobbiamo attenerci a un menù rigido, ma invece occorre variarlo spesso, preparando il cibo in vari modi. Credo che il signore ti darà tutta la saggezza necessaria per la corretta preparazione del cibo. — Lettera 45, 1903.CCA 200.3

    428. Coloro che vengono nelle nostre strutture per un trattamento medico dovrebbero ricevere pasti abbondanti con cibo ben preparato, che dovrebbe essere necessariamente più variato di quanto sarebbe sufficiente in una famiglia. Fate sì che l'alimentazione sia di qualità tale da produrre una buona impressione sugli ospiti, perché questo è di grande importanza. L'affluenza dei pazienti sarà maggiore se il regime dietetico è abbondante e appetitoso.CCA 200.4

    Ancora una volta ho lasciato la tavola della nostra istituzione affamata e insoddisfatta. Ho parlato con i dirigenti delle istituzioni, e ho detto loro che il regime alimentare deve prevedere pasti più abbondanti e appetitosi. Ho anche detto di usare la creatività nel loro lavoro per effettuare il necessario cambiamento nel migliore dei modi. E ho aggiunto che dovevano ricordare che quanto poteva forse andare bene per il gusto dei riformatori della salute, non avrebbe soddisfatto del tutto il palato di quelli che hanno sempre mangiato cibi succulenti. Si può imparare molto dai pasti preparati e serviti in un ristorante naturale di successo..CCA 201.1

    Evitare forme di estremismo

    Fino a quando non darete maggiore attenzione a questo problema, la clientela della struttura diminuirà invece di aumentare. Per quanto riguarda la riforma alimentare si corre il rischio di andare verso punte di estremismo.CCA 201.2

    La scorsa notte, mentre dormivo, parlavo con il dottor _____. GliCCA 201.3

    dicevo: “Deve stare attento riguardo agli estremismi nell'alimentazione. Non deve sostenere posizioni troppo rigide sia nei suoi confronti sia per quanto riguarda il cibo fornito al personale della struttura e ai pazienti. Questi ultimi pagano una discreta somma per il loro vitto, ed essi avrebbero diritto a un nutrimento più abbondante. Alcuni di loro vengono da noi in condizioni tali da richiedere una rigida restrizione dell'appetito e una dieta più semplice, ma appena la loro salute migliora dovrebbero essere alimentati generosamente con cibo nutriente”.CCA 201.4

    Forse sarà sorpreso per quello che le scrivo, ma la scorsa notte mi è stato mostrato che un cambiamento nel regime alimentare produrrebbe un grande cambiamento anche nella clientela. È necessaria un'alimentazione più abbondante. — Lettera 37, 1904.CCA 201.5

    429. Una struttura medica deve fare attenzione a non cadere in forme di estremismo nell'alimentazione. Non possiamo aspettarci che la gente comune accetti subito quello che i nostri fratelli hanno compreso solo dopo anni di insegnamento. Ancora oggi vi sono molti pastori che non praticano la riforma sanitaria, nonostante il messaggio ricevuto. Non possiamo sperare che coloro che non comprendono la necessità di essere temperanti nell'alimentazione, che non hanno avuto nessuna esperienza in merito, facciano subito il grande passo che separa la ghiottoneria dal più severo regime della riforma sanitaria.CCA 201.6

    Quelli che vengono nelle nostre strutture sanitarie devono essere nutriti con cibo sano, preparato nel modo più gustoso possibile in linea con i giusti princìpi che conosciamo. Non ci illudiamo che possano condividere il nostro stile di vita. Il cambiamento sarebbe troppo radicale. E perfino fra noi sono pochissime le persone che vivono co sì temperatamente come il dottor _____. Non ci devono essere bruschi cambiamenti quando i pazienti non sono pronti per condividerli.CCA 201.7

    Il cibo servito ai pazienti dovrebbe essere di una qualità tale da impressionarli favorevolmente. Si possono preparare le uova in tanti modi. La torta al limone non è da vietare.CCA 202.1

    Ci si è preoccupati e impegnati troppo poco per ottenere cibo gustoso e nutriente. Non desideriamo che la struttura sanitaria perda i suoi pazienti. Non possiamo convertire uomini e donne dal loro modo sbagliato di vivere se non li trattiamo con buon senso.CCA 202.2

    Assumete la migliore cuoca possibile e non limitate la scelta del cibo soltanto a quegli alimenti che accontenterebbero il gusto di coloro che sono rigidi riformatori della salute. Se i pazienti fossero alimentati solo con quel genere di cibo ne rimarrebbero disgustati, perché per loro risulterebbe del tutto insipido. Non è così che possiamo conquistare delle anime alla verità nelle nostre strutture sanitarie.CCA 202.3

    Fratello e sorella _____, fate che la prudenza consigliata da Dio in merito agli estremismi nel regime alimentare sia osservata. Mi è stato mostrato che il dottor _____ deve cambiare il suo modo di mangiare e utilizzare cibo più nutriente. È possibile evitare una cucina pesante e ciononostante offrire cibo appetitoso. So che ogni forma di estremismo introdotta nell'istituzione nuocerà alla sua reputazione...CCA 202.4

    C'è un modo di combinare e preparare gli alimenti che permette di ottenere piatti sani e nutrienti; coloro che nelle nostre istituzioni mediche si occupano della cucina dovrebbero imparare a farlo. Questo tema dovrebbe essere trattato dal punto di vista biblico. Poiché c'è la possibilità di privare il corpo del suo giusto nutrimento, il modo migliore per preparare il cibo deve diventare una vera e propria scienza. — Lettera 127, 1904.CCA 202.5

    [Altre dichiarazioni su estremismi alimentari nelle strutture sanitarie §§ 324, 331]CCA 202.6

    Effetti di razioni scarse e sgradevoli

    430. Essi devono ricevere... alimenti variati e sani della migliore qualità. Coloro che sono stati abituati a soddisfare l'appetito con ogni tipo di ghiottoneria, e vengono da noi per curarsi, se il primo pasto è scarso, avranno l'impressione che i discorsi ascoltati sullo stile di vita degli avventisti, che vivono miseramente e addirittura si lasciano morire di fame, possano essere veri. Un pasto scarso porterà più discredito all'istituzione di quanto altre impressioni positive possano fare in senso contrario per neutralizzarlo. Se diciamo sempre di voler incontrare la gente al loro livello, per condurla verso una riforma sanitaria consapevole, non possiamo iniziare proponendo una dieta troppo radicale. Si devono servire a tavola piatti cucinati con cura, cibo abbondante, buono e gustoso, altrimenti coloro che danno troppa importanza a ciò che mangiano penseranno che stanno sicuramente per morire di fame. È necessario servire buoni piatti preparati con finezza di gusto. — Lettera 61, 1886.CCA 202.7

    L'alimentazione nelle nostre strutture sanitarie non prevede l'uso di cibi carnei

    431. Ho ricevuto istruzioni riguardo all'uso della carne nelle nostre strutture sanitarie. Essa dovrebbe essere esclusa dall'alimetazione e sostituita con cibo sano e gustoso, preparato in modo che risulti appetitoso. — Lettera 37, 1904.CCA 203.1

    432. Fratello e sorella _____, desidero sottoporre alla vostra attenzione alcuni punti che mi sono stati rivelati prima che sorgessero difficoltà in relazione all'esclusione di cibi carnei dalle tavole delle nostre istituzioni mediche.CCA 203.2

    Sono stata chiaramente istruita dal signore che nelle sale da pranzo delle nostre strutture sanitarie la carne non deve essere servita ai pazienti. Mi è stato anche rivelato che i pazienti potrebbero avere della carne se, dopo aver ascoltato delle conferenze sull'argomento, ancora insistono per averne; ma, in questi casi, dovrebbero consumarla nelle loro stanze. L'astensione dalla carne è assoluta per tutti coloro che lavorano nell'istituzione. Ma, come detto prima, se, dopo aver saputo che la carne non può essere portata sui tavoli della sala da pranzo, alcuni pazienti insistono per averne, servitegliela con gentilezza nelle loro camere.CCA 203.3

    Abituati, come molti, all'uso della carne, non deve sorprendere il fatto che si aspettino di vederla sui tavoli della sala da pranzo. Allora potreste pensare che non sia consigliabile pubblicare la lista delle vivande servite a tavola, perché l'assenza della carne sul menù potrebbe sembrare un forte ostacolo per coloro che stanno pensando di venire a curarsi nella nostra istituzione sanitaria.CCA 203.4

    Fate che il cibo sia preparato in maniera appetitosa e ben presentato. Se fosse necessario servire la carne, sarebbe bene preparare una maggiore quantità di piatti rispetto al normale; perché, avendo un'ampia scelta, risulterebbe più facile scartare la carne. Alcuni possono usare latte e panna. — Lettera 45, 1903.CCA 203.5

    La carne non deve essere prescritta

    433. Ho ricevuto istruzioni sul fatto che i medici che consumano carne e la prescrivono anche ai pazienti non devono essere impiegati nelle nostre istituzioni, perché consapevolmente non sono in grado di educare i pazienti a eliminare ciò che li rende malati. Il medico che usa e prescrive carne non mette in relazione la causa con l'effetto, e invece di agire come uno che favorisce il ritorno alla salute, porta il paziente a seguire il suo esempio nell'indulgere a un appetito contraffatto.CCA 203.6

    I medici impiegati nelle nostre istituzioni dovrebbero essere dei riformatori da questo punti di vista e anche da tutti gli altri. Molti pazienti stanno soffrendo a causa di errori nella dieta alimentare e hanno bisogno che sia indicato loro uno stile di vita migliore. Ma come può farlo un medico che è abituato a mangiare carne? A causa delle sue abitudini sbagliate ostacola i risultati del suo lavoro e ne diminuisce l'efficacia.CCA 204.1

    Molti pazienti delle nostre istituzioni hanno risolto da soli il problema della carne, e, desiderando evitare delle sofferenze alle loro facoltà fisiche e mentali, l'hanno eliminata ottenendo sollievo dalle malattie che ne torturavano l'esistenza. Molti individui che non condividono la nostra fede sono diventati dei riformatori della salute perché, da un punto di vista egoistico, hanno visto che è vantaggioso. Molti, giudiziosamente, hanno preso posizione in favore della riforma sia nel mangiare sia nel vestire. E gli Avventisti del 7° Giorno continueranno invece a praticare abitudini malsane? Non daranno ascolto all'ordine: “sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio”? 1 Corinzi 10:31. — Manoscritto 64, 1901.CCA 204.2

    Cautela nel vietare cibi carnei

    434. Il messaggio che Dio ci ha dato sull'argomento della malattia e delle sue cause deve essere diffuso intorno a noi, perché sono le abitudini scorrette nel soddisfare la gola, la trascuratezza sconsiderata e imprudente nel curare adeguatamente il corpo, che condizionano le persone. In realtà si dovrebbero osservare regole di igiene e di particolare cura per quello di cui ci nutriamo.CCA 204.3

    Non dovete prescrivere che la carne non dovrà mai più essere usata; educate piuttosto la mente e lasciatevi radicare le nuove conoscenze. Operate in modo che si risvegli la coscienza individuale, affinché il corpo sia preservato e mantenuto puro da ogni appetito snaturato..CCA 204.4

    Dobbiamo usare molta prudenza per quanto riguarda la questione del mangiare la carne. Quando uno passa da una dieta stimolante com'è quella carnea a un'alimentazione a base di frutta e verdura, inizialmente proverà sempre una sensazione di debolezza, una mancanza di vitalità, e molti presenteranno questa argomentazione in favore di un'alimentazione carnea. Ma proprio tale effetto dovrebbe essere usato per scartare alimenti carnei.CCA 204.5

    II passaggio da un regime alimentare all'altro non dovrebbe essere brusco, in particolare per coloro che svolgono un lavoro fisico impegnativo. Educate la coscienza e rafforzate la volontà, in questo modo il cambiamento verrà fatto con maggiore facilità e con entusiasmo.CCA 204.6

    I malati di tubercolosi che decisamente sono a rischio di vita non dovrebbero subire cambiamenti particolari a questo riguardo, ma si dovrebbe fare molta attenzione a scegliere carne di animali assolutamente sani.CCA 204.7

    Le persone colpite da tumori che si stanno spegnendo non dovrebbero essere preoccupate con il problema se devono o meno mangiar carne. Fate attenzione a non prendere decisioni troppo drastiche in fatto di alimentazione. Non aiuterà la buona causa forzare i cambiamenti; anzi, questo procurerà danno ai princìpi che motivano l'astinenza dalla carne. Organizzate delle conferenze sul tema nell'ambito dell'istituzione; educate la mente ma non forzate nessuno, perché questo genere di riforma ottenuto con la forza non ha alcun valore.CCA 205.1

    È necessario presentare a tutti gli studenti e ai medici, e poi con la loro collaborazione ad altri, che tutto il regno animale è più o meno malato; ed è noto il fatto che la carne sia infetta. Ogni genere di malattia può contagiare il corpo umano attraverso un'alimentazione a base di carne di animali. La debolezza dovuta alla sostituzione di un regime carneo sarà presto superata, e i medici dovranno capire che non bisogna considerare gli stimoli determinati dalla carne come indispensabili per assicurare salute ed energia. Tutti quelli che intelligentemente l'abbandoneranno, dopo un periodo di adattamento al cambiamento, godranno della salute dei nervi e dei muscoli. — Lettera 54, 1896.CCA 205.2

    435. La dottoressa _____ mi ha chiesto se, in particolari circostanze, nel caso in cui una persona malata non fosse in grado di ingerire nient'altro nello stomaco, avrei consigliato di assumere del brodo di gallina. Io dissi: “vi sono persone che muoiono di tubercolosi che, se chiedono del brodo di pollo, dovrebbero averne. Ma sarei molto cauta”. Tale esempio non dovrebbe arrecare danno all'istituzione o creare il presupposto per altri che possono considerare che il loro caso esiga lo stesso trattamento. Chiesi alla dottoressa _____ se aveva un caso del genere nell'istituzione, ed ella mi rispose: “No, ma ho una sorella, nella struttura di _____, che è molto debole. Ha gravi crisi di debilitazione, ma può mangiare del pollo cotto”. Dissi: “sarebbe meglio spostarla dall'istituzione di _____. Mi è stato mostrato che se questa sorella volesse raccogliere le proprie forze e coltivare il gusto per il cibo sano, tutti questi attacchi di debolezza cesserebbero”.CCA 205.3

    Questa donna ha dato libero corso alla sua immaginazione e il nemico si è approfittato della sua debolezza; la sua mente non è forte abbastanza per affrontare le avversità della vita. Ha bisogno di una buona cura in grado di santificarne la mente, rafforzare la fede e di un attivo servizio in favore di Cristo. Ha inoltre bisogno di esercitare i suoi muscoli in un lavoro pratico all'aperto. L'esercizio fisico sarà per lei una delle più grandi benedizioni della vita. Non deve sentirsi come un'invalida, ma come una donna in salute, dalla mente sana, preparata per compiere efficacemente i compiti che le spettano.CCA 205.4

    Ogni genere di trattamento che può essere prestato a questa sorel la non sarà che di ben poca utilità fin quando non vorrà fare la sua parte. Deve tonificare i suoi muscoli e i suoi nervi con il lavoro fisico, in modo da non essere un'invalida ma una donna capace di svolgere un lavoro coscienzioso ed efficace. — Lettera 231, 1905. CCA 205.5

    [Riconoscere le condizioni d'emergenza §§ 699, 700]CCA 206.1

    Non permettete che venga servita la carne

    436. Ebbi un incontro con i dottori e il fratello _____, e parlai con loro per circa due ore manifestando tutto quello che avevo nel cuore. Dissi loro che erano stati tentati e stavano cedendo alla tentazione. Per cercare di assicurarsi la clientela, avevano fatto servire carne a tavola, ed erano stati tentati di andare ancora più in là utilizzando tè, caffè e altre droghe. Dissi: Ci saranno tentazioni a causa di coloro il cui appetito per la carne è stato gratificato, e se tali persone entrano in relazione con la Casa della salute, il loro influsso tenderà a sacrificarne i princìpi. Non si doveva fare nessun tentativo per permettere l'introduzione della carne, così come non ci sarà nessun bisogno di smetterne l'uso dal momento che non sarà mai apparsa sulle tavole... L'argomentazione utilizzata è quella che possono consumare carne finché non imparano a farne a meno; ma poiché c'è un flusso continuo di nuovi pazienti, la stessa scusa permetterebbe lo stabilirsi d'un regime carneo. No, non fatela servire affatto sulle tavole. In questo modo le conferenze riguardanti l'argomento della carne saranno in linea con il messaggio che dovreste diffondere. — Lettera 84, 1898.CCA 206.2

    Servire tè, caffè e carne direttamente nelle camere dei pazienti

    437. Nelle nostre case di cura. Non devono essere serviti né tè, né caffè, né carne, salvo casi particolari in cui il paziente li desideri in maniera speciale; allora queste cose dovrebbero essere servite direttamente nella sua camera. — Lettera 213, 1902.CCA 206.3

    Tè, caffè e carne non devono essere prescritti

    438. I medici non sono assunti per prescrivere una dieta carnea ai pazienti, perché è proprio questo genere di nutrimento che li fa ammalare. Cercate il signore e, quando lo avrete trovato, sarete mansueti e umili di cuore. Individualmente, non vi sostenterete nutrendovi di carne e non ne metterete un solo morso nella bocca dei vostri figli. Non prescriverete carne, tè o caffè ai vostri pazienti, ma terrete delle conferenze per dimostrare la necessità di una dieta semplice. E toglierete ogni alimento dannoso dalla vostra lista delle vivande.CCA 206.4

    Quei medici delle nostre istituzioni che, dopo aver ricevuto per anni indicazioni dal Signore, insegnano con la parola e con l'esempio personale a quelli che sono affidati alle loro cure a seguire un regime a base di carne, si squalificano da soli come dirigenti in questa opera sanitaria. Il signore non dà un messaggio sulla riforma sanitaria perché sia disprezzato da coloro che occupano una posizione influente e hanno autorità. Il signore sa quello che dice e deve essere onorato per ciò che dice. Bisogna diffondere la verità in merito a questi argomenti. La questione dell'alimentazione ha bisogno di uno studio più approfondito, e le prescrizioni devono essere in accordo con i princìpi sanitari. — E from UT, 4, 5 (1896).CCA 206.5

    [Vedere la riforma progressiva del regime alimentare negli istituti avventisti §§ 720-725]CCA 207.1

    Non si devono servire bevande alcoliche

    439. Non stiamo costruendo istituzioni sanitarie per farne degli alberghi. Bisogna ricevere nelle nostre strutture solo coloro che desiderano conformarsi a giusti princìpi, che accettano il cibo che in coscienza offriamo loro. Se permettessimo ai pazienti di intossicarsi nelle loro stanze con bevande alcoliche, o servendo loro della carne, non potremmo più fornire loro quell'aiuto che sperano di ricevere venendo nelle nostre istituzioni. Dobbiamo far sapere chiaramente che per principio escludiamo l'uso di tali sostanze dalle nostre istituzioni sanitarie e dai nostri ristoranti naturali. Non vogliamo vedere il nostro prossimo libero dalla malattia e dall'infermità, felice di possedere salute ed energia? Allora restiamo fedeli ai nostri princìpi come l'ago della bussola al Nord. — Testimonies for the Church 7:95 (1902).CCA 207.2

    Piatti che solletichino l'appetito

    440. Non potremo conquistare subito le menti della gente ai princìpi della riforma sanitaria; e quindi non dobbiamo imporre restrizioni troppo severe per quanto riguarda l'alimentazione dei pazienti. Quando i pazienti vengono nelle nostre istituzioni mediche devono compiere un grande cambiamento nel loro modo di alimentarsi; perciò, affinché possa avvenire il meno bruscamente possibile, si dovrà far ricorso al miglior modo di cucinare pur rispettando i princìpi della salute, affinché sulla tavola compaiano piatti appetitosi e invitanti.CCA 207.3

    Coloro che pagano per le cure e il soggiorno devono poter disporre di un cibo preparato in modo appetitoso. La ragione di tutto ciò è ovvia. Quando i pazienti sono privati di cibi carnei, l'organismo avverte il cambiamento e genera in loro una sensazione di debolezza, allora essi richiederanno una maggiore quantità di cibo. È bene che i piatti siano preparati in modo da favorire l'appetito e abbiano un aspetto gradevole. — Lettera 54, 1907.CCA 207.4

    Il cibo per i malati

    441. Bisogna offrire una quantità abbondante di cibo ai pazienti, ma occorre fare molta attenzione nella preparazione e nella combi nazione dei vari alimenti. Il menù di un istituzione sanitaria non può essere esattamente come il menù di un ristorante. È diverso presentare del cibo a uomini in salute, che possono digerire qualsiasi cosa, e offrirlo a persone malate.CCA 207.5

    È pericoloso elaborare una dieta troppo severa per gente abituata a un'alimentazione così abbondante che incoraggia la ghiottoneria. La scelta delle vivande deve essere ampia, ma semplice nello stesso tempo. So che il cibo può essere preparato in maniera semplice e nello stesso tempo appetitosa da farlo apprezzare anche da coloro che sono abituati a un menù ben più ricco. Fate che ci sia abbondanza di frutta sui tavoli. Sono lieta che possiate assicurare per ogni tavolo frutta fresca proveniente dal vostro frutteto. Questo è davvero un grande vantaggio. — Lettera 171, 1903. CCA 208.1

    [Non tutti possono consumare verdura § 516]CCA 208.2

    Un insegnamento che proviene dalla mensa dell'istituzione sanitaria

    442. I caldi raggi della luce rivelata dovranno brillare costantemente nella preparazione del cibo, istruendo coloro che siedono a tavola su come si deve vivere. Questo insegnamento deve essere impartito anche a tutti coloro che visitano l'istituzione in modo che possano recepire i princìpi della riforma sanitaria. — Lettera 71, 1896.CCA 208.3

    443. La preparazione del cibo per i pazienti dell'istituzione sanitaria necessita di maggiori cure e attenzione. Alcuni pazienti vengono da famiglie in cui le tavole sono quotidianamente apparecchiate con cibi prelibati, perciò ogni sforzo dovrebbe esser fatto per presentare un cibo salutare ma appetitoso.CCA 208.4

    Presentare la riforma sanitaria

    Il Signore vorrebbe che l'istituzione da voi diretta fosse uno dei posti più sereni e piacevoli del mondo. Vi chiedo di avere un'attenzione particolare nel prevedere per i pazienti una dieta che non rappresenti un pericolo per la salute e che, allo stesso tempo, sia conforme ai nostri princìpi della riforma sanitaria. Tutto questo è possibile e, una volta realizzato, produrrà un'impressione favorevole nelle menti dei pazienti. Sarà un'occasione per far comprendere loro i vantaggi di una vita sana rispetto al loro precedente modo di vivere. E quando lasceranno la nostra struttura, ne parleranno positivamente in modo da convincere anche altri a prevedere un soggiorno. — Lettera 73, 1905.CCA 208.5

    La tavola del personale

    444. Mostrate ben poca cura e non vi sentite in dovere di provvedere dei pasti regolari e abbondanti ai vostri collaboratori. Essi hanno bisogno di una generosa razione di cibo fresco e salutare perché sono continuamente oberati di lavoro; per questo la loro vitalità deve essere preservata. Ma c'è bisogno di educarne i princìpi. Essi, fra tutti quelli che sono nell'istituzione, dovrebbero essere forniti del cibo migliore, più sano e in grado di dare energia; la loro tavola dovrebbe prevedere non la carne ma un'abbondante quantità di frutta, cereali e verdure, preparati in modo gradevole e sano. Questa vostra negligenza ha senz'altro aumentato le vostre entrate, compromettendo però la forza e lo spirito del vostro personale. Questo comportamento non è gradito al signore. Il vostro menù non parla in favore dei vostri princìpi a quelli che siedono alla tavola del personale. — Lettera 54, 1896.CCA 208.6

    Il cuoco, un missionario medico

    445. Scegliete la persona più competente in fatto di cucina. Se il cibo è preparato in un modo che va a ledere gli organi digestivi, state sicuri che sarà necessario comprenderne la causa. Il cibo può esser preparato in modo che risulti sia salutare sia gradevole al palato. — Lettera 100, 1903.CCA 209.1

    446. Il cuoco di una nostra casa di cura dovrebbe essere un perfetto riformatore sanitario. Un uomo non è convertito se il suo appetito e la sua alimentazione non corrispondono alla sua professione di fede.CCA 209.2

    Il cuoco di una nostra casa di cura deve essere ben istruito come un medico missionario. Dovrebbe essere una persona abile, in grado di sperimentare in modo autonomo, senza limitarsi unicamente alle ricette. Il signore ci ama e non vuole che ci facciamo del male sulla base di ricette malsane.CCA 209.3

    In ogni ospedale ci sarà qualcuno che si lamenterà del cibo, dicendo che non è adatto a lui. Tali persone devono essere informate sui disturbi provocati da un'alimentazione sbagliata. Come può la mente essere limpida mentre lo stomaco soffre? — Manoscritto 93, 1901.CCA 209.4

    447. Nella nostra casa di cura ci dovrebbe essere un cuoco che capisca perfettamente il suo lavoro, una persona di buon senno, che sappia sperimentare, e non inserisca nei pasti che prepara gli alimenti che devono essere evitati. — Lettera 37, 1901.CCA 209.5

    448. Avete un cuoco che sappia preparare dei piatti che i pazienti non possono disconoscere come fonte di un miglioramento rispetto al regime alimentare al quale erano abituati? Chi si occupa di cucina in un ospedale dovrebbe essere in grado di preparare del cibo sano, con alimenti combinati in modo appetitoso. E il cibo così preparato dovrà essere necessariamente più ricco di quello che voi e io mangeremmo. — Lettera 331, 1904.CCA 209.6

    449. Colui che ha l'incarico di cuoco ha un posto di altissima responsabilità. Egli dovrebbe essere istruito sui concetti dell'economia e capire che nessun cibo deve essere buttato via. Cristo ha detto: “Raccogliete i pezzi avanzati, perché niente si perda”. Giovanni 6:12. Co- loro che sono impegnati in un qualunque dipartimento, prestino attenzione a quest'insegnamento. L'economia deve essere imparata dai responsabili e insegnata ai collaboratori non solo con le parole ma anche e soprattutto con l'esempio. — Manoscritto 88, 1901.CCA 209.7

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